Notizie della Sicilia

IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 12/06/2013
NOTO (SR): LA NOTTE DI GIUFÀ 2013

NOTO (SR): LA NOTTE DI GIUFÀ 2013

La Notte di Giufà, dal 1995, con il patrocinio del Comune di Noto, è il festival internazionale, che la città del Barocco dedica ad una figura planetaria di saggio-sciocco: un personaggio eccentrico, spiritoso, strampalato e tuttavia capace di sottigliezze psicologiche e filosofiche sorprendenti, conosciuto in medio oriente e Magreb come Guha, come Nasreddin in Turchia, nei Balcani e in Asia... e in Sicilia come Giufà.
Ponte tra culture differenti e simbolo di diversità, saggezza e libertà, Giufà, dal 12 al 14 Luglio, sarà ancora una volta lo spirito guida che condurrà i suoi fedeli seguaci per le vie, le piazze e i cortili di Noto. Tre giorni di cultura, arte e spettacolo, con l’attesissimo ritorno della lunga Notte di musica, in uno dei più stupefacenti contesti architettonici della Sicilia orientale, tra la Piazza del Municipio di Noto e l’ampia gradinata della Cattedrale barocca.

Da tempo ci si è chiesti: che cosa succede quando Giufà incontra le donne?
Secondo Francesca M. Corrao, islamista e studiosa del nostro eroe, le arguzie di Giufà, Guha e Nasreddin si arrestano soltanto di fronte alle sottigliezze delle quali sono capaci solo le donne. Giufà si arrende ed evapora di fronte al femminile.
Queste ed altre considerazioni ispirano la Notte di Giufà 2013, dedicata quest’anno alle donne del Mediterraneo e della vasta area geografica di Giufà-Nasreddin: ai loro saperi, tradizioni, affinità e differenze ma soprattutto, oggi, al modo di vivere i fermenti e i cambiamenti sociali, politici, culturali ed artistici della contemporaneità.

Al ruolo delle donne meridionali e di altre regioni di Giufà sarà dedicata una conversazione alla quale parteciperanno studiose, scrittrici ed artiste provenienti da paesi e culture differenti.
Un seminario, ‘’nascere con la musica e la danza”, sarà dedicato alla danza orientale (turca e magrebina) come aiuto ad un parto consapevole e felice.
La loggia del mercato, offrirà il suo spazio alla danza, alla musica ed alla cucina delle donne siciliane, magrebine e turche.
Saba Anglana sarà protagonista di un incontro sulle donne e la musica in Africa; Giovanna Marini interverrà sul canto popolare femminile e la rinascita del folk in Italia.



Il giorno seguente, Sabato 13 Luglio, ritroveremo le due artiste sul palco del lungo concerto della Notte di Giufà, insieme ad Etta Scollo, Mouna Amari, IPercussonici e Rupa Kansa Banik.

Domenica 14 Luglio, la musica sarà ancora di scena presso gli spazi del Convitto Ragusa: Francesca Incudine, presenterà il suo ultimo lavoro “Ietta Vuci”. Sullo scenario delle tredici canzoni inedite, fanno la loro comparsa amore, tenerezza, passione, nuove consapevolezze, voglia di riscatto, incontro-scontro con la realtà, con l’orgoglio e la voglia di essere “vuci” (voci).
Chitarre e clarinetto, convivono con tamburi, percussioni, fisarmoniche e zampogne. Parola per chi non parla, suono di chi vuol farsi sentire.

Sabato 13 Luglio
Piazza Municipio
Voci di Donne in Viaggio, una lunga notte di musica

La kermesse musicale di Sabato 13 Luglio, propone voci femminili che vanno dalla Sicilia all’India.
Le ampie Gradinate della cattedrale barocca, accoglieranno gli spettatori per una intera notte di melodie, canzoni, ritmi e atmosfere, legati da intense , tenere o travolgenti espressioni di canto femminile accompagnato da strumentisti di rilievo ed eccellenti ensemble multietinici.
Alternando narrazioni e musica, impegno ed ironia, Giovanna Marini, musicista, voce delle rivendicazioni femminili, ricercatrice, artefice della rinascita del folk italiano, condurrà il pubblico lungo un percorso musicale vario ed intrigante, scandito da diversi stili di canto che affondano lo loro radici in influenze culturali differenti.

