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GUCCIONE MARCO GUCCIONE MARCO Pubblicato il 01/08/2009
ALIA, STRADE SPORCHE. E? DI NUOVO EMERGENZA RIFIUTI

ALIA, STRADE SPORCHE. E? DI NUOVO EMERGENZA RIFIUTI

Il problema dei rifiuti ritorna come un incubo in questi giorni di mezz?estate. Le incognite legate al consorzio che ?gestisce? il servizio non sono state mai risolte e la situazione di crisi non accenna affatto a diminuire. Ad Alia, ormai da qualche giorno, la raccolta dei rifiuti si ? fermata con le sgradevoli ed immediate conseguenze per le strade : cumuli di spazzatura in ogni angolo del paese ed un fastidioso lezzo che costringe visitatori e residenti a qualche smorfia di disgusto. Si presenta così Alia in questi giorni d?agosto e proprio nell?unico mese dell?anno in cui solitamente conta il suo record di presenze, salta nuovamente il tappo di una crisi politico-amministrativa che non ha precedenti negli anni passati. La cittadinanza ? ormai stanca di questi disservizi ed innervosita da una politica sempre più inadeguata a rispondere alle esigenze essenziali della comunità. E se nelle strade principali, sono state avviate circoscritte operazioni di pulizia, le periferie rimangono in balìa di se stesse. Una montagna di rifiuti ricopre i punti di raccolta di Via Pernice, e quello che dovrebbe essere uno degli ingressi del nostro paese si presenta come una discarica a tutti gli effetti. Non va di certo meglio procedendo oltre, sulla strada comunale Pernice-Portella Calcara, dove i cassonetti installati sono diventati ricettacolo di ogni tipo di rifiuti, alla faccia della raccolta differenziata. Reti di materassi, scaldabagni, sedie di plastica rotte, bottiglie di vetro, batterie e oli di auto esausti, giacciono ormai da mesi sul ciglio della strada. Stesso scenario a Portella Calcara e nei punti di raccolta siti presso lo stadio comunale. E con gli esempi potremmo continuare a lungo? Nel corso della notte inoltre, animali in cerca di cibo, squarciano i vari sacchetti ed il vento poi provvede a disseminare i rifiuti in mezzo alle strade ed alle campagne. Una situazione sconcertante che in presenza di una raccolta sistematica non avrebbe ragion d?essere. Il servizio procede a singhiozzo, poi si ferma per qualche giorno, poi riprende e le periferie rimangono sempre dimenticate con estremo sconcerto degli stessi residenti. La crisi a tutti i livelli politici che stiamo vivendo in questi mesi pone numerose questioni all?opinione pubblica che oggi più che mai dovrebbe interrogarsi sulle proprie scelte politiche ed esprimere alla prossima tornata elettorale un giudizio severo e consapevole, così come prevede il nostro formidabile sistema democratico. Non aiuta di certo l?inceppo del sistema dei partiti, che seppur da molti contestato, era il solo che riusciva a garantire ai cittadini una reale rappresentanza politica negli anni della prima Repubblica. I rappresentanti infatti che prima erano eletti dai rappresentati, oggi sono nominati dalla segreterie di partito, che con manovre astute, rimescolamenti di carte, cambi di bandiere e simboli riescono in modo assolutamente straordinario e spesso illegittimo a lasciare inalterata negli anni la classe dirigente, anche se fallimentare ed inadeguata. Ciò comporta un preoccupante stravolgimento delle regole fondanti il nostro sistema di governo e sfocia in abuso di potere. Ed ? la politica dell?edonismo, delle sagre estive, delle serate all?aperto, dei concerti fuori dalle possibilità delle casse di un Comune, quella che più interessa a chi amministra che si accattiva così un po? di comoda popolarità a discapito del debito pubblico ormai alle stelle. Ed ? proprio la popolarità a far suonare i primi campanelli d?allarme, se ? vero come molti politologi sostengono, che questa sia inversamente proporzionale alla qualità ed efficienza di un governo.
La disgregazione dell?etica e del concetto di bene comune, la perdita di fiducia dei rappresentati nei confronti dei loro rappresentanti risiede allora proprio nella carenza della classe politica,priva ormai di ogni disegno politico-istituzionale e non più in grado di trasmettere alcun valore, nessun ideale ma solo protagonismi esasperati ed avidità di potere.


Marco Guccione

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