"ABORTO OBBLIGATORIO SE IL FIGLIO È DISABILE", LA PROPOSTA CHOC DALLA REPUBBLICA CECA 27/06/2014
AliaPost di MARIA CRISTINA RIFUGIATO
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siamo alle solite, la storia si ripete, cambiando scenario, ma non l`aberrazione della difesa della razza. Bisogna stroncare sul nascere questa questa proposta, fin`anche minacciare la repubblica Ceca di espulsione dalla Comunita` Europea. Certa gente non si accorge che il vero handicap e` nel proprio cervello e non nelle persone handicappate, che il piu` delle volte hanno un cervello super sviluppato proprio per sopperire la propria condizione di menomato.
Concordo con quello che dici Lucio tranne che con il termine menomato,ora non so l`esatto significato che da il vocabolario ma da sentire è un pò bruttino. Cmq ieri ho letto un altro articolo su questa cosa,ma se è vera è allucinante!!
Che non è fisicamente o psichicamente integro. Definizione e significato del termine menomato. persona con menomazione o fisica o piscologica
Proposta sicuramente singolare e ritengo macabra, ma sicuramente non del tutto, non condivisibile. Probabilmente migliorabile e sicuramente estensibile all`arco della vita terrena di ogni singola persona e non soltanto del futuro nascituro. Non si dimentichi che Mitlohner ha perorato il suo concetto partendo dal principio (cito testualmente) "tenendo conto delle priorità della società che favorisce una popolazione sana". Capisco che è aberrante, ma estremamente reale e attuale. E siccome è stato richiesto un pensiero e vedo che se ne comincia a parlare, quanto scritto sopra "a malincuore" è il mio.
Attuale,appunto la società attuale infatti sta messa molto male a valori,nn capisco perchè mai la società debba essere per forza fatta da soggetti "sani".C`è gente a cui non è stata diagnosticata alcuna patologia neonatale e che è fisicamente sana che è molto più pericolosa e ingombrante per la società.Non vedo,ad esempio, nel caso in cui venga diagnosticata una patologia fisica ad un feto,perchè questo,nn abbia il diritto di nascere al solo scopo di salvaguardare una società considerata "sana".Troppo scomodo per la società?L`ambiente esterno non può adeguarsi al fine di garantire una vita più agevole per tutti?In italia,questo diritto per fortuna è sancito da una legge(almeno sulla carta). Mi scusi Signor.Drago ma proprio non capisco l`utilità e il senso della cosa,egoismo?Razzismo? Stiamo parlando della società,non tanto dell`aborto data la prospettiva di vita,vista mettendosi nei panni dell`eventuale nascituro.Quasi come se questo no fosse degno di essere al mondo,un peso?Forse mi sto perdendo un pò,aspettando una sua risposta la saluto.
e quando parlo di vita più agevole per tutti intendo dire che facendo delle cose per aiutare ad esempio le persone disabili si può agevolare la vita xnche al resto della comunità(es: degli scivoli al posto delle scale permettono il transito alle persone su sedia a rotelle ma anche ai passegini dei bimbi o alle persone anziane...) Con una fava si possono prendere tanti piccioni.
"egoismo" "razzismo"? io la chiamerei distrazione. Lo furono gli Spartani quando abbandonavano i disabili sul monte Taigeto, lo erano i Romani quando facendo rotolare i diversi dalla rupe Tarpea alzavano barricate e creavano emarginati. Lo fu Adolf nel suo folle progetto di creare una razza perfetta. Continuiamo ad esserlo noi, folli, sordi, ciechi e.......ancora piu distratti. Come vedi Maria Cristina non è la società attuale ad essere messa molto male, ma l`umanità anche attraverso il corso del tempo che tanto insegna e poco o nulla viene recepito, pertanto la rende statica, inerte e ciclica. Dici bene quando fai l`esempio di una madre col passeggino, in quanto lei in quell`istante è persona handicappata, l`esempio si può allargare all`anziano (anche lui è un diverso) e senza andare lontano, al comune, sano, aitante cittadino che si trova ad attraversare uno dei tanti piccoli problemi che assillano la vita. Sai perchè sono d`accordo con la tesi di Mitlohner? perchè ritengo che sono le cose concrete e scioccanti quelle che contano non le indignazioni sopratutto quelle predicate e non seguite da fatti concreti, anzi snobbati. Vorrei dirti altro, ma mi fermo.............ma una domanda me la sono posta, e cioè "se sia stato un caso ho volontà, l`aver pubblicato questo articolo il 27 Giugno"? Ciao.
