La vita sociale - I^ Parte -

Radici & Civiltà

REPORTER REPORTER Pubblicato il 27/11/2005
<b> La vita sociale</b> - I^ Parte -

La vita sociale - I^ Parte -




La Messa

tratto da GIORNI VISSUTI COME SE FOSSERO ANNI di Liborio Guccione, giornalista e scrittore aliese, che ambienta tale sua opera nel paese natìo degli anni ’30 -’40 . Si ringraziano, per la gentile concessione, gli Eredi e l’Amministrazione comunale di Alia che nel 1997 ha curato la pubblicazione del libro.

" La vita al mio paese era fiacca, monotona, grave, senza emozioni, senza sorprese: un giorno appresso all' altro, sempre uguali. Una vita immersa nel suo passato: presente, passato e futuro si identificavano, non si distinguevano. Una vita fatta di piccole cose insignificanti, ancorata al modello contadino che si dipanava tra i lavori nella campagna e l'intimità della famiglia. I contadini trascorrevano in campagna sette, a volte anche quindici giorni; i più tornavano in paese alla fine della settimana, il Sabato sera, per rimanere con la famiglia sino a tutta la domenica. La vita sociale di questi contadini era ben limitata, piuttosto magra: la Domenica mattina andavano dal barbiere, mentre le donne si davano daffare in casa a pulire, a preparare il pranzo, ad accudire i figlioli; tutto in fretta bisognava fare, se volevano trovare anche il tempo per andare a messa.

Anche gli uomini andavano a messa, ma raramente con le proprie donne: preferivano «la messa del mezzogiorno», quella celebrata da padre Petta che aveva fama di dirla in minor tempo, rispetto ai suoi confratelli. Forse era una diceria, ma è vero però che padre Petta era alquanto sbrigativo; forse perché le sacre parole le diceva con un borbottio così confuso che la metà non aveva il tempo di giungere agli orecchi dei fedeli. Padre Petta ruzzolava le parole che solo lui capiva; e non soltanto perché erano dette in latino, ma proprio perché il suo, più che un parlare, era un biascicare, e anche se avesse parlato in aliese, i fedeli non avrebbero capito lo stesso. Forse anche questo suo pasticciar le parole accelerava la funzione. Così gli uomini si sentivano a posto con la coscienza: a messa c'erano andati, ma avevano perso poco tempo, grazie a padre Petta".



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