LA FATTURA

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CONCIALDI RINO CONCIALDI RINO Pubblicato il 05/02/2007
<b>LA FATTURA</b>

LA FATTURA




In una giungla fiscale, dove esistono migliaia di documenti, troviamo anche la fattura, necessaria per ”scortare” e giustificare il trasporto delle merci. Non voglio parlarvi di questo tipo di fattura, ma di quel rituale, certamente non religioso, che serviva per addossare a qualcuno il malocchio oppure a toglierlo in chi ne fosse divenuto vittima. Così si diceva o si pensava fino a qualche decennio fa, anche se, a dire il vero, ancora oggi, in molti - anche credenti in Cristo - fanno ricorso a questa pratica ”condannata” dalla Chiesa.

In che cosa consiste questa fattura o malìa? Per cosa era utilizzata? Chi era il fattucchiere o fattucchiera? .

La fattura era una specie di sortilegio, che doveva servire per ammaliare una persona, sia essa un maschio che una femmina; quasi sempre veniva fatta per problemi di fidanzamenti o di matrimoni ”ittari la pruvulidda ‘nta l'uocchi” per convincere lui o lei a dire il suo sì. Il pretendente, che non si arrendeva facilmente al rifiuto della ragazza, si recava dalla fattucchiera o maga, la quale, con varie misture, preparava speciali filtri da far bere alla ragazza. E se questo non era possibile, la magìa veniva trasferita su un indumento personale, facendo risolvere il tutto in maniera brillante. .

A volte questi filtri e magie erano utilizzati anche a scopo malefico: per far, ad esempio, impazzire una persona, procurarle una malattia, far mandare all'aria un matrimonio o l'apertura di una attività commerciale, ecc... . Nel senso inverso, però, si potevano praticare sortilegi al fine di togliere il malocchio, la fattura, l'incantesimo; ciò si faceva utilizzando il sale, l'aglio, il ferro di cavallo, filtri ed altro. La fattucchiera, in questo caso, era una persona tutta particolare sia nel modo di presentarsi, che nel modo di vestire. Bastava uno sguardo per esclamare: ”Mih.. chi facci di mavara ! “. Tutte queste operazioni, naturalmente, avevano un costo e molti... ci lasciavano anche le penne! .

Mavaria, malocchio, fattura, magia e stregoneria ci fanno riflettere e pensare. Ma funzionavano veramente questi riti? Forse per i più deboli, delusi, disperati, creduloni, si! Ed oggi? Oggi, all’inizio del terzo millennio, sarebbe opportuno svegliarsi e scrollarsi di dosso queste credenze, affrontando la realtà così com'è, nuda e cruda, perchè ”a rincorrere la magìa, s 'appizza la casa e la vigna”..


Rino Concialdi


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