"Educazione alla legalità ed alla cittadinanza"

Mi associo da quanto da te detto.Ho visto il dott. Manfredi raccontare ogni particolare di quei 57 giorni che lo hanno separato dalla morte di Falcone alla sua,di quella mattina dove lo a visto uscire come tante mattine e non farne piu ritorno.Quel ragazzo allora ventenne si e visto strappare suo padre dalla sua vita.
Mi chiedo avvolte tanti uomini nella lista dei caduti per mano della mafia,ma noi quanto siamo disposti e dire no alle ingiustizie,al favore,ai ricatti perche mafia non e solo la tragedia.Credo siamo rimasti orfani di questi uomini anche noi,non solo i familiari.
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Un incontro davvero pregno di emozioni e di contenuti. Complimenti all`Istituto Comprensivo Statale di Alia, Valledolmo, Roccapalumba. Alla Preside Adriana Iovino che ha dato al senso dell`incontro l`alto spessore e il significato che esso meritava. Alla Prof.ssa Enza Impellitteri per il suo instancabile e proficuo lavoro al servizio dei progetti sulla legalità e a tutte le maestranze, che compongono l`Istituto, per lo sforzo attento e costruttivo al servizio della causa. Ai ragazzi,attenti e partecipi, quanto acuti nelle domande espresse,tanto da lasciare davvero spazio alla speranza. La presenza del giovane Manfredi Borsellino, figura di. persona misurata,attenta,umile ma ferma e decisa nell`affermazione di valori e principi non barattabili nella costruzione del riscatto e della libertà dalla criminalità organizzata e da ogni genere di compromesso che genera collusione con essa,ha sicuramente segnato l`incontro, intercalato da ricordi e emozioni autentici. Grazie a tutti con la speranza che il percorso continui incessabile. La Presidente dell`Ass." Fabbrica della Cultura" e Responsabile "Ampi" Francesca Albergamo.

Nota: Complimenti ai ragazzi che hanno cantato "Cento Passi" momento di grande emozione.

Condivido pienamente i pensieri espressi, in quanto mafia non è solo quel fenomeno che ha insanguinato per anni la Nostra terra e la Nostra adolescenza, ma ha radici altrettanto profonde in tanti aspetti della quotidianità, ed a volte non ci facciamo caso.
La mafia si combatte ogni giorno con la consapevolezza di essere cittadini con DIRITTI e DOVERI.
In tutte quelle occasioni in cui non si compie il proprio DOVERE ledendo il DIRITTO degli altri si compie un atto mafioso, che poi esso venga compiuto per arroganza e prepotenza o solo per pigrizia, il risultato è immutato.
Quante volte in un ufficio pubblico per la mancanza di un impiegato, e tengo a precisare che tutti sono impiegati anche i dirigenti o i capi ufficio, si ferma tutto, e noi cittadini dobbiamo fare e rifare più di un viaggio per delle semplicissime pratiche e, se ci si lamenta a ragione, ti rispondono: "siete abituati male perché, chi vi dice che dobbiamo evadere la pratica in giornata?".
Altra tipica situazione quella degli insegnati poco efficienti o praticamente sempre assenti, che ledono il DIRITTO ALL`ISTRUZIONE dei nostri figli (il nostro futuro), anche se in questa ultima ipotesi danneggia meno la loro assenza.
Non voglio dilungarmi troppo con le mie opinioni, spero solo che il progetto "Educazione alla legalità ed alla cittadinanza" coinvolga non solo le giovani leve, ma apra anche una coscienza maggiore nei miei coetanei ed in quelli più grandi di me.