CUFFARO CONDANNATO A 5 ANNI
PALERMO - Il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, ? stato condannato a 5 anni nel processo per le 'talpe' alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. La terza sezione penale del Tribunale, presieduta da Vittorio Alcamo, ha escluso l'aggravante di aver favorito la mafia. A Cuffaro ? stata applicata anche la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici.
Nel processo per le 'talpe' alla Direzione distrettuale antimafia, il presidente della Regione era imputato di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione di segreto e per questo i pm avevano chiesto otto anni di reclusione. La corte per?, pur riconoscendo una condotta colpevole di favoreggiamento a favore degli altri imputati (alcuni dei quali condannati per associazione di tipo mafioso), non ha ritenuto dimostrata l'aggravante di aver favorito l'organizzazione criminale e quindi ha abbassato la pena.
Cuffaro, contrariamente a quanto egli stesso aveva annunciato, ha assistito alla lettura della sentenza nell'aula bunker di Pagliarelli. Sono confortato, non sono colluso con la mafia e per questo resto presidente della Regione. Da domani torno al lavoro. Queste le prime parole dell'esponente dell'Udc.
Il presidente della Regione Sicilia ha per? anche annunciato che ricorrer? in appello: Assieme ai miei avocati, lette le motivazioni della sentenza, ricorreremo in appello perch? anche questi residui capi d'accusa possano cadere.
Palazzo Chigi non commenta la sentenza di condanna: le fonti della Presidenza del Consiglio si limitano a ribadire il pieno rispetto per l'autonomia della magistratura.
Condannati anche tutti gli altri imputati. A 14 anni di reclusione ? stato condannato l'ex manager della sanit? privata Michele Aiello (associazione mafiosa, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio, truffa, accesso abusivo al sistema informatico della Procura e corruzione); la pena di 7 anni ? stata inflitta maresciallo del Ros Giorgio Riolo (associazione mafiosa, accesso abusivo al sistema informatico della Procura, rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio, corruzione e interferenze illecite nella vita privata altrui); 4 anni e 6 mesi al radiologo Aldo Carcione (rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio e accesso abusivo al sistema informatico della Procura).
Sei mesi la pena inflitta all'ex segretaria della Procura Antonella Buttitta (accesso abusivo al sistema informatico della Procura e rivelazione ed utilizzazione di segreto d'ufficio); 1 anno a Roberto Rotondo (favoreggiamento); 3 anni a Giacomo Venezia (favoreggiamento); 9 mesi a Michele Giambruno (truffa e corruzione); 9 mesi a Salvatore Prestigiacomo (corruzione); 2 anni ad Adriana La Barbera (corruzione); 2 anni ad Angelo Calaciura (corruzione); 4 anni e 6 mesi e 1500 euro di multa a Lorenzo Iann? (truffa).
(18 gennaio 2008)