Il concerto della Notte di Giufà sin dalla fondazione del festival è un’esperienza rara e condivisa di ascolto e partecipazione per il pubblico e gli artisti coinvolti. Quest’anno sarà aperto da Etta Scollo (voce e chitarra) accompagnata dalla violoncellista Daniela Santamaura. Etta propone “dalle radici alla luna”, un viaggio che, partendo da un raffinato lavoro su poeti Siciliani che vanno da Ibn Hamdis ai contemporanei, incrocia lo sconvolgente canto popolare di Rosa Balistreri. Saba Anglana, accompagnata da Tatè Nsongan alla chitarra, Cheikh Fall ai djembe, Martino Roberts, al basso e Fabio Barovero alle tastiere, è protagonista di una performance travolgente, un percorso ricco di significati, di culture musicali, di ibridazione, di Africa, di Italia e del futuro della nostra società.
Dopo Saba, si potranno godere il canto e l’ud (liuto arabo) di Mouna Amari. Cantante e strumentista tunisina, ha collaborato con Mauro Pagani, Enzo Rao, Pino Daniele, Massimo Ranieri e Gianna Nannini.
Muna, insieme alle percussioni di Federico Sanesi, accompagnerà il pubblico verso delicate atmosfere magrebine e orientali.
A notte inoltrata, la voce di Alice Ferrara innescherà i ritmi siciliani e planetari dei Percussonici: didjeridoo, tamburelli, percussioni, marranzani, basso elettrico; il dialetto siciliano in stile raggamuffin. Un mix di suoni e strumenti che tocca cinque continenti. Direttamente da Catania per la presentazione in anteprima del nuovo disco CARAPACE(viceversa/audioglobe).
L’alba verrà accolta dalle note magiche della musica classica dell`India del Nord con Rupa Kansa Banik, voce indiana di grande talento, a proprio agio sia nei raga classici industani, sia nei canti di devozione indù e in canzoni del repertorio popolare.Rupa è accompagnata alla tabla da Sanjay Kansa Balik, noto in Italia per svariate collaborazioni, dal jazz alla wolrd, all`orchestra multietnica di Piazza Vittorio e da Alessio Alba, al sarod. Alessio è uno dei pochi strumentisti europei che nel corso degli anni ha suonato e collaborato con i maggiori musicisti indiani.

PROGRAMMA
(Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito)

Venerdì, 12 Luglio.

Loggia del Mercato
Ore 18,00
“Nascere con la musica e la danza”. Incontro con l’ostetrica Emma Migliore e la danzatrice turca Gulnur Unal.

Cortile Covitto Ragusa
Ore 20,30
“Le donne e la musica popolare” Seminario con Giovanna Marini.

Ore 22,00
“Le donne e la musica in Africa” Incontro con Saba Anglana.

Sabato, 13 Luglio.

Dal pomeriggio: Gastronomia ed eventi alla Loggia del Mercato

Ore 21,30
Piazza Municipio - CONCERTO DELLA NOTTE DI GIUFA’

Voci di donne in Viaggio.
Con: Giovanna Marini, Etta Scollo, Mouna Amari, Saba Anglana, IPercussonici e Rupa Kansa Banik.

Domenica, 14 Luglio.

Cortile Covitto Ragusa

Ore 19,00
Il Sapore dei Suoni
Gastronomia, Danza e Poesia.Tra Sicilia Magreb e Oriente. In collaborazione con le migliori pasticcerie siciliane.

