INVITU, ONURI E...BOLLEVATA
… parlando di nozze vere e proprie !
Dopo aver percorso alcune tappe importanti, si arriva ai preparativi per il matrimonio. Ma per parlare di nozze vere e proprie, ci sono delle formalità da espletare. La più importante è quella di andare ad invitare amici e parenti. Allora, il fidanzato con un familiare della futura sposa, si recava a casa di parenti ed amici da invitare alla festa pronunciando la fatidica frase: "vinni ad invitarivi, ca iornu… mi maritu, si puozzu arricìviri l'onuri"…
- A questo punto scattava la fase del regalo agli sposi. Ogni persona che veniva invitata si sentiva in dovere di portare qualcosa in dono agli sposi. Vi ricordo che eravamo negli anni cinquanta o giù di li, pochi soldi, niente grilli per la testa, ognuno faceva quello che poteva. Uno dei regali al primo posto era un set composto da:"bagnera", "rinali" e "vacili". Seguivano: "pignate" di varie misure in alluminio, posate, piatti, "cuppina", "paletti di lignu", "paredda", "grattarola", "scolapasta-artigianale'>pasta", bottiglie di vetro di svariate forme, fruttiere, scope e secchi, soprammobili di vari tipi,"pila", "maidda","scanaturi", "sagnaturi" e tantissimi altri oggetti per mettere su casa.
- Vi ricordo che allora ci si teneva tanto che i regali fossero di marca e possibilmente firmati!!!. Non ci credete?
- Dimenticavo dirvi che ogni tanto arrivava qualche carta da mille lire o, dai parenti più stretti, qualche regalino in argento. Tutti questi regali venivano sistemati su dei tavoli e rimanevano in esposizione, per essere visti da coloro che si recavano a casa dei novelli sposi per porgere gli auguri.
- Allora, il regalo, normalmente, veniva portato dopo il matrimonio. Da qui il nome di "bollevata", ossia "bona levata" per gli sposi, allietati dai doni.
Finto il periodo di "bagnera", "rinali"e"vacili", arrivarono gli elettrodomestici, i regali di cristallo, dell'argento si faceva largo uso, servizi di piatti di svariati milioni.
- Oggi siamo passati alla lista nozze, tanto più fine ma anche tanto costosa, cosa che ognuno di noi ha avuto e avrà modo di sperimentare.
- …"Tiempu vinni merci"..
- di Rino C0NCIALDI
- pubblicato in " La VOCE della Mamma " di Alia, nr.4/98, pag.6.
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