Pietro Cerniglia: ristoratore e mecenate in germania

Radici & Civiltà

REPORTER REPORTER Pubblicato il 08/01/2007
<b>Pietro Cerniglia: ristoratore e mecenate in germania</b>

Pietro Cerniglia: ristoratore e mecenate in germania


Da piccolo, sognava di diventare sacrestano sulle orme di “lu zu Ninu” che ammirava moltissimo.
Ora, dopo 26 anni di esperienze di emigrazione, prima in Francia (Parigi) e poi in terra tedesca, si ritrova a fare il ristoratore, lavoro del tutto diverso dal primo nella forma e nella sostanza, ma simile ad esso nello spirito, stando alle sue dichiarazioni.” La porta è sempre aperta a tutti, come in chiesa”.( “ Die Tür ist, wie in der Kirche, fur jeden immer offen”)

La sua trattoria, che porta ancora il nome di Franco, da cui l’ha rilevata, si trova ad Amburgo, in località Eppendorf.
Sebbene si faccia fatica a scovarla, per la mancanza di insegne vistose, essa è ben conosciuta soprattutto dalla gente dello spettacolo e dell’arte e da tutti coloro che sono in cerca di un ambiente familiare dove possano parlare e confrontarsi serenamente tra una portata e l’altra di pasta-artigianale'>pasta e/o pesce, accompagnate da un bicchiere di buon vino rosso italiano.

La bontà e l’altruismo di Pietro si manifesta nel suo atteggiamento di accoglienza anche degli artisti che si affacciano alla ribalta dell’auspicato successo e vivono nel frattempo momenti di precarietà: per loro, infatti, c’è sempre un “boccone” disponibile o un credito da accordare.

Tutti gli artisti che si trovano a passare da lì, affermati o meno, ricambiano l’affabilità e la familiarità di Pietro lasciando traccia di sé o improvvisando delle performances di spettacolo o di attività pittorica, trasformando così il locale da trattoria ad atelier o palcoscenico. Mentre alle pareti fanno bella mostra di sé, quadri, schizzi e foto con dedica.

Pietro (48 anni), ormai ben integrato in suolo tedesco con moglie e figlia, è contento di questa sua attività e dei risultati conseguiti. Ma ha sempre nel cuore la sua terra natìa, dove ritorna puntualmente ogni anno, per ritrovare parenti ed amici.

Nell’intervista fattagli dalla giornalista tedesca Nataly Bombek alcuni anni orsono, faceva a se stesso l’ augurio di vivere cento anni e di vedere presto ad Amburgo il riconoscimento culturale del suo Ristorante ( “ Ich möchte hundert Jahre alt werden und wünsche mir dass mein Restaurant bald Kult in Hamburg ist” )



Nella foto, Pietro Cerniglia al bar del suo ristorante.


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