Ore 21,30
Concerto “Ietta Vuci” di Francesca Incudine
Con Giorgio Rizzo, Salvo Compagno, Manfredi Tumminiello, Andrea Scimè Carmelo Colaianni, Raffaele Pullarà.


BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI

Saba Anglana
www.sabaanglana.com

Saba Anglana è nata a Mogadiscio, da mamma etiope e padre italiano.
Si laurea in Storia dell`Arte, si occupa di tecniche di restauro, lavora nell`ambito dell`editoria e della comunicazione. Parallelamente si occupa di spettacolo, lavorando come attrice in produzioni teatrali e televisive, sviluppando progetti discografici in ambito internazionale.
Tra il 2007 e il 2008 esce in tutto il mondo per l`etichetta inglese World Music Network di Phil Stanton il suo album di debutto Jidka (The Line), ispirato al contatto tra le varie culture di cui Saba è figlia.
Il disco, di cui è anche autrice, riscuote un ottimo riscontro di pubblico e di critica tanto da comparire con i suoi brani in importanti raccolte di musica di cantanti del calibro di Sally Niolo e Miriam Makeba.
Tra il 2008 e il 2009 Saba porta in tutta Italia il suo concerto, tra musica e narrazione, accompagnata da una carismatica band internazionale: Martino Roberts (basso) Cheikh Fall (kora, djembè) Tatè Nsongan (chitarra, percussioni). L`artista offre la magica alchimia del suo spettacolo in prestigiosi contesti come l` Earth Day di Nat Geo Music, a fianco di Cesaria Evora, sul prestigioso main stage all`Italia Love Wave Festival , l’Auditorium Flog di Firenze per il Festival Musica dei Popoli o il Festival Internazionale di Hammamet.
Nel 2009 Saba ed il produttore, co-autore delle musiche, Fabio Barovero, incontrano ad Addis Ababa musicisti tradizionali e contemporanei: una ricerca musicale sul campo nella capitale etiope, dove convergono un po’ tutti gli stili musicali del Corno d’ Africa. Qui registrano sessioni e appunti con Endale Abate, Belay Alemayehu, Binyam Berhanu ed altri musicisti con strumenti tipici della cultura etiopica. Questi contributi fanno parte dell’effervescente melting pot sonoro, di lingue e di culture che costituiscono il nuovo album di Saba, Biyo, registrato anche con il solido contributo dei musicisti che l`accompagnano dal vivo. Il titolo dell`Album è una parola che rimanda al termine greco Bios, cioè Vita, ma che in somalo, la lingua della terra natale di Saba, indica con significativa attinenza l’ACQUA. Il tema dell’acqua come risorsa in assoluto più importante per l’uomo, è infatti il perno attorno a cui ruota tutto il progetto discografico, pubblicato e distribuito da marzo 2010 in Italia con l`entusiasta appoggio di Egea Music.


Saba Anglana: Voce
Tatè Nsongan: Chitarra
Cheikh Fall: Djembe, drum e kora,
Martino Roberts: Basso
Fabio Barovero: Tastiere

