Brás - II^ Parte -

Radici & Civiltà

REPORTER REPORTER Pubblicato il 18/12/2005
<b>Brás </b> - II^ Parte -

Brás - II^ Parte -



Là in casa mia o casa di mia nonna, che era quasi la stessa cosa ... la routine di coloro che vi si radunavano, per una ragione o l`altra, era sempre la stessa: procurarsi un luogo per dormire, sentire le prediche di mia madre sull` ordine e la pulizia, essere informati ogni giorno sulle abitudini del giorno, principalmente quello di non disturbare il signor Augusto e mangiare in maniera conveniente.

Mio Dio! Come si mangiava in quella casa! Era necessario mangiare per recuperare, era necessario mangiare per crescere, ed era necessario mangiare perché si stava studiando e chi studiava aveva bisogno di mangiare bene per non debilitarsi.

Ah! Stavo dimenticando il discorso sui vestiti. Loro di solito arrivarono solamente con un cambio oltre quello che indossavano.

L’ altra mia nonna, Joaquina, la madre di mio padre, bravissima sarta era specializzata nel trovare la soluzione del problema, quando il nuovo aggregato era uomo.

Le donne utilizzavano la “haute couture”, di mia madre e di Voze, come noi chiamavamo mia nonna, fatta con la macchina “Singer”, di ferro e a pedale. La cucitura fatta con le mani era per tutta la comunità: faceva parte del programma istruttivo della famiglia, così come il ricamo, il lavoro a maglia, il (chochê) e la cucina... ma questo è un soggetto a parte.

La Scuola era anche importante. Mia Mamma valutava la preparazione del nuovo venuto e lo mandava direttamente nella Scuola di fronte la piazza, dove lei aveva molti amici insegnanti e dove tutti noi abbiamo studiato.

Il Dottore era un'altra provvidenza. Prima andavano al centro di Salute, e dopo, se necessario, si chiamava il dott. Paulo, il dottore di mio nonno.

Brás seguì la stessa trafila. Solamente che, per il problema del braccio, tutto per lui era complicato ed ebbe bisogno di anni di trattamento, anni che lui trascorse con noi.

Andò a scuola vestito in maniera adeguata: per lui mia nonna Joaquina cucì in fretta un paio di pantaloni lunghi di colore blu marina militare di un tessuto grosso, buono, uguale a quello che aveva comprato per fare i pantaloni di Papà e del Nonno. I miei fratelli che frequentavano la scuola con i pantaloni corti morivano dall'invidia. Mamma spiegò che aveva detto di fare i pantaloni lunghi perché Bras aveva le gambe molto magre e segnate dalle cicatrici delle cadute e dai graffi delle spine.

La camicia bianca di (tricoline) di prima qualità era perfetta, ma sembrava adatta per essere indossata da due persone insieme. La Nonna Joaquina aveva perduto le misure ed aveva tagliato la camicia con le misure di quella di Antonio, il fratello di mezzo che era un ragazzo ben fatto per i suoi dieci anni.

Qualche giorno dopo, Brás venne con un pacco, disse che aveva vinto la divisa ed i quaderni nella scuola. Voze aprì e vide bene dei pantaloni corti di un tessuto leggero, una camicia di un tessuto inferiore ed una mezza dozzina di quaderni fatti di carta giallastra e quasi trasparente. Aveva, anche, all’incirca, due o tre matite nere con una gomma da cancellare nella punta.

“ Dove hai preso questo, Brás?”. La risposta destò stupore perché sembrava non dare conto né significare qualcosa.

“ Oh, Sanita, venne un insegnante a scuola e chiese, tante cose su di noi.”

“Quali cose, Brás?”

Mia nonna passò la punta della lingua sulle labbra, gesto automatico d’irritazione già bene conosciuto da noi.

Mamma arrivò al momento giusto, rientrando dalla scuola dove lavorava.

