Voci Siciliane

SIRECI PIETRO SIRECI PIETRO Pubblicato il 23/07/2009
Pregiandomi di utilizzare parole ed espressioni del nostro caro Enrico

Pregiandomi di utilizzare parole ed espressioni del nostro caro Enrico

Pregiandomi di utilizzare parole ed espressioni del nostro caro Enrico Ticli, che saluto, ho voluto portare in versi, indegnamente, il suo nobile pensiero espresso in queste pagine qualche giorno fa. Ps: un' eventuale lettura della poesia di cui trattasi (dal titolo “Il bar del cambiamento”), penso possa risultare più significativa sul sottofondo musicale di una canzone (per Enrico, “bellissima”, ma non solo per lui) degli anni settanta. IL “BAR DEL CAMBIAMENTO” Quattro amici discutono entusiasti, / seduti al bar, con volontà di fare: “cosa si può cambiare in questo mondo, / per aver poi una società migliore?”. Loro sanno, in realtà, che attuare / qualsiasi giusto cambiamento, comporta un impegno sostanziale / e rimetterci un po’ del proprio tempo. Andando avanti nella discussione, / due di loro, forse alquanto sfiduciati e con la paura di perderci qualcosa, / presentano un’infinità di scuse. Affermano che è solo un’utopia / sperare di cambiare delle cose, e infine aggiungono, sconfitti, / che tale sogno non si può realizzare. Gli altri due amici, invero più decisi, / ed animati di buona volontà, voglion strappare dal loro sano viso / la “maschera” che addosso si è formata. Vanno avanti uniti e nel concreto, / con sincera passione ed entusiasmo, contribuendo ogni giorno, almeno un poco, / a migliorare questo nostro sporco mondo. ...Consumando, o no, un caffé o un chinotto, / il gestore, brav’uomo, ha precisato che per coloro che hanno voglia ognor di fare / questo suo bar rimarrà per sempre aperto!

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