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IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 06/04/2012
Decreto Salva Italia, da marzo cresce l`addizionale comunale

Decreto Salva Italia, da marzo cresce l`addizionale comunale

Primi effetti del decreto Salva Italia varato dal governo dei tecnici guidati da Mario Mon?ti peseranno sulle buste paga di marzo di tutti i lavoratori italiani. Dopo i rincari delle addiziona?li regionali (lo 0,33%) applicati nelle buste paga di gennaio, a fine marzo scatterà l?applicazione delle addizionali comunali decise nel 2011 e che andranno avanti fino al 2013.
Il Sole 24 Ore mappa la situazione in Italia e svela che a fronte di comuni, virtuosi o in campagna elettorale, in cui i sindaci hanno deciso di ab?bassare l?aliquota Irpef (imposta sui redditi delle persone fisiche), ce ne sono altri, quasi tutti, che aumentano fino al tetto massimo la percentuale applicabile ai redditi dei cittadini.
Accadrà così in Sicilia che comuni come Paler?mo stanno per passare dall?aliquota dello 0,40% al massimo dello 0,80 in un comune in condizioni economiche disastrose dove il consiglio comu?nale è stato chiamato ad approvare l?aumento dell?Imu, l?imposta sugli immobili e proprio l?au?mento dell?Irpef.
Una votazione che la commissaria del comune, Luisa Latella ha definito irrinviabile, anzi addirittu?ra vitale in relazione alle tante emergenze econo?miche delle aziende partecipate, dall?Amia alla Gesip.
Invariata la condizione a Messina e a Siracusa dove l?aumento allo 0,80% era già stato deciso lo scorso anno. Cresce anche il calcolo dell?addi?zionale a Ragusa che passa dallo 0,60 allo 0,80% e Agrigento (città che andrà al voto il prossimo 6 e 7 maggio) dove l?aumento dell?aliquota Irpef è stata fissata dal sindaco Zambuto con un aumen?to di 0,20 punti percentuali passanto dallo 0,40 allo 0,60%.
Ma come si traducono in termini economici questi aumenti?
Due gli esempi in Sicilia elaborati dal centro stu?di del quotidiano economico di Confindustria: ad Agrigento le addizionali maggiorate peseranno per 100 euro su redditi annui di 25 mila euro (200 per 50.000 euro di reddito; 400 per 100.000 euro sul Cud) a cui bisogna aggiungere anche l?addizio?nale regionale che peserà per 433 euro (865 per redditi di 50.000 e 1730 per i 100.000 euro annui).
A Messina invece, dove l?aumento dell?addizio?nale Irpef è entrato in vigore già lo scorso anno fiscale non ci saranno variazioni in busta paga ma i costi delle imposte comunali e regionali avranno un calcolo pari a 200 euro per redditi sotto i 25 mila euro annui con 433 euro di addizionale regio?nale; 400 euro per i redditi fino a 50.000 euro con 865 euro di imposta regionale e 800 euro sui reddi?ti fino a 100.000 euro con una imposizione di 1730 euro di addirizionale regionale. Tutte cifre che sa?ranno prelevate anche nell?anno fiscale 2013.

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