Coinres: Provincia corre in aiuto, ma ? polemica.
Cinquantaquattro mila euro. Tanto la Provincia di Palermo dar? al Coinres per ripianare le perdite dell?anno 2006 legate al debito con l?Amia. Una somma poco rilevante per i bilanci milionari del consorzio che si occupa della raccolta dei rifiuti, ma che ha gi? scatenato una dura polemica in Consiglio provinciale dove da gioved? scorso ? in corso la discussione sul bilancio di previsione 2008. Il capogruppo di Rifondazione comunista, Antonio Marotta ha chiesto di sapere con esattezza la cifra stanziata per la ricapitalizzazione delle societ? partecipate della Provincia. Tra queste figurano la Gesap (alla quale la Provincia dovrebbe versare 1,3 milioni di euro) e tutti gli Ato che ricadono nel territorio, tra cui proprio il Coinres e la societ? Alte Madonie Ambiente (a cui la Provincia dar? 154 mila euro per le perdite d?esercizio). Duro anche l?intervento del consigliere provinciale del Pd, Silvio Moncada che ha chiesto l?azzeramento del Cda del Coinres e le dimissioni del direttore generale Riccardo Incagnone (iscritto nel registro degli indagati insieme al presidente dimissionario Raffaele Loddo). Critiche anche dalla maggioranza di centrodestra con il consigliere dell?Mpa, Nino D?Amico che ha puntato il dito contro la gestione del Coinres, invitando a prestare attenzione alla reale situazione finanziaria e gestionale.
L?intervento della Provincia di Palermo - che del Coinres e degli altri Ato rifiuti del Palermitano detiene delle quote - potrebbe essere solo il primo di una serie di interventi ?dall?alto?. Un ruolo principale potrebbe averlo (ma solo dopo il 14 aprile) la Regione Siciliana, unico ente in grado di salvare le societ? d?ambito evitando una spirale negativa che potrebbe condurre in molti casi al fallimento e di conseguenza al rischio di dissesto finanziario per tanti comuni chiamati a ripianare i debiti.
Un intervento regionale per salvare societ? e consorzi viene chiesta a gran voce da molti candidati in questi ultimi giorni di campagna elettorale. E non mancano le promesse da parte di quanti si dicono decisi a salvare centinaia di posti di lavoro (pi? di 500 solo al Coinres, molti dei quali parenti di politici o ex amministratori) che dopo la valanga di assunzioni dei mesi scorsi rischiano ora di andare in fumo. Intanto i due candidati alla presidenza della Regione sembrano d?accordo sulla necessit? di ridurre gli Ato dell?Isola. ?In Sicilia c?? un gran bisogno di eliminare sprechi ed enti inutili. Fra rifiuti e acqua, vi sono addirittura 36 Ato, mentre nelle altre regioni ne basta uno per provincia? ha detto Anna Finocchiaro in uno dei suoi comizi. ?Sono troppi i 27 Ato esistenti in Sicilia ? ha risposto Raffaele Lombardo - Non sono per una loro soppressione, bens? per una loro riduzione. Non possono esistere tante repubbliche autonome dei rifiuti?. Nessun dettaglio su come attuare la riforma, ma per entrambi i leader c?? un?unica certezza: i dipendenti non si toccano.
dal sito 90011.it