Mouna Amari

Mouna Amari, diplomata nel 1989 presso il Conservatorio di Tunisi, è musicista, cantante e compositrice. E’ diplomata alla Scuola Civica di Liuteria di Milano con specializzazione in strumenti ad arco.
E’ responsabile del laboratorio di liuteria e restauro del Centre des Musiques Arabes et Méditerranéennes, Palais Ennejma Ezzahra, Sidi Bou Said, di Tunisi. Ha partecipato a stage di liuteria con Pietro Cavallazzi a Milano e Bruno Dreux ad Orléans.
Con Ridha Chmak ha approfondito lo studio dell’oud turco presso il Conservatorio di Tunisi.
Ha seguito stage sull’uso della voce, respirazione e tecnica “Alexander” a Rudlingen in Svizzera. Da più di dieci anni collabora come solista con diverse orchestre e partecipa a progetti musicali in Tunisia e all’estero, suonando l’oud ed interpretando oltre a classici della musica araba, anche brani da lei composti.
Ha scritto varie colonne sonore di lavori teatrali d’autori tunisini. Nel 1993, ha realizzato il suo primo album ispirandosi alle poesie della grande opera letteraria orientale “Le mille e una notte”, con il quale è stata in tournée in Tunisia, Francia e Italia. Dal 1986 conduce attività didattica, presso Istituti Musicali di Mahdia, in Tunisia, dove ha diretto la Corale dei giovani e dove ha insegnato educazione musicale.
E’ stata solista d’oud, dell’Orchestra da Camera di Tunisi, dell’Orchestre de la federation des Junesses Musicales di Tunisi, dell’Orchestre des Junes de la ville de Monastir e dell’Orchestre du Patrimonie de la ville de Sfax. Ha partecipato alla tournée in Tunisia con lo spettacolo “Zakhàrif ‘Arabiyya” diretto da Mohamed El Garfi che vedeva, come ospite d’onore Marcel Khalifé. Ha fondato l’Orchestre des instruments à cordes de la ville de Mahdia, in Tunisia.
Ha scritto le musiche per tre spettacoli teatrali della compagnia Sindbad. E’ stata in tournée con il jazzista tunisino di Fawzi Chekili.
Ha partecipato alla tournée italiana dello spettacolo “Donna Africa” e “Donna Africa II”, con Florida Uwera del Ruwanda, Houria Aichi, dell’Algeria, Sarah Carrere del Senegal, ed altre donne musiciste africane, realizzando tra l’altro il CD “Donna Africa”. Ha partecipato a programmi radiofonici presso la Radio Tunisienne , France inter, Les Radios Suisse, Radio Lord (Germania), Radio Rai 3 e Radio Popolare di Milano.
E’ stata invitata da Canal + Horizon, art et la Television Tunisienne. Ha collaborato con i musicisti italiani, Federico Sanesi, Mauro Pagani, Pino Daniele, ed ultimamente con Peppe Consolmagno e Giuseppe Grifeo.

