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GUCCIONE MARCO GUCCIONE MARCO Pubblicato il 17/12/2008
PALERMO, SVUOTATE LE CASSE COMUNALI PER ADDOBBARE LA CITTA'. UN NATALE DA 330 MILA EURO.

PALERMO, SVUOTATE LE CASSE COMUNALI PER ADDOBBARE LA CITTA'. UN NATALE DA 330 MILA EURO.

L' abete delle polemiche ? arrivato in piazza Politeama grazie ad un provvedimento da 330 mila euro (280 mila più Iva) andato in giunta pochi giorni fa per l' approvazione. L' albero arrivato direttamente dal Trentino-Alto Adige, in realtà, ? costato 32 mila euro, mentre il resto del budget ? servito a montare le 200 mila lampadine illumineranno Palermo a festa fino al 6 gennaio. Il progetto per il Natale 2008 ? stato proposto dalla società Terzo millennio, guidata da Andrea Peria. Le luminarie, che saranno molte meno degli altri anni, addobberanno via Libertà, da piazza Vittorio Veneto a piazza Politeama, via Ruggero Settimo fino a via Maqueda e il tratto di corso Vittorio Emanuele che va dai Quattro Canti a via Roma. I soldi? Il Comune dalle casse vuote ha stornato i 250 mila euro destinati al trasloco degli uffici comunali nel palazzo ex Poste, costato 21 milioni di euro. Trasloco atteso da anni e che dunque ? rinviato a data da destinarsi. Altri centomila euro circa, invece, sono stati prenotati sul bilancio 2009. L' albero di Natale di piazza Politeama ? ricoperto di microluci e arricchito di stelle di Natale bianche, che scendono dalla cima fino a terra. Alla base ? stato realizzato un boschetto di quindici abeti illuminati, mentre uno steccato di legno bianco delimita un' area di 50 metri quadrati ricoperta da 350 stelle di Natale, ancora una volta bianche. Le imprese artigiane coinvolte nel progetto sono Manuel luminarie di Carmelo Ribaudo, Nuova luminaria di Vito Ribaudo, Luminarie di Francesco e Paolo Riolo, Antiche luminarie di Salvatore Riolo. I bozzetti e l' allestimento tecnico del progetto sono di Fabrizio Lupo. Per Ninni Terminelli, consigliere comunale del Pd, la spesa ? ?vergognosa?: ?Sono certo - attacca - che i palermitani avrebbe preferito meno luci ma qualche risorsa in più da destinare ai propri concittadini, già vessati dalla dissennata gestione politica di Cammarata?. ? l' ultima voce nel turbine delle polemiche che da giorni si ? scatenato sui 300 mila euro spesi per illuminare la città. Chi non ci sta ? Andrea Peria, che ha anticipato i 50 mila euro da pagare all' Enel: ?Sono contento che la città si accenda - dice - per i turisti, per i cittadini e per i commercianti. Con questo progetto abbiamo premiato le famiglie artigiane che aspettano il Natale tutto l' anno: in tre giorni, lavorando anche di notte e sfidando il maltempo che ha flagellato l' Italia creandoci non pochi problemi per trasportare l' abete, siamo riusciti a illuminare la città?. Ma la giunta ieri non si ? limitata a adottare la delibera di Natale. Tra gli altri provvedimenti votati c' ? anche quello, ben più amaro, del taglio alle tessere annuali gratuite per i bus riservate alle fasce più deboli. Gli assessori hanno revocato la delibera, adottata nel 2002, dal titolo Agevolazioni tariffarie per il servizio di trasporto pubblico cittadino. Viste la difficoltà finanziarie, il Comune ha deciso di ridurre, a partire dal 2009, il contratto di servizio dell' Amat di dieci milioni di euro: cio? i fondi destinati a pagare gli abbonamenti annuali per i circa 20 mila tra disabili e indigenti della città. Uno stop tecnico, in attesa che il servizio Attività sociali riveda l' elenco degli aventi diritto. Chi non pagava nulla quindi, adesso si troverà costretto a pagare l' abbonamento a prezzo intero, che per un anno costa 459 euro. Con un altro provvedimento il Comune ha dato il via libera alla stabilizzazione a tempo determinato dei 13 giornalisti dell' ufficio stampa: come prevede la Finanziaria 2008, verrà bandito un concorso pubblico che prevederà una riserva per chi lavora già nella struttura. Il provvedimento ? maldigerito da settori della stessa maggioranza, disposti a dire sì solo alla stabilizzazione degli lsu. Ieri l' arrivo della delibera in giunta ha fatto infuriare l' assessore al Personale, Roberto Clemente, dell' Udc: nonostante l' atto fosse di competenza del suo ufficio, non ne era a conoscenza. Pare infatti che la delibera sia stata predisposta direttamente dallo staff del sindaco.

la Repubblica.it

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