“ Mamma, non è necessario fare altre domande Ho incontrato Donna Marucas, proprio ora e la storia è questa: - Alba che era in licenza è tornata proprio adesso. Per non restare senza far nulla, dato che non ha classe dove insegnare, decise di fare l'elenco dei ragazzi della Cassa Scolare.
Allora, Bras, rispondendo a questo suo incarico disse di non avere né padre né madre, e quello che lui ha non è suo. Raccontò che suo fratello gli aveva ordinato di venire qui e che lui sta vivendo con una “donna molto povera" che è la sorella del suo padrino e che non gli dà nulla.

Disse che i suoi vestiti sono in prestito, al mattino non beve caffè, mangia solo a pranzo e si tratta di un pasto povero. Lui non prende medicine perché la donna non ne compra perché sono molto costose. Disse di aver comprato i quaderni con i soldi che ha guadagnato aiutando il fratello a raccogliere il caffè e fu così che si fece male al braccio.
Mia nonna batteva le palpebre e alzava gli occhiali.

Mia madre continuò:

" Lo sai che lui a Scuola mangia la crema di farina e di latte? "
Allora, Voze alzò la voce che lei aveva mantenuta sempre bassa:
“ Ragazzo, dove lo metti tanto mangiare? “

"Prima di andare a scuola bevi caffè e latte e quello che più vuoi; alle nove, prima del segnale della merenda, tu già sei qui perché Lia ha chiesto che tu potessi venire via per fare colazione a casa perché sei debole ed hai bisogno di un pasto sostanzioso. Sembra quasi che tu non veda l’ora che Erotides tiri la corda per suonare la campana. Mangi... e torni là per mangiare di nuovo? "

" Che cosa è questo, Brás? Che avidità è questa? Si trattasse, almeno di una cosa molto gustosa...”

Brás, interrogato, grattava un piede nell'altro come se quel primo paio di scarpe nuove che si era messo durante la sua vita, gli stesse dando molto fastidio.

“Ah, Sanita, il fatto è solo che io vivo temendo di morire di fame. Fino al punto che ho pensato di chiedere alla signora di farmi comprare il pane nel caso che i biscotti finiscano, ma la signora non lo fa mai. Quando il Signor Augusto è a casa, io non ho molta fame no, perché lui si alza di mattina presto e va ad aspettare che la panetteria apre… Ma, quando lui va in campagna... Judith va più tardi a comprare il pane ed io non posso mangiare abbastanza.”

“Ed i vestiti, Brás, a chi servono?

- “Servono per poterli mandare al figlio di mio fratello che ha molto bisogno...
La settimana prossima ci sarà qualcuno con cui mandarli. Sono andato a chiederlo nella pensione di João Ribeiro...”

“ Ed i quaderni? Non capisci che non è corretto? Lia ha comprato tutto quello che l'insegnante ha chiesto.”

“Ah, Sanita, è che gli altri bambini fanno tutto in maniera corretta, io sbaglio sempre e la maestra mi dice di rifare. Ecco il mio quaderno è tutto sporco e l'insegnante disse che in classe c’è un quaderno che lei non vuole vedere... Così io faccio i compiti nel mio quaderno di brutta copia. Poi, soddisfatto, copio bene nel mio quaderno di bella copia così l´insegnante può guardarlo ed io non mi vergogno.”

“ Lia, le persone del gruppo sanno che questo “raccomandato”abita qui in casa? Muoio dalla vergogna! Chiederò al Dr. Paolo di prescrivere un altro vermifugo per questo anticristo: si può essere più verme…”

La Mamma scosse la testa e cominciò a ridere delle sue preoccupazioni.

“Judith, metti l`acqua per bollire che farò un tè.” La nonna chiese.” Lo vuoi, figlia mia?”

Fatto il tè aprì l'armadio e prese la solita torta, coperta da una stoffa ricamata.

“Brás?” Chiamò. Lui apparve in un attimo!

“ Prendi un pezzo di torta e... vai via! “

I suoi occhi verdi divennero luminosi mentre usciva dalla porta della cucina. La fame era spenta, almeno per un'ora.
Fuori i frutti del recinto erano quasi maturi..

di Yara Barbosa Moura

Traduzione dal Portoghese di Salvatore Inguaggiato


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