Alaska - Là dove i ghiacciai cominciano a fiorire

Radici & Civiltà

FANTASIA ANTONIO FANTASIA ANTONIO Pubblicato il 07/02/2008
<b>Alaska - Là dove i ghiacciai cominciano a fiorire</b>

Alaska - Là dove i ghiacciai cominciano a fiorire

di Giuseppe O. Longo

[by avvenire online ed.del 5.02.08]

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Con quale ammirato stupore contemplarono l'Alaska le popolazioni siberiane che quarantamila anni fa, attraverso lo stretto di Bering, allora all'asciutto, giunsero in quella terra, estremo lembo di un continente vasto quasi quanto l'Asia che si lasciavano alle spalle? Una risposta ci è forse data dallo sguardo del giovane Christopher McCandless nel film Nelle terre selvagge (Into the Wild) di Sean Penn. Distese incontaminate, immense foreste di conifere, montagne, laghi e isole formano uno dei paesaggi più suggestivi del pianeta.

Separata dal corpo principale degli Stati Uniti da 800 chilometri di terra canadese e attraversata dal Circolo Polare Artico, l'Alaska è una regione aspra ma di grande fascino. Con i suoi quasi 1,5 milioni di chilometri quadrati, è di gran lunga lo stato più grande degli Usa, ma anche quello con la minima densità abitativa (0,42 abitanti per km quadrato). Negli ultimi decenni la popolazione ha subito comunque un forte incremento, passando dalle 129.000 unità nel 1950 alle 670.000 del 2006. Il censimento del 2000 segnalava il 75% di bianchi, il 15,6% di nativi, indiani o eschimesi, e il resto di meticci.

La lingua più parlata era l'inglese (85,7%), seguito dallo spagnolo (2,88%) e dalle varie lingue indigene, che sono più di venti.

Grazie anche alle numerose isole (tra cui il festone vulcanico delle Aleutine, che prolungano verso ovest la punta meridionale dell'Alaska), le sue coste raggiungono la lunghezza di quasi 55.000 chilometri, ben più dell'equatore. Ciò spiega lo sviluppo dell'attività ittica: metà del pesce catturato
sul versante occidentale degli Stati Uniti proviene dal Mare di Bering, a nord delle Aleutine, e dalle acque interne dell'Alaska, ricchissime di salmoni.

Terra fredda e impervia, segnata da fiumi, costellata di laghi (quelli con una superficie di almeno 8 ettari sono 3,5 milioni!), ricca di picchi innevati (con i suoi 6193 metri il monte McKinley è il più alto del Nordamerica) e di ghiacciai (oltre 40.000 chilometri quadrati), di bellissimi parchi naturali e di aree protette, l'Alaska è il paradiso dell'orso bruno (che si dedica con impegno alla cattura dei salmoni quando risalgono il corso dei fiumi), dell'orso nero e dell'orso polare, del lupo, dell'alce e del caribù, di molti piccoli mammiferi e uccelli.

Al reddito statale concorre per l'80% l'industria petrolifera. Oltre al greggio e al gas, le esportazioni comprendono carbone, oro, zinco, legname grezzo e semilavorato e, come si è detto, i prodotti della pesca. Per ragioni climatiche l'agricoltura rappresenta una piccola frazione dell'economia e i suoi prodotti sono consumati localmente.

L'allevamento e i prodotti caseari sono anch'essi destinati al consumo interno.
Gran parte delle derrate e dei beni in genere debbono essere importati, e le spese di trasporto contribuiscono a tenere alto il costo della vita nonostante i sussidi federali.
L'industria del turismo è ancora poco sviluppata ma in forte crescita, grazie agli splendidi paesaggi e alla possibilità di escursioni spettacolari.

Data la posizione strategica dell'Alaska, affacciata direttamente sulla Russia, le basi militari sono ben guarnite e offrono numerose possibilità d'impiego, specie nelle città più importanti, Anchorage e Fairbanks. Le grandi distanze, la scarsità della popolazione e la natura del suolo, per mesi coperto di ghiaccio e neve o formato da tundra gelata ( permafrost), hanno impedito lo sviluppo di una rete viaria paragonabile a quella del resto degli Stati Uniti.

Le strade sono confinate in una zona limitata, specie a sud, e collegano le città principali alla Alaska Highway, l'arteria che conduce al Canada.
La stessa capitale, Juneau, non è collegata al sistema stradale e si può raggiungere solo dall'aria o dall'acqua.
Il sistema ferroviario, benchè poco sviluppato, è importante per il trasporto dei prodotti minerari dal nord ai porti meridionali e sta contribuendo anche allo sviluppo del turismo.
Molte città e cittadine costiere dell'Alaska sono accessibili solo per mare grazie a numerosi battelli e traghetti. Ma gran parte dei collegamenti interni e internazionali sono garantiti da linee aeree efficienti ed economiche.
I piccoli e robusti Cessna Caravan trasportano anche nei villaggi più remoti passeggeri, posta e rifornimenti vari. Molto usati, vista l'abbondanza degli specchi lacustri, sono gli idrovolanti.
Un mezzo di trasporto un tempo comune, ma oggi in forte declino, è la slitta trainata dai cani, che ormai appartiene più alla tradizione folcloristica e sportiva che all'uso pratico: numerose sono le gare, tra cui la più nota è la "Iditarod Trail Sled Dog Race", che si svolge in marzo su un percorso di 1850 chilometri tra Anchorage e Nome per commemorare l'impresa compiuta nel 1925, quando, falliti tutti gli altri tentativi, le slitte trainate dai cani riuscirono a portare al piccolo villaggio di Nome le medicine indispensabili per fronteggiare un'epidemia.
Le città più popolose dell'Alaska sono Anchorage, 280.000 abitanti nel 2006, Fairbanks e la capitale Juneau (entrambe con 31.000 abitanti), Eagle River (circa 25.000): non sono certo megalopoli, anche se occupano estensioni enormi.

I lunghi inverni, la vita sociale rallentata e le difficoltà di spostamento rendono dura la vita. Non stupisce quindi che in Alaska si riscontrino problemi di alcolismo, tanto che alcune comunità ne hanno vietato l'introduzione.
L'abuso di alcol da parte delle gestanti porta a casi frequenti di 'sindrome alcolica' nei bambini: basso peso alla nascita, scarsa vitalità, ritardo nello sviluppo, disfunzione di organi, problemi del comportamento e perfino epilessia.

Pare che l'alcolismo contribuisca al tasso di suicidi, che è piuttosto elevato, e alle violenze e agli abusi tra le mura domestiche. Inoltre l'Alaska è l'unico degli Stati Uniti che consente il possesso legale di marijuana per uso personale, fino a un'oncia (una trentina di grammi).

Laghi, picchi innevati, ghiacciai, parchi naturali dove vivono orsi, lupi, caribù e una fauna incontaminata.
Il turismo è in forte crescita, ma la penisola è anche un avamposto strategico che si affaccia sulla Russia, dove le basi militari sono ben guarnite.


Contributo di ricerca di Antonio Fantasia


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