Cos`altro desidera aggiungere?mi dica pure,non ci sono problemi,sono qui per leggerla e capire non abbia alcun timore.Comunque devo darle ragione,ogni epoca ha presentato da sempre problematiche nei confronti di persone con handicap,il mondo è distratto ed egoista,cieco nei confronti di chi si trova in difficoltà.Quindi lei sostiene che per arginare il problema, questo si debba risolvere eliminando chi sta in difficoltà e non adeguando il mondo in modo tale da accogliere tutti rendendo agevole sia la loro vita e che quella dell`intera comunità?Aspettando un suo chiarimento la saluto cordialmente.Comunque è stato un caso che io abbia pubblicato l`articolo proprio quel giorno,perchè se lo chiede??
Calogero, non scrivo nulla a tal proposito, perché concordo appieno il pensiero di Maria Cristina, e attendo di capire quale soluzione, secondo te, sia auspicabile tra: lottare per cambiare il pensiero di una "umanità" che vorrebbe un mondo di tutti perfetti; oppure eliminare tutti gli imperfetti per accontentare e fomentare la disumanità di un mondo egoista e razzista? Il fatto che la storia ci disegni disumani non significa che non possiamo cambiarla, la storia. Ti posso assicurare che c`è tanta umanità perfetta fisicamente che forse sarebbe stato un bene eliminare prima di nascere, per l`orrore e il dolore che sparge nel mondo. Stante così le cose però avrebbe diritto ad esistere, soltanto perché fisicamente perfetta. Grazie tanto ma trovo aberrante soltanto il pensiero dell`eliminazione scientifica della razza imperfetta, a favore di quella pseudo perfetta. Chiedo scusa dei troppi giri di parole; ma francamente me ne infischio, dato l`argomento preferisco ripetermi piuttosto che non essere compresa. Però attendo un tuo chiarimento perché, in questo caso, il dire e non dire ammantati di elucubrazioni filosofiche contano poco. Dire se si è d`accordo sull`eliminazione obbligatoria, nel grembo materno, oppure no, rende bene l`idea. Scusami Calogero ma l`argomento mi è molto caro, e comprendo Cristina. Ma anche non lo fosse non avrei dubbi nello scegliere; io per esempio, se fossi il Papa, non permetterei l`ingresso in chiesa a chiunque possa solo farsi sfiorare da un pensiero simile; ma sono certa che la tua sia soltanto una provocazione; che tu non pensa assolutamente a questa soluzione come risoluzione e conservazione della razza " perfetta".
In effetti ho avuto difficoltà a comprendere i messaggi del Signor Drago e pensavo fosse un problema mio ma vedo che non sono la sola,anche Francesca con il suo spessore culturale sta avendo qualche dubbio,allora per piacere le chiedo di essere più chiara.Anche perchè lei, Signor Drago, ha scritto che eliminare tutti i "non sani" dalla società sarebbe utile però nn la mette,come dicevo,dal punto di vista del nascituro ma di quello della società poichè questa è distratta.però poi dice che non è una questione di egoismo.Mmmm qualcosa non mi torna,non è nemmeno razzismo perciò io non capisco proprio.Ad ogni modo ognuno di noi è un fastidio per qualcuno,allora possiamo eliminarci a vicenda a questo punto??La mia è una provocazione ovviamente ma allargando allargando...si può arrivare dovunque
E` proprio questo il punto " utile per la società" sono d`accordo con tutto quello che dici, che sicuramente è profondo, di spessore e utile alla società. Forse non potrai farti una corsa, ma sicuramente puoi far volare la mente ed è ciò che più conta!
