Espressione verbale delle emozioni

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INGUAGGIATO SALVATORE INGUAGGIATO SALVATORE Pubblicato il 03/10/2005
<b>Espressione verbale delle emozioni</b>

Espressione verbale delle emozioni




    A differenza degli animali, noi disponiamo di una forma di espressione che si trova all’interno della nostra anima: la favella- la parola. Poiché l’emozione è un fenomeno che ha un importante elemento corporale, è ovvio che le parole da sole non bastano per comunicarla. E, certamente, le parole, sono aiuti preziosi.
    Ma, purtroppo, siamo condizionati, molto presto, a non parlare di quel che proviamo, in particolare se quel sentimento può essere connotato come qualche cosa che ci rende inferiori.
    Nel nostro intimo tutto può essere una rovina ma è necessario fare un qualunque sforzo purché si possa mostrare una facciata di normalità. Infatti, l’ammettere di avere paure e debolezze è visto come pericoloso per il proprio prestigio personale e può sembrare un segnale d’insicurezza. Paradossalmente, per contro, sono proprio le persone più sicure e fiduciose quelle che hanno meno paura di ammettere i loro timori e difetti.
    Una delle più antiche scoperte dell'umanità ci mostra che il fatto di ammettere quel che proviamo è positivo sia per il corpo che per l'anima. La tristezza condivisa ed il dolore svelato riducono le tensioni generate dall'angoscia e dalle perdite. Ma l'importanza ed il beneficio di parlare dei propri sentimenti non si limita soltanto al dolore.
    È anche necessario esprimere e partecipare agli altri i propri fatti positivi.
    In effetti, il problema sta nel fatto che la repressione delle emozioni - e delle loro espressioni verbali - non può essere selettiva; devono essere esternati tutti i sentimenti; occorre parlare di tutto quello che si prova, reagire, provare ed esprimere amore o dolore.
    Se le emozioni non vengono manifestate si attaccano agli organi interni e disturbano la loro funzionalità.

    Il dispiacere espresso tra lamenti e lacrime si supera rapidamente; al contrario la sofferenza non manifestata affligge incessantemente il cuore e finisce per deprimerlo.

    Testo del Dr. Marco Aurélio Dias da Silva nel libro " Chi ama non diventa ammalato ".

    Traduzione dal Portoghese di Salvatore Inguaggiato



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