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IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 20/06/2013
Teatro degli Esoscheletri, 24 ore in scena per l`evento finale "Mater Matris"

Teatro degli Esoscheletri, 24 ore in scena per l`evento finale "Mater Matris"

Lo hanno costruito con le proprie mani, ognuno in parte regista di se stesso e in parte “comandato” dalla regia di Sasà Neri. Lo hanno cucito seguendo le proprie suggestioni, i ricordi dei parenti, le fotografie degli album di famiglia, le canzoni che andavano quando loro non erano nemmeno nati. Lo hanno scelto come propria sperimentazione di un anno intero, “chiave” di lettura di tutta la stagione 2012-2013 del Teatro degli Esoscheletri. E ora, talvolta tremanti, talvolta straripanti, gli artisti della Luna Obliqua si preparano per un appuntamento che è una scommessa. Rischiosa.
Ventiquattro ore consecutive di performance, attorno al tema sperimentale dell’assenza, selezionato per quest’anno di lavoro, e attorno al tema drammaturgico delle madri che uccidono i propri figli.
“Se tutte le mamme del mondo fossero buone, non ci sarebbero figli infelici, maltrattati, uccisi”, cita Neri. “Per i nostri valori, per il diffuso rispetto dei diritti umani in genere e dei diritti dei minori in particolare, il figlicidio è il delitto di sangue che più suscita incredulità, incomprensione, ansia ed orrore. Eppure esiste. E molti casi di cronaca hanno rivelato agghiaccianti punti di contatto”.
Mater Matris – questo il titolo della messinscena-evento - indaga il figlicidio traendo spunto da letteratura, saggistica, drammaturgia e cronaca. Nel copione-puzzle si rintracciano parole di Oriana Fallaci (Lettera a un bambino mai nato) e Pierpaolo Pasolini (Supplica a mia madre), Kalhil Gibran (Il profeta) e Bertold Brecht (Dell’infanticida Maria Farrar), Euripide (Medea) e Giancarlo Nivoli (Medea tra noi), Grazia Verasani (From Medea) e Annamaria De Pace (Mamma non m’ama) fino ad arrivare, in una integrazione che non fa avvertire lo scollamento, a casi tratti dalla cronaca nazionale e a brani scritti dagli stessi artisti.
“In Mater Matris – aggiunge Neri - non si esprimono giudizi né si indicano strade da seguire. L’unico intento – se un intento dobbiamo indicare – è quello di risvegliare la coscienza su alcuni importantissimi e scomodi aspetti dell’essere umano”.
Qui davvero “la regia si avvicina alla propria definitiva scomparsa; si limita a indicare ai personaggi la via sulla quale incamminarsi prendendo per mano lo spettatore così da lasciare ai performers ‘esoscheletri’ tutto lo spazio possibile e necessario per esprimersi, seguendo le linee guida dettate dalle reazioni del pubblico”.
Neri aveva già trattato nel 2005 il tema-tabù del figlicidio in “Mamma cattiva”, saggio finale del laboratorio scolastico del liceo magistrale messinese Ainis, premiato nelle rassegne di teatro giovani a Tindari, Caltanissetta e Napoli. Oggi la maratona teatrale costruita sul suo format “esoscheletri” si realizza in scene che si replicano senza soluzione di continuità e che gli artisti scambiano tra loro a diverse riprese, dalle ore 17 di venerdì 28 giugno alle ore 17 di sabato 29 giugno. Impegnati sono tutti i volti Luna Obliqua: Luciano Accordi, Alessandra Borgosano, William Caruso, Gabriele Casablanca, Simona Casale, Tindara Cucca, Martina Cuce’, Cetty Franchina, Margherita Frisone, Gaetano Gervasi, Alice e Riccardo Ingegneri, Gianluca Minissale, Rita Nucera, Antonio Zaccone. Con loro, suonando dal vivo, il giovane percussionista Leonardo Canegallo, già visto ne “Il figlio dell’uomo”. Ha seguito le prove e ne ha tracciato un racconto intimo per il gruppo Maddalena Mannino, già allieva di Neri e oggi critica teatrale a Roma. Tre “vecchie conoscenze” di Luna Obliqua – Bernadette Malaponti, Martina Bertino e Luca Lucio Contarino – introdurranno gli spettatori nelle “stanze” di Mater Matris.
La maratona, pensata per uno spazio scenico ricavato da un appartamento, avrà luogo nella sede di Danzarte Messina, contrada Conte Annunziata. “In tanti, colmandoci di affetto – conclude Neri - ci hanno offerto le loro case. Abbiamo dovuto convincerli, però, che ‘invadere’ un condominio con la nostra lunghissima performance sarebbe stato inappropriato sia per coloro che avrebbero potuto sentirsi disturbati sia per gli stessi ‘esoscheletri’, che del rispetto e della valorizzazione dei luoghi hanno fatto una ‘battaglia’, come dimostrato dai flashmob a piazza Duomo a Messina e nel Belvedere di Taormina. Danzarte, poi, è uno spazio in cui, grazie alla costante collaborazione di Giovanna Tedesco, abbiamo il privilegio di sentirci di ‘casa’, e la maratona Mater Matris porta a compimento il laboratorio teatrale che lì ha luogo”.
Due possibilità di biglietto: con 5 euro si assiste ad un’ora di performance, con 10 euro si può stare a propria scelta da due a 24 ore. Per assistere a tutte le scene sono necessarie due ore. L’ingresso del pubblico non ha orari, si può entrare quando si vuole e scegliere cosa vedere e quando.

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