Poesie Siciliane

DRAGO CALOGERO DRAGO CALOGERO Pubblicata il 21/10/2010

Maggio


Germoglian gli alberi
fioriscon le viole
ritornan le rondini
col ritornar del sole.

Le foglie agli alberi
non cadono più al suolo
e in mezzo ad esse
festoso cantar l’usignolo.

Fiorito è il pesco
e di rosa se vestito
che intona al giallo
dei lunghi fior d’Aneto.

E la campagna
tutto intorno è un alveare
e in questi giorni
par che tutto vuol cambiare.

Si ode il grillo
per tutto il dì cantare
e la ranocchia
di pozza in pozza saltellare.

La serpe al sole
stà satolla a riposare
mentre le api
continuano a ronzare.

E dopo un breve
svolazzar di ali
dal vicino pascolo
un muggito si ode arrivare.

Nel piccolo paese
stanno tutti a lavorare.

Stà la donna che alla fonte
la brocca và a riempire
e una mamma che all’ombra
il suo bimbo stà a cullare.

Si vedon i bimbi
giocar giù nel cortile
e il contadino
preparare il suo fienile.

Il falegname stà
sull’uscio a lavorare
e sopra un tetto il muratore
di tanto in tanto il sudor asciugare.

È giunto Maggio
questo dolce mese
che come ogni anno
vien pieno di sorprese.

Ci porta il sole
per riscaldare il mare
e i più bei frutti
aiuta a maturare.

Ci porta rose
ci porta le viole
e mille altri fiori
per adornar le aiuole.

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