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CANNICI GIACOMO CANNICI GIACOMO Pubblicato il 04/01/2013
Calcio ALIA: Al di là dello sport

Calcio ALIA: Al di là dello sport

Il calcio è pura passione, entusiasmo, e nello stesso tempo divertimento, ma se non viene rispettato lo spirito dello sport, lascia l`amaro in bocca a coloro che lo amano.
E` quanto è successo ad Alia per una partita di calcio.
Il Giudice Sportivo, preso atto del rapporto arbitrale, giustamente, ha inflitto i relativi provvedimenti disciplinari con ammende e squalifiche.
Gli sportivi di Alia, increduli, fanno fatica a capire quali motivazioni hanno spinto l`arbitro a rapportare alcuni eventi non veritieri.
Da quanto si evince dal comunicato, la società Aliese è stata multata per lancio di petardi e fumogeni sul terreno di gioco, per manifestazioni di intemperanza dei propri tifosi nei confronti dell`arbitro che hanno causato la sospensione temporanea della gara.
Un calciatore è stato inibito a partecipare al campionato per ben tre giornate, un altro è stato squalificato per una giornata.
I fatti risulterebbero diversi:
La gara è stata sospesa momentaneamente non per lancio di petardi e fumogeni che mai sono caduti sul terreno di gioco,(alcuni scoppi di mortaretti si sono verificati esclusivamente sugli spalti) bensì per le continue proteste dei calciatori in campo.
L`uso della penna va fatto con certezza e osservativa obbiettività.
Tali proteste nascono dalle decisioni irremovibili dell`arbitro, il quale ha ritenuto opportuno espellere due giocatori alimentando il malcontento della squadra.
Il comportamento dei calciatori non va giustificato!
Il calciatore che ha subito tre turni di squalifica ha protestato poggiando una mano sulla spalla dell`arbitro, senza spingerlo, esclamando:
-Ma cosa stai facendo, non vedi che è rigore?-
L`altro, squalificato per un turno, avrebbe meritato più di una giornata di squalifica, ha apostrofato l`arbitro, ingiuriandolo pesantemente.
E` pur vero, motivo di ammenda, la scarsa funzionalità dello spogliatoio dell`arbitro, non certo per colpa della società.
Un dato è certo, fare l`arbitro di calcio è diventato difficile, bisogna possedere tanta maturità considerando il livello generale dell`ambiente giovanile, spesso privo di esperienza ma allo stesso tempo pieno di speranza e volontà di crescere.
Perché alcune circostanze accadute sono diverse da quanto riportato sul comunicato ufficiale?
Crescere non è solo in età, ma anche in saggezza, ed è questo che ognuno di noi deve saper fare quando giudichiamo, soprattutto in un campo di calcio.
Quando nella nostra vita siamo chiamati a giudicare gli altri, per un futuro migliore e fuori dal grigiore, prima di tutto, dobbiamo essere “uomini”.

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