- Fotoracconto di Drago Calogero

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Fotoracconto di Drago Calogero - Alia Pubblicato il 15/05/2018
" Stoccacci li iammi ", l`urlo di Salvatore salì piu in alto del vocio dei ragazzi assiepati oltre la linea bianca di delimitazione del campo.
Corrado così come aveva visto fare tante volte in televisione si lanciò a piedi uniti contro quelle di Carmelo che per l`ennesima volta si apprestava a segnare.
Con la coda dell`occhio lo vide catapultarsi sulle sue gambe ed istintivamente piroettò in avanti esibendosi in una spettacolare capriola. La palla schizzò via oltre la linea di fondo e Carmelo preso dalla rabbia e dalla paura del danno che avrebbe potuto subire si sciolse in lacrime liberatorie puntando con uno sguardo di vendetta l`amico avversario.
Dalla panchina si levò un pollice alzato seguito da una strizzata di occhio e un sorriso beffardo di assenso verso l`autore del fallo, allora qualcuno dei nostri corse tra le fila avversarie e fu caos, improperi e qualche spintone.
Forse la cosa giusta era abbandonare, poi guardavi quelle faccine da fanciulli, concentrati a disputare la loro prima finale di un torneo e......... mi alzai per chiamare Carmelo onde rasserenarlo, ma........... non feci in tempo a dire qualcosa, che vidi Corraduccio togliersi la maglia, lasciarla cadere tra le mani del suo allenatore e a testa bassa e lo stupore di tanti andarsi a sedere sul grosso masso a fianco il cancelletto d`ingresso.
Dalla panchina si alzò forte l`incitamento a rientrare, ma tra le lacrime, Corrado ribadì il suo no.
A quel punto scattò il cartellino rosso. L`arbitro ebbe appena il tempo di segnarlo sul taccuino che Carmelo toltasi la maglia e consegnandomela tra le mani gli corse a fianco per andarlo a consolare.
Da entrambi gli schieramenti, ci guardammo negli occhi senza riuscire più a capire quale era la funzione del nostro stare seduti su una panchina di Oratorio.
Quel gesto sembrò capovolgere i ruoli: " CHI ERANO GLI ALLIEVI? E CHI GLI EDUCATORI? "
L`arbitro fischiò la fine. E tutti si chiesero " adesso come finisce? "
Salvatore si alzò e con la sua voce tonante rivolto verso di me urlò " Marascià `nnavissiru a stuccari li iammi " e corse ad abbracciarmi.
Ancora oggi quando ci incontriamo il suo saluto è rimasto questo e il nostro pensiero corre a Corrado e Carmelo che dal loro essere piccoli ci hanno insegnato grandi cose.
Un caro saluto a tutti.

 



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