Muna Amari: Voce, ud
Federico Sanesi: Percussioni

Etta Scollo
www.ettascollo.de

Etta Scollo nasce a Catania dove studia e consegue la maturità al liceo artistico. A diciotto anni inizia gli studi universitari di Architettura a Torino, che interrompe per dedicarsi interamente alla musica.
Nel 1983 vince il primo premio al “Diano Marina-Jazz festival”, diretto dal compositore Giorgio Gaslini. Intanto segue un corso triennale di canto al conservatorio di Vienna.
Dal 1983 al 1987 a Vienna collabora, sia discograficamente sia in concerto, con artisti quali il sassofonista Eddie Lockjaw Davis e i pianisti Sunnyland Slim e Champion Jack Dupree, nello stesso periodo frequenta stage di canto con artisti come Bobby Mc Ferrin e Sheila Jordan. È di questi anni anche il suo successo nel panorama pop con la cover di “Oh Darling!” dei Beatles, che la vede guadagnare per settimane il primo posto nella Hit Parade austriaca e ricevere il disco d’oro.
Negli anni Novanta si trasferisce ad Amburgo, dove si dedica a nuovi generi musicali. Conduce sperimentazione con la musica contemporanea insieme al gruppo L’Art pour l’Art (vedi Palimpsest di H.J. Hespos), scrive colonne sonore quali “Come la pioggia” per il film «Für immer und immer» di Hark Bohm e il brano “I tuoi fiori” per il film “Bad Guy” del regista coreano Kim Ki-Duk. Con le sue tourneè e i suoi album Blu, Il bianco del tempo e Casa è oggi una delle artiste italiane più amate in Germania.
Etta Scollo vive attualmente tra Berlino e la Sicilia, dove si dedica alla composizione e alla ricerca musicale nell’ambito della musica tradizionale. Per il suo lavoro dedicato a Rosa Balistreri, riassunto in un doppio CD-DVD intitolato Canta Rò (Soulfood), riceve il Premio RUTH 2007 e il Premio Rosa Balistreri-Alberto Favara VIII Ed. 2008.
Nel 2007 partecipa insieme a Franco Scaldati ed Enrico Stassi al recital “La mia vita vorrei scriverla” cantando “Omaggio a Ignazio Buttitta” e porta in tournée “Les Siciliens”, spettacolo a metà tra sogno e realtà, storia e mito della sua isola, di cui ha anche realizzato un album dal vivo.
Nel 2008 realizza il progetto poetico-musicale dal titolo “Il fiore splendente”, omaggio ai poeti arabi che vissero e scrissero in Sicilia tra il IX e il XII sec., ispirato al libro Antologia dei poeti arabi di Sicilia a cura di Francesca M. Corrao (©2002, Mesogea by GEM srl). Questo progetto si arricchisce anche della preziosa collaborazione di artisti quali Franco Battiato, Giovanni Sollima, Markus Stockhausen e Nabil Salameh.
Nel 2009 partecipa nel ruolo principale di Elena alla rappresentazione musicale della tragedia Faust II, da Wolfgang Goethe, con musiche del compositore contemporaneo Karsten Gundermann, eseguita dalla Deutsche Kammerphilharmonie diretta da Alexander Shelley.
Nello stesso anno Etta Scollo compone brani e rielabora le musiche originali di Verdi, per la messa in scena del Rigoletto in chiave contemporanea, per la Neu Köllner Oper di Berlino.
Nel novembre 2010 Etta Scollo interpreta il ruolo di Alice, nell’opera “Alice nel paese delle meraviglie”, per il Teatro Massimo di Palermo. Nel frattempo lavora alla messa in scena dello spettacolo teatrale-musicale ispirato alla novella Lunaria dello scrittore Vincenzo Consolo.

Etta Scollo: Voce, chitarra
Daniela Santamaura: Violoncello





IPercussonici
www.ipercussonici.it

L’incontro tra Luca Recupero, polistrumentista alle prese con incastri musicali tra marranzano e didjeridoo, e Carlo Condarelli, rientrato dalla Guinea dove aveva studiato il linguaggio delle percussioni africane, è il fulcro di un impasto musicale e culturale che dà vita al progetto de Ipercussonici. L’inserimento di Alice Ferrara, che canta il dialetto siciliano a ritmo di raggamuffin, perfeziona il “Liotro Sound”, un impatto sonoro che, senza rinunciare mai al confronto con le proprie radici, guarda ad un mondo lontano e internazionale. Ed è così che “Liotro”, il loro primo cd autoprodotto nel 2005, viene suonato ed ascoltato in Italia, Olanda, Francia, Ungheria, Giappone, Germania, Portogallo e Tunisia. Un circuito internazionale consolidato con il secondo disco, “Tutti Pari”, pubblicato nel 2008 con la Finisterre; il disco ha un sound esplosivo di canzoni che diventano drum&bass etnico con sferzate di marranzano elettrico e psichedelico. Questa caratterizzazione dell’album - forte e originale – porta Ipercussonici a partecipare ad eventi e festival internazionali fino ad arrivare in Inghilterra, dove vengono presentati come “The Adventurous New Sound Of Sicily” al Womad di Peter Gabriel, il tempio itinerante della world music mondiale. Da sempre schierati a sostegno di importanti cause civili, sociali e ambientaliste, il loro singolo Mururoa viene usato nel 2011 da Greenpeace per contribuire alla campagna referendaria contro il ritorno del nucleare in Italia, mentre nel 2012, ospiti sul palco montato davanti al Palazzo di Giustizia di Catania per il ventennale della strage di Capaci, presentano una rivisitazione di Quannu Moru, Faciti ca nun Moru di Rosa Balestrieri, il cui video è dedicato a tutti quelli che continuano a vivere lottando contro le mafie. Poco prima della publicazione del nuovo lavoro “Carapace”, datato Maggio 2013, il Womad Foundation, insieme al St. James Cavalier Arts Center, li invita a Malta per una residenza artistica che ha – tra gli obiettivi raggiunti - la realizzazione di una parata multietnica che coinvolge oltre 250 bambini delle scuole dell’isola e numerosi artisti provenienti da Jamaica, Inghilterra, Zimbabwe, Stati Uniti e Sicilia. L’invito nasce dal riconoscimento della specificità di un suono, di un’attività didattica e formativa, di un attivismo culturale che caratterizzano questi artisti capaci di capire, rispettare ed integrare diversi linguaggi, utilizzando la musica come ponte fra le culture.

