L’eventuale pubblicazione di parziali brani musicali allegati a testi scritti è fatta a titolo di Demo, essendo essa finalizzata a documentare la relativa ricerca della rubrica “Radici & civiltà” non avente scopo di lucro, ma, piuttosto, finalità di libera divulgazione culturale. |
Ancò (Oggi)
ANCO'
Din den. Din den:
la canpanéa de san Dordi'
ga parlà che basta.
Tic tac. Tic tac:
tenpo e storia se stanpa so 'a memoria
de chi ga la testa picà ‘l còeo
e intanto la Natura a modo suo
ga rissanà eà piaga
e la vita -che vita¬
xe tornà in vai de'a Jema.
Ancò cussì
sorisi che se specia,
i oci drento ai oci, laorando,
'l tuto a péo de l'aqua sora e posse
che ricorda la nassente antica.
Far ordene xe l'inpegno,
netàre par capire
e dare on segno
che risveje 'l sentimento.
Vardo l'ocio de bò, ‘l sbusaneve;
fasso na ciàcoea co' questo e queo.
Che béo!
Ancò riparte la speransa:
'l Giardin, sarà Giardin danovo.
Ride le viòe primaròe
godendose na spiera de soe.
Testo e voce narrante di, Eusebio “Berna” Vivian
Nella foto, le amate colline bassanesi del Poeta
Versione italiana_____________________
OGGI
Din den Din den:
la campanella di san Giorgio
ha parlato a sufficienza.
Tic tac. Tic tac
tempo e storia si stampano nella memoria di
chi ha la testa sul collo e
intanto la Natura a modo suo ha risanato la piaga
e la vita -che vita-
è ritornata in val della Gemma.
Oggi cosi
sorrisi che si specchiano,
gli occhi dentro agli occhi, lavorando,
il tutto a filo d'acqua sopra le pozze
che ricordano la sorgente antica.
Fare ordine è l'impegno,
pulire per capire
e dare un segno
che risvegli il sentimento.! Guardo l'occhio di bue, il bucaneve;
dialogo con questo e quello.!
Che bello!
Oggi riparte la speranza:
il Giardino sarà Giardino ancora
Ridono le prime viole
godendosi uno squarcio di sole.