Teresa Arrigo

Radici & Civiltà

REPORTER REPORTER Pubblicato il 16/03/2009
<b>Teresa Arrigo</b>

Teresa Arrigo

La signorina Teresa Arrigo, eccezionale maestra di vita.

Curava la formazione dei fanciulli non soltanto sotto l’aspetto religioso, ma anche preoccupandosi della loro educazione civica e della loro preparazione scolastica.


Non so quale titolo di studi avesse; so di certo che avendo una bella casa con giardino, la metteva a disposizione dei bambini della Parrocchia i quali vi si riunivano settimanalmente durante il periodo scolastico. Certamente questa Bella Persona possedeva una grande propensione alla maternità ed una notevole spinta al sociale. Fiamme Bianche, Fiamme Verdi, Fiamme Rosse ed Aspiranti, erano chiamati i gruppi di Azione Cattolica curati dalla signorina Teresa Arrigo (nella foto, tra i fiori del suo giardino), collaborata da tante assistenti. Con particolare affetto, ricordo, la signorina Anna Andollina, che, con il suo sorriso luminoso, regalava a noi bambini quella dolcezza carente spesso nelle famiglie, dove, le mamme erano troppo stanche per la numerosa prole da tirare su, per i lavori di casa e di campagna che non davano tregua. Quelli erano gli anni `40 - '50 quando Alia contava circa diecimila abitanti, e tanti erano i bambini.

La signorina Teresa curava la formazione dei maschietti dai cinque ai quattordici anni, non soltanto sotto l'aspetto religioso. Infatti, la sua casa, più volte la settimana, diventava una piccola accademia dove disegnare, colorare, mandare a memoria i quaderni del catechismo, leggere ed esporre brani biblici, cantare e recitare. Queste erano le attività principali. Vi si riunivano figli di contadini, artigiani, impiegati, braccianti, decorosamente poveri, quasi tutti allo stesso modo, cui veniva offerta una ricca opportunità educativa: essi si trasmettevano vicendevolmente esperienze di gioco, di vita scolastica e familiare. Le famiglie erano contente di vederci crescere insieme, di sentirci esprimere con un linguaggio più ricco e soprattutto di vederci sognare il nostro futuro con al centro la famiglia, il lavoro, l'impegno scolastico.

Così iniziava la storia di uomini e di donne, di famiglie, di lavoratori i quali, forti della formazione strutturatasi all'ombra di quella chiesa costruita sulla roccia, avrebbero espresso la propria personalità e creatività nei più svariati settori produttivi e professionali. E’ la storia di ciascuno di noi, vicini e lontani, che con la stessa fede dei nostri padri, costruttori del Tempio Sacro dedicato a Maria Santissima delle Grazie, ci sentiamo come loro eredi, orgogliosi custodi del Santuario. E’ soprattutto la storia di tante persone che, operando nel silenzio all’interno della nostra piccola comunità parrocchiale, proprio come Teresa Arrigo, donano agli altri senza chiedere nulla in cambio.


Filippo Chimento

articolo tratto dal nr. 2/2008 del periodico parrocchiale “La Voce” di Alia


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