LE MIGRAZIONI INTERNE AI GIORNI NOSTRI

Radici & Civiltà

REPORTER REPORTER Pubblicato il 11/01/2006
<b>LE MIGRAZIONI INTERNE AI GIORNI NOSTRI</b>

LE MIGRAZIONI INTERNE AI GIORNI NOSTRI

A cura di Maria Rosaria Porfido

sociologa e studiosa dei cambiamenti della famiglia italiana negli ultimi trent'anni e dell'analisi sui flussi migratori degli italiani all'estero dalla fine del secolo scorso ad oggi.

Premessa:

Gli italiani non hanno mai smesso di spostarsi, infatti, sono ancora migliaia quelli che abbandonano le città natali per cercare lavoro in altre zone d'Italia. Di certo il fenomeno così come si presenta ai giorni nostri, non è più l'esodo verso i grandi centri industriali del Nord, che connotò gli anni '60, ma appare ad un'analisi approfondita molto più complesso e multiforme.

Il problema dell'immigrazione, nonostante oggi sia alla ribalta per il considerevole numero di clandestini che quasi giornalmente approda sulle coste del Sud, non riguarda soltanto questi grandi movimenti di masse umane provenienti dall'estero, ma comprende anche gli spostamenti, che gli stessi italiani fanno, dalle regioni in crisi (economica o sociale che sia), a quelle in cui c'è più offerta di lavoro.

Il fenomeno delle migrazioni interne, in Italia, è sempre stato presente in tutti questi anni, e sebbene non abbia più le dimensioni imponenti dei primi anni Sessanta, anni in cui le città e le campagne del mezzogiorno si svuotarono, per confluire nelle grandi città industriali del Nord.

Questo fenomeno continua in modo costante, anche se un'analisi più accurata ci rivela che la meta privilegiata dell'emigrazione interna in Italia, alle soglie del Duemila, non è più la grande città, ma la grande provincia.

Analizziamo il fenomeno così come si presenta adesso:

Per quanto riguarda il sesso, le differenze numeriche non sono più così marcate come apparivano negli anni '60, anni del boom dell'emigrazione interna, ma l'età e le motivazioni degli emigrati dell'ultima generazione continuano ad essere differenti; se gli uomini, infatti, continuano a muoversi in media entro i trentadue anni per cercare un lavoro, le donne si spostano entro i ventinove anni, per raggiungere il proprio marito o il proprio fidanzato, per quanto riguarda gli ultrasessantenni, assistiamo ad una emigrazione di ritorno verso le città natali.

Altra informazione degna di nota, riguarda il grado di istruzione, che risulta essere superiore in chi parte rispetto a chi resta.

fonte: indagine statistica CNR Irp (Istituto ricerche sulla popolazione) sulle Migrazioni interne in Italia anni 1955 / 1994 coordinata da Corrado Bonifazi.


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