</i>Lu Pallunaru</i>

Radici & Civiltà

CANNICI GIACOMO CANNICI GIACOMO Pubblicato il 26/01/2009
</i><b>Lu Pallunaru</b></i>
L’eventuale pubblicazione di parziali brani musicali allegati a testi scritti è fatta a titolo di Demo, essendo essa finalizzata a documentare la relativa ricerca della rubrica “Radici & civiltà” non avente scopo di lucro, ma, piuttosto, finalità di libera divulgazione culturale.

Lu Pallunaru













Le sere estive degli anni 70 rimarranno sempre nei miei ricordi, momenti vissuti insieme ad i miei amici con tanta spensieratezza e serenità.
In una calda sera d’Agosto, una decina d’amici, eravamo seduti sul marciapiede della “Società Grande” a raccontarci e sorridere.
Proprio quella sera mancava “Lu Pallunaru” (chiamato cosi perché raccontava tante di quelle balle che lui stesso non sapeva più quando raccontava la verità o meno).
Ad un tratto si intravedono le luci di una macchina che scendeva da via Garibaldi…ci abbagliano, l’auto senza fermarsi continua verso via Palermo.
Alfredo un po’ sorpreso esclama: “picciotti lu pallunaru passà e un si firmà”.
Alfredo rivolgendosi a Totò: “piglia lu muturi va e portalu ca!”
Nel frattempo che Totò era andato a raggiungere e portare fra di noi “Lu Pallunaru”, Alfredo organizzava il tutto dicendoci: Picciotti…”tema” della serata: la vincita a Montecarlo di “Lu Pallunaru.”
Passati pochi minuti…zittitivi… cà sunnu! C’è Totò cu “Lu Pallunaru”.
“Lu Pallunaru” s’avvicina...buona sera a tutti ed Alfredo guardandolo con rabbia inveisce contro di lui con gesti di…pù…pù…pù e poi ancora pù ! (E noi tutti seri)
Perciò…, sapiemu ca vincisti 100 miliuna a Montecarlo e ti tieni chiusu ? “Lu Pallunaru” per niente sorpreso come se la vincita fosse stata reale escalamava: “Mi… cuomu stati faciennu, datimi lu tiempu d’ arrisittarimi sulu arsira vinni di Montecarlo e chi vi pari ca sta notizia vi la tinia ammucciata?”
Pietro, intenditore del gioco del poker, riusciva a non sorridere ed esser serio…” dai cuntaci , dicci comu i? , è stato bello vinceri 100 miliuna?
Immediatamente “Lu Pallunaru”, affascinato dalle balle che doveva raccontare inizia:
“L’atra sira accussi pi casu, accompagnai un amicu mia al Casinò di Montecarlo e propria a mia un mi vulianu fari trasiri picchi nunn’avia lu vistitu.
Subitu appi a provvedere e trasivu cu lu smoking…ma no pi iucare, ma pi taliari.
Talè, mi dissi l’amicu mia, ioca tu a lu puostu mia, picchi pi mia un ne sirata.
Vi giuro che in quel tavolo di poker erano tutti professionisti ed io un piccolo sprovveduto.
Avevo capito subito che quella era la mia serata.
E’ subito tris e dopo coppia e dopo scala e dopo colore, vi giuro che i gettoni da centomilalire da 200,300 e 500 si posavano davanti a me come se niente fosse.
Cari picciotti arrivaiu a vincere 100 miliuna e sugnu ca e proprio dumani scinnu n’Palermu a fari lu depositu a la banca”.
Ora un va viti a siddiari, minni vaiu ca mi va curcu.!”

“Lu Pallunaru”, soddisfatto dalle balle che aveva raccontato salutandoci andava via.
Scoppiavamo dalle risate, complimentandoci con Alfredo per la bella serata che ci aveva fatto trascorrere.
E' una storia realmente accaduta ed ancora oggi sorrido a solo pensarla.
Colgo l’occasione per salutare i miei vecchi amici.
Con affetto, Giacomo.


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