Alice Ferrara: Voce, cori e dum dum
Carlo Condarelli - Dum dum, sangban, rullante, campane, djembe, balafon.
Luca Recupero - Marranzani, effetti, tamburelli, kraakbox, ‘mbira e basso
Marcello Ballardini - Didjeridoo
Michele Musarra - Basso elettrico, Crumar, Baritono & Sitar, cori



Giovanna Marini
www.giovannamarini.it

Proveniente da una famiglia di musicisti, si diploma in chitarra all`Accademia di S.Cecilia nel 1959, per poi perfezionarsi all` Accademia Chigiana di Siena sotto l`insegnamento di Andrés Segovia. Dopo un triennio trascorso a suonare nel complesso di musica rinascimentale Concentus Fidesque Antiqui, Marini comincia ad avvicinarsi alla musica popolare grazie anche all` incontro con l`etnomusicologo Roberto Leydi e con intellettuali del calibro di Pasolini e Calvino. Legatasi al collettivo artistico del Nuovo Canzoniere Italiano, partecipa agli spettacoli Bella ciao (1964) - che, presentato al Festival di Spoleto, solleva vaste polemiche - e Ci ragiono e canto (1965) , ove ha modo di collaborare con Dario Fo. Il 1966 è l`anno di Vi parlo dell` America, ballata per voce e chitarra della durata di 30 minuti, nella quale usi e costumi degli Stati Uniti vengono sottoposti ad un`impietosa disamina. Il suo interesse per i canti della tradizione popolare va intanto approfondendosi: ne raccoglie svariati, con il fondamentale sostegno dell`Istituto Ernesto De Martino. Il periodo successivo vede la Marini attiva e presente in diversi campi: da ricordare lo spettacolo Con la chitarra, senza il potere (1967), la ballata Chiesa chiesa (1967), la raccolta Controcanale (1969, licenziata con lo pseudonimo Vitavisia) e l`opera per voci e strumenti L`eroe (1972). Inizia pure a frequentare il Folkstudio di Roma, dove conosce alcuni tra i più validi rappresentanti della nuova leva di cantautori, in primo luogo Francesco De Gregori. Al 1973 risale I treni per Reggio Calabria, la sua composizione destinata a maggiore notorietà e quella nella quale si fondono al meglio l`impegno politico ed il rigore musicale. A metà degli anni `70 fonda la Scuola Popolare di Musica del Testaccio a Roma. Nel 1976 dà vita alla formazione destinata a divenire il suo Quartetto Vocale, con il quale incide diversi album e compie lunghe tournée in Italia ed all`estero, ottenendo grandi riscontri. In Francia, in particolare, ella gode di una tale stima - dal 1991 è docente all`Università di Paris VIII-Saint Denis - da indurla a pubblicarvi in anticipo rispetto all`Italia dischi quali Le cadeau de l`empereur (1983) e Pour Pier Paolo (1984). Attivissima, instancabile, Giovanna Marini compone musica per il cinema (Lettera aperta a un giornale della sera, Porci con le ali, I giorni cantati) e per il teatro (Il bacio della donna ragno, Bent, Pentesilea). Nel 1987 riceve il Premio Tenco, Nel 1997 le viene conferita la Commande des arts et des lettres dall’allora ministro alla cultura del governo Mitterand. Nel 1998 collabora con Thierry Salmon alla partitura vocale de Le Troiane di Euripide; nel 2002 appare l`album Il fischio del vapore, realizzato in coppia con Francesco De Gregori (che si occupa inoltre di produzione ed arrangiamento del nuovo lavoro della cantautrice romana, Buongiorno e buonasera, sempre del 2002). L’8 marzo 2004 le viene conferita la medaglia di Commendatore della Repubblica italiana
il 2006 è l’anno del Premio Scanno, del Premio Palmi e dell`autobiografia Una mattina mi son svegliata (Rizzoli).
Ancora nel 2006, Giovanna marini è di scena con Umberto Orsini e La ballata del carcere di Reading di Oscar Wilde; chitarra e voce su musiche da lei scritte sul testo inglese già rappresentata ad Asti-teatro.
Nel 2007, oltre a ricevere il Premio Montalcino ed il Premio Charles Cros per la carriera, scrive la musica per la tragedia Antigone per il liceo Marco Tullio Cicerone di Frascati, messa in scena dalla regista Francesca Tommassoni.
Nel 2008 collabora alla scrittura delle musiche del Prometeo, portato in scena al passo della Futa, con il gruppo teatrale Archiviozeta di Prato, contemporaneamente escono i CD “La torre di Babele” “Le ceneri di Gramsci” e “La ballata del carcere di Reading” .
Nel 2008/9 le viene richiesto dalla produzione Théatre de Vidy di Losanna di comporre la musica per lo spettacolo “La Fabbrica” su testo di Ascanio Celestini, lo spettacolo prevede la presenza in scena della stessa compositrice ed avrà luogo in prima mondiale al Théatre de Vidy con tournée a Parigi, al Théatre de la Ville , in Francia e Lussenburgo.