il diritto di ogni essere umano a nascere, mi sembra che si la soluzione al problema. Una volta concepito il feto deve essere considerato gia` un essere umano e quindi ogni aborto provocato per qualsiasi motivo e non avvenuto naturalmente deve considerarsi un omicidio. Chi siamo noi per decidere le sorti di un nascituro? Vi sono centinaia di modi per non procreare, ma al momento che lo si e` fatto, quell`essere ha tutto il diritto di nascere, e la propria famiglia in caso di handicap deve amare ancora di piu` quel bambino, anch`esso figlio di Dio e non figlio di un Dio minore. Noi non siamo ne` Spartani ne` Romani, siamo esseri che in quest`ultimo cinquantennio hanno sviluppato il proprio cervello piu` di quanto l`umanita` ha fatto in duemila anni, e qualsiasi difetto fisico , puo` essere non curabile adesso, ma curabile fra un anno, ed allora perche` non dare a tutti una possibilita`? Se siamo cattolici, questa e` la nostra fede, se non lo siamo allora tutto diventa relativo.
Cristina, che sia un tuo piccolo problema a non capire, ci può stare, (data la giovane età) , che lo sia per la signora Franca la cosa potrebbe essere preoccupante in quanto denoterebbe "perdita di colpi" (e così non mi pare, in quanto è messa "appostata" come un cacciatore "alla passa") allora andiamo per ordine. Di per se, la notizia da te riportata, anche se non trattasi di una bufala, credo che tratti un contesto di aborto che rasenta gravità e menomazioni al di fuori dell`umano intervento. ( e vero che Lucio parla dei passi in avanti che potrebbe fare la medicina, ma non dobbiamo dimenticare quelli che ha fatto e fà in campo preventivo) Quali siano i margini di tolleranza, non e dato saperlo. Però e bene che se ne parli, anche perchè sarebbe male il non farlo, prova ne è che in tutti quei paesi in cui tale problema viene sollevato anche con proposte cosi dette scioccanti, è provato che il tenore di vita e le strutture atte ad agevolare un soggetto con handicap, esistono, funzionano, anzi sono in fase di miglioramento. Detto ciò. Qualcuno mi spieghi perchè si dovrebbe condannare chi dice di fare solo è soltanto ciò che i più praticano e non solo su futuri nascituri, ma senza vergogna ne ritegno anche su PERSONE in età di ragione e oltre. (poi carissima Franca, si vanno a comunicare tutte le domeniche, se non ogni giorno. Altro che divieto di entrata in chiesa) E visto che ho detto "i più" a questi ci aggiungiamo i "chi sanno e tacciono". A volte le sofferenze di chi è portatore di un handicap permanente rasentano l`inverosimile, spesso per ignoranza, tante volte per mera convenienza (paradossalmente: di quella famiglia che ha la "fortuna" di possederne uno) (ricordo con sgomento e infinita tenerezza, la forza e non sò quanta "cristiana rabbia" di quelle suore che sono riuscite a sottrarre alla nonna materna quel bambino in tenera età destinato a restare storpio solo e soltanto per diventare fonte di reddito permanente.) Franca: noi che abbiamo "l`età" (non sò ora) ti ricordi quando eravamo "picciriddi", ogni tanto in paese (magari vicino casa nostra) spuntava un qualche morto e ci chiedevamo chi era, in quanto non l`avevamo mai visto, poi captavi i commenti dei grandi, e capivi quanta sofferenza e quanto "sottoscala". Detto quest`altro aggiungo: Si vuole fare una legge di aborto preventivo " per agevolare la popolazione sana?" allora in concomitanza, chi di dovere, (anzicchè indignarsi, che non serve a nulla) chieda di farne una per la soppressione di quelle persone che nell`arco della vita hanno contratto un handicap permanente. A questo punto, forse un pazzo a tirar fuori una tale proposta lo troveremmo, però vorrei vedere quanti imbecilli l`approverebbero sapendo che potrebbero rientrare tra i soppressi. Mi espongo: io toglierei tante di quelle pensioni di invalidità contratta e non, e li trasformerei in strutture e servizi. Solo così tutti, dico tutti diventeremmo "PERSONE" con pari dignità, pari diritti, pari doveri. A questi ci aggiungo i futuri nascituri a cui e stata diagnosticato una eventuale malformazione. (ognuno deve essere padrone del suo destino, peccato che chi è arrivato per primo continua a non assumersi il compito di permettere che sia così. "allora caro Lucio, siamo Spartani, siamo Romani e ancor peggio, con tendenze hitleriane". Non si scappa "ciclici").
