
LA POLSTRADA: "Prudenza, non ? fatta per correre"
LERCARA FRIDDI. (az) Numeri da capogiro che fanno a pugni con la triste realt? di un?arteria pi? volte macchiata dal sangue. Sono in tutto otto le vittime del 2006 cadute sul serpentone della Palermo-Agrigento e oltre cento feriti. Una strada dove il rischio di impatto mortale si nasconde dietro circa un centinaio fra svincoli e bivi.
?La Palermo-Agrigento non ? una strada a scorrimento veloce, ma una vecchia arteria rimodernata - precisa l?ispettore Gioacchino Sedita, capo della Polstrada lercarese -. In tutto il tracciato il limite massimo di velocit? ? di 90 chilometri all?ora, che in alcuni tratti scende a 70, in altri addirittura fino a 50. Non resta quindi che guidare con prudenza - continua il sottufficiale - rispettando sempre la segnaletica orizzontale e verticale?. La Palermo-Agrigento ? la somma di due strade statali. La 121, che da Villabate arriva fino al bivio Manganaro, e la 189 che da qui conduce dritto fino ad Agrigento. La 121, detta ?La catanese?, da Manganaro si immette poi nell?entroterra palermitano e nisseno. E? l?antico tratto che dal capoluogo portava fino Catania, quando la A 19 ancora non era stata ancora costruita.
Numerosi e ripetuti gli appelli alla prudenza lanciati dai poliziotti di Lercara Friddi. L?ultimo lo scorso 20 dicembre, all?indomani di cinque incidenti stradali consumatisi nel giro di una settimana. ?Il rischio - aveva detto l?ispettore Sedita - ? che le imminente vacanze natalizie cariche di gioia si possano trasformare in giorni di dolori e pianti?. A distanza di appena tredici giorni la gioia natalizia di due famiglie lercaresi si ? tramutata in atroce dolore. Antonello Zimbardo