Rupa Kansa Banik

Rupa Kansa Banik ha iniziato nel 1994 i suoi studi di vocali di musica Nord Indiana, sotto l’abile guida di Sreemati Dipali e Sanchaly Sanyal.
Studia musica presso The Rabindrabharati University, di Calcutta, dove nello stesso periodo, partecipa e vince diversi concorsi musicali, diplomandosi nel 2003. Cantante di musica indiana, si avvicina a più stili di canto: canto semi-classico, canti Bhajan, la musica sacra così come gli inni all’amore per la natura, le aspirazioni di fratellanza umana, le passioni e l`attrattività della fanciullezza delle canzoni di Tagore.
Rupa è accompagnata da l tablista indiano Sangjay Kansa Banic.
Sanjay inizia a studiare tabla all’età di cinque anni, sotto la guida di Sri Goutam Dam e seguito dal Prof. Dulal Natto.
Nel 2001 riceve una onorificenza con attestato d’eccellenza dal Presidente del West Bengala, per meriti di studio presso The Rabindrabharati University di Calcutta. E’ musicista professionista per l’emittente nazionale All India Radio. Nel 2004 inizia un lungo tour che lo porterà a suonare in tutta l’India e all’estero. Nel 2006, si fermerà a Roma, dove otre all’insegnamento, proseguirà la carriera di musicista con gli Yar Ensamble (fusion) i Worldream (etno jazz) e come membro dell’Orchestra di Piazza Vittorio.
Alessio Alba, dopo interessanti esperienze di musica contemporanea ed elettronica, è passato alla musica indiana divenendo, dopo avere studiato a lungo, a Calcutta, con il pandit Buddhadev Das Gupta, uno tra i pochissimi occidentali virtuosi di sarod. Alessio, oltre ad esibirsi in India, Italia e Inghilterra con i maggiori musicisti del Nord India e dell’area industana, ha promosso diversi progetti di musica, teatro e danza indiani ed orientali; è stato, tra l’altro, il promotore e direttore artistico del Festival Panasiatico di Roma ed uno degli iniziatori in Europa della world music.