Carissimo Calogero, io sicuramente perdo colpi e comunque ,credimi, non sto appostata, altrimenti sarei sempre a rispondere, rispondo solo quando ritengo necessario farlo; come vedi ultimamente, molto raramente. Mi pare però di averti fatto delle domande, proprio perché volevo capire se improvvisamente tu perdessi colpi, conoscendo la tua umanità. Convieni però con me che quelle poche righe di risposta a Cristina inducevano ad equivoco; ora hai argomentato molto bene e tutto è chiaro, così come è chiaro che ognuno è libero di decidere se tenero o no un feto se lo fa senza ipocrisia o falsa morale, e qui non voglio assolutamente immettermi in discussioni di tipo religiosi sulla vita, ho le mie idee e me le tengo. Mi toccava solo l`idea che si potesse pensare all`eliminazione imposta di tutti i nascituri che risultassero invalidi già nel grembo.Diciamo che se tu avessi argomentato così bene fin dall`inizio, né Cristina, né io ci saremmo allarmati. Chiarito ciò, aggiungo che non condanno neppure chi sceglie di non sacrificare e immolare la propria vita nell`accettare una realtà che so molto bene essere dura. La cosa che mi fa rabbrividire è l`imposizione fatta solo a fine di " non danneggiare la società". Calogero era tanto che non ci confrontavamo e lo abbiamo fatto, sono contenta di aver chiarito il dubbio; spero che ti abbia fatto piacere confrontarti. Questo per Cristina e per me è un nervo scoperto e quindi ci perdonerai, a lei di aver postato la notizia, a me di essere stata appostata. Decidi tu ora se perdo colpi. Con affetto.
Francesca, dalle mie parti e molto in uso una frase emblematica, te la cito " ca ti pari ca vegnu di metiri?" per significare "colui che non è per nulla sprovveduto" ed io proprio del tutto non lo sono, pertanto tranquilla. Nel nostro confrontarci semmai ne avremo altre di occasioni se realmente qualcuno di noi due dovrebbe perdere colpi, mi raccomando "senza scrupoli" perchè io da parte mia garantisco "pane al pane vino al vino" poi, che nei discorsi ci sia la battuta per smorzare ci può, anzi ci deve stare, altrimenti tutto diventa maledettamente "serioso" e ancora non dimenticare che nonostante le origini montanare io mi sono riciclato uomo di mare, e "vuoi che non sappia buttare un amo". Peccato che spesso ad abboccare sono solo i pesci pregiati, mai, dico quasi mai che abbocchi uno "scorfano". E proprio vero, sono piccoli, brutti e pieni di spine. Eppure lo sò vanno a "spizzuliari". Sai, ci tenevo ad intromettermi in questo discorso, non per perorare i bisogni di qualcuno in particolare ma di chi si trova non "minorato" ma in "minoranza": Ti racconto ciò che ho visto qualche giorno addietro: Gianni, un ragazzo estremamente disabile, (Immagina che può guidare il suo carrozzino solo con il mento) era andato a trovare la sua amica proprietaria di un negozio del centro. Non potendosi avvicinare alla porta perche ostruita da un Suv, le faceva capire che la salutava per ritornare a casa. Era mezza mattina con una temperatura ideale, una giornata perfetta per potenziali clienti. Eppure lei, si affaccia e grida "aspetta, "chiudo e ti vengo a fare compagnia". Io c`ero, quella mattina ero a due passi ad assistere ad una delle piu belle lezioni che la vita ti può regalare. Non replico piu. Grazie Cristina per aver postato la notizia (un caro abbraccio a papà) Grazie Franca del tuo appostamento. Grazie Lucio di esserci. e che quel 27 anche se è una pura coincidenza, possa essere un grosso punto di riflessione . Che Maria SS delle grazie ci illumini.
