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GUCCIONE MARCO GUCCIONE MARCO Pubblicato il 25/10/2008
GENITORI E STUDENTI UNITI NELLA PROTESTA CONTRO IL DECRETO 133

GENITORI E STUDENTI UNITI NELLA PROTESTA CONTRO IL DECRETO 133

Hanno raccolto immediatamente l?appello dei loro figli. E ieri pomeriggio si sono riuniti nell?aula magna del liceo scientifico Cannizzaro di via Arimondi. Molti genitori desiderosi di conoscere i termini della riforma Gelmini dalla voce dei ragazzi e altrettanti per testimoniare con la loro presenza il sostegno alla mobilitazione che in questi giorni anima le scuole superiori.

?La scuola ha bisogno di riforme - dice Adele La Mantia che ha un figlio al penultimo anno - ma certamente non di questa. Le famiglie devono essere coinvolte perch? in ballo c?? il futuro dei nostri figli. Siamo per? un po? preoccupati per un?eventuale occupazione perch? metterebbe i ragazzi nel territorio dell?illegalit? e perch? a nostro avviso non serve ai fini di fare cambiare le cose. Bisogna aprirsi e trovare il sostegno della societ? in questo momento, non chiudersi fra le mura della scuola?.

La pensa allo stesso modo Daniela Vallone che di figli al Cannizzaro ne ha iscritti due. ?Approvo - dice la signora - questo regime di autogestione, perch? davvero pu? instaurare un processo di riflessione serio sul tema. Ai miei tempi al liceo Finocchiaro Aprile, come rappresentante degli studenti, ero sempre in prima linea nelle proteste, adesso riesco a capire le motivazioni dei miei figli. Inoltre questa compattezza con il corpo docente mi rasserena?.

Maurizio Cardaci, invece, vive la protesta contro la riforma nella doppia veste di genitore e di docente della facolt? di scienze della formazione: ?Sostengo i ragazzi in modo assoluto - dice Cardaci - Ma sono a favore di formule costruttive di protesta come quella a cui stiamo assistendo in questo momento. Senza degenerazioni che potrebbero prestare il fianco a critiche e repressioni?. E sulla riforma Gelmini si sono gi? mobilitati diversi coordinamenti: da quello dei genitori democratici (Cgd) all?associazione italiana genitori (A. Ge.). In programma incontri e forum per cercare di aprire un tavolo di discussione sulle effettive conseguenze dei decreti in questione.


?Noi genitori - dice Antonia Cascio, presidente del Cgd di Palermo - non possiamo assistere a questo scempio in silenzio. Dobbiamo scendere in campo assieme ai nostri figli e ai loro insegnanti. La battaglia per una scuola di qualit? non pu? e non deve essere una battaglia settoriale, ma ? e deve essere una battaglia per la democrazia e le pari opportunit?. Per questo invitiamo tutti alla manifestazione del 30 ottobre. Ci preoccupa soltanto che si possa arrivare all?occupazione delle scuole, per la tutela dei nostri ragazzi soprattutto di fronte al fatto che c?? chi ha minacciato e poi smentito di voler mandare le forze dell?ordine eventualmente per sgomberarli?. Si esprimono con pi? cautela i genitori dell?A. Ge.

?Non ci esprimiamo con una bocciatura totale della riforma - dice Giuseppe Russo, presidente provinciale dell?A. Ge. Palermo - Abbiamo convocato un consiglio direttivo e chiediamo un confronto con il ministro che a nostro avviso doveva avvenire anche prima. Poi abbiamo attivato un forum dei genitori e siamo d?accordo sull?individuazione di alcune strategie. In ogni caso ogni forma di occupazione ? da scongiurare. Cos? come ogni forma di strumentalizzazione dei giovani studenti. Ci vogliono proposte concrete?.

Anche negli altri istituti superiori della citt? i genitori cominciano a essere coinvolti nei regimi di autogestione e nelle assemblee degli studenti e del corpo docente. Al Meli, per esempio, alcuni hanno chiesto di partecipare agli incontri informativi che si svolgono nella scuola di via Aldisio nel pomeriggio: ?Abbiamo chiesto un incontro con il dirigente scolastico - dice Evelina Cuffaro che ha una figlia al Meli - Vogliamo capire che fine far? la scuola dei nostri figli, a cosa dovremo rinunciare. Ci teniamo che continuino a svolgere regolarmente le lezioni la mattina, ma nel pomeriggio appoggiamo questa formula di laboratori e assemblee. ? importante creare un gruppo di lavoro serio e che i nostri figli sviluppino un pensiero critico sull?argomento. Siamo al loro fianco?.
(25 ottobre 2008)

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