Rupa Kansa Banik: Voce
Sangjay Kansa Banik: Tabla
Alessio Alba: Sarod

Francesca Incudine
www.francescaincudine.it

Francesca Incudine nasce ad  Enna  il 05.04.1987. Appena tredicenne si appassiona ai tamburi a cornice, studia con il Maestro Massimo Laguardia e da lì in poi inizia un percorso di formazione musicale, ad oggi in continua a crescita ed evoluzione. Da qualche anno ha intrapreso anche la strada della canzone d’autore, scrivendo e componendo in siciliano, accompagnandosi ad un ensemble musicale, all’interno del quale canta e suona i tamburi a cornice e diversi tipi di percussioni (cajon, djambè, darbuka), e che esprime a pieno i sentimenti e i contenuti dei suoi brani. Il confronto con le diverse esperienze musicali arriva dalle numerose collaborazioni, prima fra tutte con l’artista ennese Mario Incudine, col quale condivide nel 2011 l’esperienza discografica del cd “Beddu Garibbardi” con la direzione artistica di Ambrogio Sparagna, arrivato alle preselezioni finali del Premio Tenco 2011, e diverse esperienze sui palchi siciliani e internazionali dell’artista, in qualità di strumentista. Nel 2010 partecipa, in qualità di percussionista, al Festival della Nuova Canzone Siciliana ad accompagnare il cantautore Giancarlo Guerrieri e la cantante Antonella Arancio, con la canzone “Comu veni, veni”. Nel 2010 con la Compagnia Trìskele conquista il primo posto al Premio World Music “Andrea Parodi” con la canzone “Fimmini”, il cui testo porta la sua firma. La vittoria la porta come ospite insieme alla Compagnia all’European Jazz Expo 2011 di Cagliari. Tra le collaborazioni artistiche più importanti quella con Carmelo Salemi, con l’Orchestra Popolare Ignazio Buttitta, diretta dal maestro Salvatore Di Grigoli, con Lucilla Galeazzi, Elenora Bordonaro, e con altri diversi artisti del panorama musicale siciliano con i quali non smette mai di confrontarsi. Tra le esperienze musico-teatrali si annoverano quella di “Armacanta”, spettacolo messo in scena dalla Compagnia Trìskele, incentrato sulla notte narrata attraverso testi letterari e alcuni brani di sua composizione, e quella di “Curri l’aria”, spettacolo messo in scena dalla Compagnia dell’Arpa di  Enna  in occasione dei festeggiamenti per il 150° dell’Unità di Italia, con testi inediti di Rocco Lombardo ed Elisa Di Dio e musiche di Mario Incudine. Nel 2012 presta la sua voce e la sua musica, (Sula e Armacanta, suoi brani inediti, fanno parte della colonna sonora) per la realizzazione delle musiche, composte da Mario Incudine, dello spettacolo “La Nave delle Spose” di Lucia Sardo ed Elvira Fusto, con la regia di Giuseppe Dipasquale, produzione Teatro Stabile di Catania. In uscita a Maggio 2013, il suo primo lavoro discografico, Iettavuci, cd diretto artisticamente da Mario Incudine, per una produzione Finisterre, che vede la partecipazione di Rita Botto, Angelo Loia, Giorgio Rizzo, Salvo Compagno, Manfredi Tumminello, Carmelo Colajanni, Antonio Vasta, Pino Ricosta e Dammen Quartet.


Francesca Incudine: Voce, chitarra, percussioni
Manfredi Tumminiello: Chitarra
Andrea Scimè: Contrabbasso
Carmelo Colaianni: Fiati
Raffaele Pullarà: Fisarmonica e corde
Giorgio Rizzo: Percussioni
Salvo Compagno: Percussioni

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