Padre Damiano - I -

Radici & Civiltà

REPORTER REPORTER Pubblicato il 30/08/2006
<b>Padre Damiano</b>   - I -

Padre Damiano - I -

PADRE DAMIANO BARCELLONA



Recensioni al Suo ”Epistolario” e Meditazioni sulla Sua figura di padre spirituale, nell’incontro con la Comunità aliese, avvenuto il giorno 12 agosto 2006, sotto il coordinamento e la direzione del prof. Don Paolo IOVINO, curatore dell’Opera.



Introduzione di: SIRAGUSA dott. Vincenzo.


Relazioni di: GUCCIONE prof. Eugenio / DI NATALE dott. Paolo / CHIMENTO prof. Filippo.


Messaggio di: DISPENZA Mr.Vincent



Il seguente testo è del nostro concittadino Sindaco , dott. Vincenzo SIRAGUSA .




Un doveroso saluto a tutti i presenti, in particolare ad Ella Eccellenza che con la Sua presenza ha voluto onorare un proprio confratello, ma principalmente un figlio di questa terra.


Con piacere a quattro anni del Suo passaggio ad altra vita siamo qui riuniti per ricordare la figura di Monsignor Damiano Barcellona o di Padre Damiano Barcellona come Lui amava essere chiamato l’occasione ci viene data dalla pubblicazione del libro “Epistolario” pubblicato dalla casa editrice Il Pozzo di Giacobbe e curata da Padre Paolo Iovino che contiene delle lettere inviate a propri figli spirituali dal 1935 al 1987.


Un sincero ringraziamento e un elogio va a Padre Paolo Iovino per il meraviglioso lavoro fatto nel raccogliere le lettere ma anche per aver affrontato le spese economiche per la pubblicazione delle stesse. Sappiate che il ricavato della vendita del libro sarà donato per istituire una borsa di studio intestata a Padre Damiano in favore del Seminario Arcivescovile di Cefalù

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Io non mi dilungherò a tracciare la figura di Padre Damiano Barcellona, perché, sicuramente, meglio di me lo faranno gli oratori che interverranno, voglio evidenziare subito una caratteristica che ho avuto modo di acquisire ed apprezzare leggendo il libro, ma di cui ero a conoscenza avendo avuto la fortuna di conoscerlo anche se non approfonditamente.


Figlio di agricoltori, aveva una grandissima ed innata dose di umiltà che traspare proprio dai suoi scritti. Infatti, nel 1940 giovane Sacerdote, scrivendo al Vescovo pro-tempore della diocesi di Cefalù, affermava: ”qualora l’Ecc.za V. dovesse credere opportuno revocarmi qualcuno dei miei incarichi di maggiore responsabilità, resterei sempre ed ugualmente a completa disposizione, per lavorare umilmente e cordialmente , come gregario, in qualsiasi ramo di attività per la quale l’Ecc.za V. riconoscesse minimamente utile la mia opera”.


In una successiva missiva del 1946, rispondendo ad una lettera di una sua figlia spirituale scriveva “ compatisca la mia grande miseria: da tre mesi non sono stato capace di rispondere alla Sua graditissima lettera“.


Come risposta ad una comunicazione ricevuta dal nostro compaesano il Commendatore Fasolino, scriveva: ”se non è possibile tacere il mio nome, almeno omettere gli aggettivi “.
Oltre a quest’aspetto che ho ritenuto porre in evidenza, ho il piacere di ricordare l’uomo, il prete che tanto ha fatto per questa nostra Comunità. Si deve, infatti, al Suo impegno se in un momento di bisogno e necessità, assieme ad altri benefattori si è potuto costruire l’asilo “Madonna delle Grazie“ che ha forgiato ed ha aiutato a crescere intere generazioni d’Aliesi. Prima di terminare il mio intervento vi voglio raccontare un’esperienza personale, un ricordo di un momento vissuto grazie a Padre Damiano Barcellona.


Durante il periodo estivo, quando gli era possibile, veniva ad Alia ed abitando con la sorella nella casa paterna di Via Archimede, amava compiere ogni pomeriggio delle lunghe passeggiate, caratterizzate dall’incedere del Suo passo molto lento ma sicuro, dalle mani riposte rigorosamente dietro le spalle. Si spingeva fino a raggiungere il Villaggio Chianchitelli ed anche oltre. Un giorno, non ricordo bene se era il 1971 o 1972, passando per la Via Ten. Miceli e vedendomi seduto negli scalini della mia casa paterna, con fare garbato quasi a chiedere scusa per l’eventuale disturbo arrecato alla mia quiete, mi ha chiesto con voce dolce e mite, com’era suo costume, se fossi figlio di “Tano” essendo stato compagno di scuola di mio padre.
Avuta la mia conferma, si è soffermato, mi ha domandato che attività che svolgessi, io ho risposto che ero uno studente. A quel punto mi chiese se volessi fare due passi con Lui.


Durante la passeggiata, si è parlato d’argomenti vari, con particolare riferimento ai problemi giovanili scaturenti dal movimento del 1968 di cui erano ancora vivi gli echi, l’indomani, avendo preso degli impegni, non mi fecero trovare allo stesso posto, ma dal retro della finestra notai che Padre Damiano guardava con attenzione come per cercarmi.
Il giorno successivo al solito orario mi feci trovare di nuovo seduto sugli scalini, m’invitò, se ne avessi avuto voglia, a continuare il discorso interrotto, di buon grado accettai l’invito e abbiamo fatto la solita passeggiata dopo varie problematiche affrontate, ancora oggi mi ricordo una Sua frase che è stata ed è tuttora presente nella mia vita, ricordo che mi disse: “ quando uno si pone un problema e a quel problema non cerca di dare una soluzione, guarda che il problema potresti essere tu “.


Avrei voluto concludere questa giornata intitolando una strada di Alia a Padre Damiano, ma purtroppo le norme in materia, non essendo trascorsi cinque anni dalla sua morte, non consentono di attuare questo mio desiderio.
E’ nelle mie intenzioni e della Amministrazione Comunale adoperarsi affinché questo si possa realizzare in futuro, al momento, vogliamo raccogliere tutti gli interventi di questa giornata e pubblicarli in un opuscolo e dedicare una giornata al ricordo di Padre Damiano Barcellona. Grazie



Nella foto , il dott.Vincenzo Siragusa, Sindaco di Alia, durante il suo intervento.


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