A PETRALIA LA PROTESTA NON SI FERMA, QUATTROMILA PERSONE OGGI HANNO SFILATO IN CORTEO CONTRO LO SMANTELLAMENTO DELL?OSPEDALE
Petralia Sottana ? Grande manifestazione popolare oggi a Petralia Sottana, davanti l?ospedale ?Madonna dell?Alto, per protestare contro lo smantellamento del nosocomio delle Madonie deciso dal governo regionale. I sindaci dei nove comuni del comprensorio, che occupano l?ospedale da quasi una settimana, assieme ad oltre 4 mila cittadini, ai comitati spontanei ?pro ospedale? e agli studenti, si sono dati appuntamento presso il presidio ospedaliero per denunciare con forza la mancata attuazione del decreto dell?assessore Massimo Russo di riordino della rete ospedaliera, varato a maggio del 2010. ?La garanzia del mantenimento dei 79 posti letto, previsti a Petralia Sottana, ? venuta meno. Abbiamo assistito ? afferma Santo Inguaggiato, sindaco di Petralia Sottana - alla cancellazione del reparto di ortopedia, specialit? della quale non ? stato mantenuto neanche il servizio. Carenze continue di personale medico, tecnico e paramedico nei vari reparti ? aggiunge il sindaco Inguaggiato - hanno avuto pesanti riflessi sulla funzionalit? e sulla credibilit? del nosocomio di Petralia determinando fughe di pazienti verso altri ospedali e mortificando la professionalit? e la dedizione del personale in servizio. Va ricordata a tal proposito ? aggiunge Inguaggiato - l?insufficienza delle unit? di personale in cardiologia e nella radiologia, cos? come nel reparto di chirurgia che, nella impostazione originaria del decreto Russo, doveva costituire punto di riferimento come unit? operativa complessa sia della ortopedia sia della ginecologia. Per quest?ultima va detto che veniva garantita la permanenza del punto nascita. Sono rimaste nel libro di sogni ? dice Santo Inguaggiato - le unit? specialistiche itineranti (oculistica) e l?implementazione delle attivit? di day service per le terapie oncologiche. Il reparto di riabilitazione, aperto recentemente ? aggiunge Inguaggiato - sembra invece un fantasma con fugaci materializzazioni di qualche malato, situazione che non lo promuove come reparto a cui era stata data una missione specifica anche oltre l?utenza strettamente territoriale. Tutto ci? ? pi? che sufficiente per trarre la conclusione che, malgrado gli impegni assunti dall?assessore Massimo Russo sul piano della programmazione, si punti alla chiusura dell?ospedale riducendolo ad un poliambulatorio. La soppressione del punto nascita, non includendo Petralia tra le deroghe, ? una scelta politica inaccettabile e rappresenta l?ultima mossa per lo sgretolamento del nostro ospedale. Per la sua collocazione montana, la distanza dagli altri nosocomi della provincia, e per le condizioni della viabilit?, l?ospedale di Petralia non deve essere smantellato. Non chiediamo niente di pi? di quello che ? previsto dal decreto del maggio 2010. La nostra lotta non si fermer? e la mobilitazione rappresenta soltanto l?inizio?.