TICLI ENRICO 18/03/2017 Sante parole

ENZO BUFFA 21/03/2017 Hai pienamente ragione ma tutto è destinato a cambiare (perfino le stagioni non sono più scandite dal tempo come una volta, ti ritrovi con 20gradi a Natale e magari con 10 gradi a Pasqua); il consumismo e la globalizzazione non guarda il " periodo", del resto fra 30 anni la generazione giovane di oggi dirà la stessa identica cosa che pensiamo adesso noi. Tutto si ripete ,è il cerchio della vita.

DRAGO CALOGERO 21/03/2017 Già! non posso che essere d`accordo con parte dell`analisi che probabilmente ha scatenato il cambiamento e di sicuro come direbbe qualcuno "siamo ancora all`acqua". Resta comunque il rammarico (almeno io lo percepisco) in chi ha vissuto i tempi dell`attesa, per questo rincorrere il tutto e subito anzi spesso anticipatamente. Ci avete fatto caso? Si è perso tanto in fantasia, in piacere di ricevere e ancor più (e questo è male) di donare. Il superfluo la fa da padrone (quello di piangerci addosso è un`altra storia), non ci sforziamo nemmeno a comporre una frase (Enrico ed Enzo consideratevi mosche bianche), ci indigniamo per la globale dilagante povertà, per poi riindignarci del perché la gente non muoia serenamente (si fà per dire) al suo paese. Niente, stiamo per uscire fuori dal seminato. Allora consoliamoci con il ricordo di "ddu bellu gelatu di lu Zi Ninu". (lo ha cominciato a fare nella seconda metà di Maggio) A proposito, in quanti lo hanno realmente conosciuto? Credo forse o quasi nessuno, eppure lui credo conoscesse bene ognuno di noi. Ma questa è un`altra storia.