AIDHA (Colei che parte ma ritorna) - Fotoracconto di Drago Calogero

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AIDHA (Colei che parte ma ritorna)

Fotoracconto di Drago Calogero - Alia Pubblicato il 15/04/2018
Era sempre li, a muoversi e rimuoversi su quell`aiuola spartitraffico. L`ombra della Madonnina in cima all`enorme cupola del santuario sembrava girarle intorno come a volerla proteggere. Inizialmente credevo stesse aspettando l`autobus, successivamente capii che non era così. Abbassava gli occhi a e si girava dalla parte opposta come a vergognarsi della sua condizione. - << Eppure!>> pensavo << per il suo lavoro avrebbe dovuto avere una buona dose di sfacciataggine >>.
In quei giorni, tutti i giornali, riviste e telegiornali nazionali e privati mostravano la foto di un bambino senza vita, adagiato sul bagno-asciuga di una spiaggia del mediterraneo. Non so il perché, ma la mia mente corse alla donna dell`aiuola spartitraffico senza prima non aver riflettuto sull`atroce dilemma che si era insinuato in me << Una madre che fugge da qualcosa di orribile e si trova a perdere per la strada uno dei suoi beni più preziosi cosa fà? >>
Tramite la mia fantasia Aidha (non ho trovato nome più appropriato) ha scelto l`atto più orrendo e forse il più saggio.
Nei miei momenti di silenzio penso a quella ragazza (che non ho più rivisto). Il suo posto come il perpetuarsi del male e stato preso da un`altra. Nulla è cambiato, la stessa aiuola, lo stesso andirivieni, la stessa ombra della Madonnina che sembra girarle intorno e forse lo stesso sogno di Aidha. FA` CHE IO POSSA ALLA MIA TERRA TORNARE.


AIDHA
(colei che parte ma ritorna)

E se lo strinse forte al petto
poi lo poggiò sul bianco arenile
era quella la terra promessa
non doveva essere quello il suo avvenire.

Guardò il cielo in cerca d`aiuto
e lo trovò vuoto, pallido e muto.
Quel Dio che tanto aveva pregato
non corse tra i flutti per cambiare il fato

si asciugò col palmo il suo bel viso
abbassò gli occhi e fece un sorriso,
era un sorriso pieno d`amore
un pianto straziato, un urlo del cuore.



E andò in silenzio senza fiatare
lasciando il suo bimbo al cullare del mare
imboccò la strada del suo avvenire
trovò aguzzini e letti di spine.

Passato è il tempo e non sta più a cercare
la strada dei sogni aldilà del mare
guarda il cielo e si ferma a pregare
fa che io possa alla mia terra tornare.


Calogero DRAGO

 



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