ho incontrato ieri Maria Cristina, era con la sua mamma, Lei e` una ragazza molto speciale, lo e` sempre stata, ha voglia di vivere la propria vita sempre e in qualunque modo , ha una parola di conforto per quelli che incontra, induce tutti a una certa tenerezza. E` una persona speciale. Grazie di esserci. Fra poco festeggeremo Padre Pio o meglio San Pio ad Alia, il quale a proposito di una domanda postagli " Padre come fate voi a soffrire tanto ed avere il volto sempre sereno e gioioso " cosi` Padre PIo rispondeva " Figlio mio. comincia ad accogliere con dolce rassegnazione le contrarieta` e le afflizioni e il Signore non manchera` di metterti nel cuore la serenita`, la pace, la gioia, e quindi la beatitudine nel patire. Cosi` ho fatto io cos`i` fa` anche tu." ed aggiungeva " tutti vengono da me per farsi togliere la Croce, nessuno per imparare a portarla" Un bacio. Lucio
Calogero guarda che io amo quanto te, quella leggerezza Calviniana, che non è superficialità, e di te apprezzo proprio l`ironia, e credimi io ho capito l`ironia delle tue parole e grazie sempre, se uno di noi due però in futuro perderà qualche colpo, ci avviseremo a vicenda, per il confronto da vicino, come ci eravamo promessi, sempre disponibili. Ciao e già che ci siamo, auguri per la tua bellissima figliola appena sposa, ti abbraccio e saluto Lucio e, con grande affetto, Cristina.
SENZA TITOLO 27/09/2012
AliaPost di MARIA CRISTINA RIFUGIATO
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SENZA TITOLO 15/02/2012
AliaPost di MARIA CRISTINA RIFUGIATO
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SENZA TITOLO 14/02/2012
AliaPost di MARIA CRISTINA RIFUGIATO
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SALVE,ho appena pubblicato un`artcolo sull`aschoa. Si tratta di un incontro svolto nei locali dell`I.T.C. a cui hanno partecipato anche i ragazzi della prima classe del nuovo indirizzo alberghiero insiediatosi in un`aula dell`istituto.Mi scuso con voi per il ritardo ma vale comunque la pena di ricordare.Mi piacerebbe mettere l`articolo in evidenza,ma non per esibizionismo personale o per fare a gara con chi ha trattato l`argomento ma semplicemente perchè esso in sè merita alta considerazione.per far ciò chiedo aiuto alla redazione dato che io frequento questo sito da poco tempo e non so ancora bene come funziona.Un saluto.Cristina
Grazie Cristina, sei molto sensibile.Hai fatto la fotografia di quella giornata dando anima alle piccole cose fatte. Piccole perchè difronte alle atrocità di cui abbiamo preso visione il nostro impegno appare davvero piccolo. Hai rilevato ogni aspetto dalla atrocità, all`indifferenza, all`impegno di uomini di buona volontà,alla possibilità di nuovi focalai di olocausti con molto senso critico e costruttivo, senza troppi orpelli,in modo diretto che colpisce.Ti ringrazio per aver ricordato la storia di mio padre ma, voglio che si sappia che uomini così, ad Alia, ve ne sono stati tanti e spero di potere raccogliere tutte le loro storie in un unico libro, proprio per non dimenticare. A loro tutti va il mio ricordo. Infine proprio perchè comprendo bene il tema della disabilità, voglio dirti che ciò che occorre nella vita non sono gambe buone, ma cervello e cuore, e di questo tu sei fornita. Per quando mi riguarda il nostro faro