Voci Siciliane

SPEDALE MARIO SPEDALE MARIO Pubblicato il 13/02/2010
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Anch’io sono indignato, ma non posso dire di esserlo. Perchè ad

Anch’io sono indignato, ma non posso dire di esserlo. Perchè ad Alia o si è con me o contro di me. E se si è contro, si è tagliati fuori. Non si può dire: “ sono d’accordo con Vincenzo Dispensa “, perché prima o dopo qualcuno ti farà notare che tu non dovevi dirlo, perché si “ fa peccato”. Ad Alia bisogna essere sempre servizievoli, accondiscendenti, timorati, mai all’opposizione e sempre pronti con il berretto in mano ad inchinarsi davanti ai potenti di turno, visibili ed invisibili, perché non si sa mai! Questo significa essere codardi? io lo sono. Io non ho paura delle persone intelligenti, ma di quelli che non lo sono. Quest’ultimi sono ignoranti, arroganti e possono fare del male convinti di operare bene, dimenticando spesso che i loro antenati dovevano levarsi il berretto davanti a “ lu patruni “ e dovevano salutarlo dicendo “ Voscenza benerica “. Si dice che ad Alia questi tempi sono finiti ma io credo che non lo sono e qualcun altro vorrebbe che tornassero.

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