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IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 27/02/2015
UNIONE DEI COMUNI - PRESIDENTE GUCCIONE: Provvedimento in merito all’applicazione dell’IMU sui terreni agricoli

UNIONE DEI COMUNI - PRESIDENTE GUCCIONE: Provvedimento in merito all’applicazione dell’IMU sui terreni agricoli

Il sottoscritto Dott. Antonino Guccione , Presidente dell’Assemblea dell’Unione dei Comuni:
Visto il decreto interministeriale del 28 novembre 2014 che ha rimodulato l’applicazione dell’esenzione
dall’IMU, in attuazione di quanto previsto dall’art. 22, comma 2 del D.L. n. 66 del 2014, convertito , con
modificazioni, dalla legge 23 giugno 201, n. 89;
Visto il D.L. 24 gennaio 2015, n. 4, recante “misure urgenti in materia di esenzioni IMU”, in forza del quale a
partire dall’anno d’imposta 2014, ha previsto l’esenzione dal pagamento dell’imposta municipale propria
(IMU)
a. dei terreni agricoli, nonché di quelli non coltivati, ubicati nei comuni classificati montani dall’ISTAT
(legge n. 991/1952);
b. dei terreni agricoli nonché di quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli
imprenditori agricoli professionali, previsti dall’art. 1 del D.Lgs. n. 99/2004, iscritti alla previdenza
agricola ed insistenti nei comuni classificati dall’ISTAT (legge n. 991/1952) parzialmente montani;
Che l’imposizione su un bene strumentale all’attività agricola quale è il terreno, appare insostenibile e
fortemente penalizzante per gli agricoltori e per le aziende agricole già fortemente provate dalla crisi
generalizzata che negli ultimi anni ha investito il settore e che ha visto ridurre considerevolmente i margini
economici, in relazione agli eccessivi costi sostenuti;
Rilevato che l’introduzione dell’IMU sui terreni agricoli, basandosi sulla localizzazione altimetrica della sede
comunale, appare quanto mai iniqua, sia nei contenuti che nelle modalità di attuazione e prelievo, finendo col
penalizzare quei territori che superano i 280 metri ma appartenenti a comuni della fascia costiera o non
classificati “montani” o “parzialmente montani”;
Preso atto che ciò determinerebbe situazioni paradossali di agricoltori confinanti che a parità di condizioni
altimetriche, ma appartenenti a Comuni diversi, alcuni di loro sarebbero esentati ed altri obbligati al
pagamento, creando una palese situazione di concorrenza sleale tra imprenditori agricoli contermini;
Dato atto che con l’abolizione dei criteri altimetrici previsti dal precedente decreto interministeriale del 28
novembre 2014 ed il ripristino della classificazione ISTAT, i 2/3 del territorio siciliano, che è collinare, viene
escluso dall’esenzione di cui avrebbero goduto se si fossero inclusi i Comuni individuati dall’ISTAT come collina
svantaggiata, parametro che fotografa correttamente la quasi totalità del territorio agricolo siciliano;
Considerata la necessità di rappresentare l’area territoriale ricadente nel territorio di questo Ente nonché nei
Comuni limitrofi in quanto zone di montagna caratterizzate da una notevole limitazione delle possibilità di
utilizzazione delle terre e da un notevole aumento del costo del lavoro, dovuto all’esistenza di condizioni
climatiche molto difficili a causa dell’altitudine, che si traducono in un pericolo vegetativo nettamente
abbreviato;
Rilevato:
- che alcune parti del territorio in questione sono, ulteriormente, aggravati dalla presenza di forti
pendii, che rendono impossibile la meccanizzazione o richiedono l’impiego di materiale speciale assai
oneroso;
- che le zone interessate risultano, altresì minacciate dallo spopolamento, con esistenza di terre poco
produttive e poco idonee alla coltivazione le cu scarse potenzialità non possono essere migliorate
senza costi eccessivi e che si prestano soprattutto all’allevamento estensivo con l’ottenimento di
risultati notevolmente inferiori alla media;
Per quanto sopra detto
PROPONE
All’Assemblea dell’Unione dei Comuni l’approvazione dell’ordine del giorno di cui in premessa;
l’Assemblea fa voti e impegna il Direttivo dell’Unione di:
1. chiedere un incontro urgente con le autorità competenti, cui parteciperà una rappresentanza
dell’assemblea dell’unione, al fine di rappresentare la grave situazione di allarme da parte di tutti gli
imprenditori agricoli e proprietari terrieri per l’applicazione dell’IMU che non tiene, in alcun modo, in
considerazione il fatto che i suddetti territori sono stati sempre considerati zone svantaggiate e
pertanto esenti dal pagamento del presunto tributo.
2. Riservarsi, altresì, di intraprendere ogni utile iniziativa presso tutte le sedi competenti al fine di
rappresentare il grave disagio che tale imposizione determinerebbe tra i soggetti interessati,
rischiando di compromettere in modo irreversibile un settore già profondamente provato e che a
stento riesce appena a sopravvivere.
3. Farsi carico, qualora necessario, di eventuali spese legali in rappresentanza degli interessi dei territori
dell’Unione nelle sedi giudiziali competenti.
4. Trasmettere copia della presente, al fine di rappresentare la grave situazione di criticità, al Presidente
del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Economia, al Ministero delle Politiche Agricole, al
Presidente della Regione , al Presidente della Giunta Regionale, all’Assessore regionale
dell’Agricoltura, ai Presidenti dei Consigli Comunali dei Comuni facenti parte dell’Unione.
Lercara Friddi 26.02.2015

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