Gli Americani del Nord America -III°- - 23 SPUNTI DI ANALISI -

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- Chi sono gli Americani del Nord Amer">

Radici & Civiltà

MACALUSO MARIO MACALUSO MARIO Pubblicato il 05/12/2007
<b>Gli Americani del Nord America</b> -III°-

Gli Americani del Nord America -III°-

- 23 SPUNTI DI ANALISI -

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- Chi sono gli Americani del Nord America?
- L'Americano del Nord America è multi-etnico.
- La ricchezza e la varietà di questo paese sono incredibili.
- L'Americano del Nord America forma un solo popolo.
- L'Americano del Nord America sente e vive il dovere civico.
- Religiosità e patriottismo.
- L'Americano del Nord America è lavoratore.
- E' semplicione o intelligente?
- Come passa il tempo libero?
- Vita agiata?
- Gli studenti sono molto seri per quanto riguarda il loro futuro.
- Le piazze non esistono.
- I genitori dei Nordamericani non hanno abbastanza tempo.
- L'importanza della biblioteca è fondamentale.
- Non tutti gli Americani del Nord America sono ricchi.
- La famiglia americana è in crisi.
- Gli adulti e i giovani sono religiosi?
- Le possibilità di successo sono enormi.
- Noi Nordamericani…
- Amati e odiati
- Dove vivono 300 milioni di Nordamericani?
- L'accento e i dialetti sono vari.
- E gli Italoamericani?

(continuando l’analisi…)

Le possibilità di successo sono enormi.

Il cielo è la “meta” negli Stati Uniti. Questo è lo slogan che sentiamo spesso in giro.
Negli Stati Uniti tutti hanno la possibilità di diventare “qualcuno” e di fare quello che scelgono purchè osservino la legge e paghino le tasse. E’ l’American Dream che continua ad attrarre moltissimi alla sua ricerca. Il sogno americano è un sogno aperto e possibile a tutti. “The aim is to touch the sky.” (La meta è quella di toccare il cielo.) In questo senso, devo confessare che la mia vita, la mia carriera e tutto il mio successo sono calda testimonianza di questo American Dream d’immigrato.
Venuto in America all’età di 18 anni, ho appreso la lingua inglese, ho studiato sino all’età di 37 anni e sono riuscito ad ottenere quattro lauree, cosa inaudita per un figlio di contadini siciliani, la cui mamma aveva solamente pochi anni di scuola elementare e un papà che era analfabeta.
Tuttavia, noi Americani sappiamo benissimo che il successo e il denaro non crescono sui rami degli alberi o che le strade non sono lastricate d’oro e d’argento. Sì, e’ vero che le opportunità di toccare le stelle sono tantissime, ma chi vuole raggiungere l’American Dream deve sgobbare e sacrificarsi con grande disciplina, serietà e onestà, cosa che spesso dura tutta la vita.


Noi Nordamericani…

siamo il laboratorio di nuove idee ed esperimenti sociali, psicologici, filosofici, teologici e scientifici. Moltissimo di tutto quello che fa il giro del mondo spesso inizia e ha vita in questo grande continente. Questo si avvera proprio perchè siamo di etnie e di fedi diverse e anche perchè godiamo di somma libertà (per quanto ci permette la Costituzione) di esplorare territori proibiti dalla morale di questa o di quell’altra etica religiosa. La libertà di pensiero incoraggia la creatività della ricerca scientifica che si batte per alleviare la sofferenza della condizione umana nel mondo intero.


Amati e odiati

Grande potenza mondiale, tutto il mondo volge lo sguardo verso gli Stati Uniti che invia, ogni anno, milioni di dollari per aiutare tantissime nazioni vicine e lontane, dimenticando spesso i gravi bisogni dei suoi propri abitanti. Tutti aspettano aiuto, tutti chiedono il suo intervento militare e diplomatico, mentre nel frattempo odiano, chi di più e chi di meno, la sua esistenza e il suo credo politico americano mordendo la mano di chi la stende.
Forse la realtà agro-dolce di essere amato e odiato è il prezzo che gli Stati Uniti devono pagare per essere il Paese globale più forte.


Dove vivono 300 milioni di Nordamericani?

Vivono in cinquanta Stati indipendenti, ma federati che formano gli Stati Uniti d’America, la cui capitale è Washington. Alcuni Stati sono piuttosto piccoli, (quanto la Sicilia) ma molti sono vasti e incredibilmente favolosi, come il Texas che è grande quanto la Francia.
Ogni Stato si governa da sè, ma tutti insieme seguono i principi fondamentali della Costituzione Americana. Le grandi città come New York, Washington, e San Francisco sono popolatissime, mentre il vasto territorio continentale è piuttosto vuoto, ma pieno di foreste, fiumi, grandissimi laghi, catene montuose e deserti. Ogni Stato issa la sua bandiera, ma tutti gli Stati sventolano la bandiera americana che mostra sempre le sue stelle su un’asta più alta delle altre. La bandiera americana è il segno visibile dell’unità nazionale che trova la sua forza unitaria nella Costituzione. Quando si canta l’inno nazionale nessuno rimane mai seduto., anche se si è in uno stadio con migliaia e migliaia di persone.


L’accento e i dialetti sono vari.

I Nordamericani parlano Inglese. Naturalmente non l’Inglese di Londra, ma l’Inglese “americano” con i suoi dialetti, la sua intonazione e una pronunzia che varia da uno Stato all’altro. Tuttavia, sebbene il vocabolario sia leggermente diverso dall’Inglese britannico, la grammatica e la sintassi godono ancora di una fortissima similarità.
Adesso con l’influsso d’immigrati provenienti dal Sud America, lo Spagnolo dei vari paesi sudamericani si sta facendo strada come seconda lingua di questo Paese.


E gli Italoamericani?

Fanno parte di questo vastissimo Paese. E sono anche loro Nordamericani. Oggi rappresentano la terza etnia più numerosa degli Stati Uniti con quasi venti milioni di persone. Chiamo Italoamericani tutti coloro che hanno un’origine italiana, anche se sono di terza o quarta generazione americana. Gli Italoamericani sono progrediti moltissimo dal giorno in cui i loro nonni misero piede in questo paese. Oggi moltissimi occupano posti importanti nella politica, nel campo degli affari, nel mondo giuridico e nell’insegnamento.
Tanti cercano tuttora di conoscere meglio le loro radici italiane e intraprendono viaggi sentimentali per chiudere il cerchio aperto dai loro antenati, andando alla scoperta del paese di origine. La maggioranza degli Italoamericani, tuttavia, si considera americana ed ha poco contatto o sentimento affettivo verso l’Italia. Inoltre, desidero aggiungere che ce ne sono tanti che non conoscono nemmeno il nome del paese di quei loro nonni o bisnonni che alla fine del diciannovesimo e al principio del ventesimo secolo lasciarono l’Italia in cerca di fortuna.


Gli Italoamericani, per la maggior parte, sono differenti dagli Italiani residenti in patria. Infatti c’è troppa differenza tra di loro: è più ciò che li distingue che ciò che li unisce. Perchè? Perchè sono figli di un’altra cultura, di un’altra lingua e di altre tradizioni. Azzardo a dire lo stesso di moltissimi Italiani che non sentono nessun legame affettivo verso di noi “connazionali” Nordamericani che, sfortunatamente, quasi disconoscono.

Mario MACALUSO Ph.Dr.

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