che ci guida in famiglia è proprio chi non ha gambe ma vola alto ed è forza. Concludo con un abbraccio forte e con l`augurio che il prossimo anno possiate essere voi ragazzi gli organizzatori e i protagonisti. Ringrazio Armando che è stato emozionante e ringrazio Voi ragazzi per il vostro rispetto nell`ascolto e l`interesse mostrato. Il silenzio con il quale avete ascoltato ha fatto, per me ed Armando, molto rumore.Grazie al vostro professore Dario Albano, a Rosa Puglisi e tutti i docenti. Grazie per il tuo articolo. Brava Cristina. Francesca.
Grazie,mi fa molto piacere quello che hai appena scritto,sono contenta che tu abbia detto di me che sono una persona sensibile,è,secondo me,uno dei più bei complimenti che una persona possa ricevere.Spero inoltre che l`articolo i sia veramente piaciuto,l`altro pomeriggio quando ci siamo parlate ho avuto la sensazione che non era molto entusiasta e la cosa mi aveva mandata in crisi perchè tengo molto alla tua opinione.Per quanto riguarda la questione della disabilità io lo dico sempre che non sono due gambe funzionanti a fare la felicità.il problema è che sono un`ostacolo nei rapporti in generale visto e considerato il mondo in cui viviamo,ma se si riesce, nonostante tutto, a stabilire rapporti di un certo spessore l`ostacolo viene abbattuto pur rimanendo fisicamente presente.La questione è che nella vita ci vuole fortuna nell`incontrare le persone giuste da ogni punto di vista e bisogna saper farci e a me non riesce nessuna delle due.Sai?ti confesso una cosa io penso spesso al tuo faro e penso che nella"sfortuna" è comunque molto più fortunata di me.Spero tu non prenda la cosa come un`offesa xchè non è mia intenzioni sminuire il carico di dolore che l`aggravarsi delle sue condizioni avrà molto probabilmente portato con sè,ma dico questo per altri motivi,di cui non è il caso di parlare in questo contesto.Ti dico solo che anche io sono stata in sedia h12 per alcuni mesi per via di un`intervento,ma stavo meglio prima.Certe cose erano diverse.Comunque adesso il tema è l`aschoà,quella fatta dai tedeschi e se non ho capito male ho sentito dire che non è stato concesso il risarcimento per le vittime in vita.Potrai illuminarmi meglio tu.un saluto.Cristina
Non sarebbe male se quanto successo in quegli anni venisse ricordato più spesso, visto che anche noi siamo stati artefici di quelle atrocità consentendo ai tedeschi di deportare centinai di migliaia di italiani di religione ebraica. Questa semplice poesia di Primo Levi dal libro " se questo è un uomo " riesce a centrare tutta l`atrocità di quel periodo storico. Mi fà piacere che ci siano ancora giovani sensibili a tale argomento. Primo Levi L`approdo Se questo è un uomo Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che tovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d`inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetelele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi.
Cristina cara,il tuo pezzo mi era già piaciuto moltissimo, mi sono solo permessa di darti qualche consiglio di ordine tecnico. Non mi permetterei mai di arginare il contenuto che c`è in te, del resto sai benissimo come incanalarlo. Brava e sensibile, lo ripeto. E ancora una volta, ma avremo modo di parlarne da vicino, voglio dirti che non è stato facie neppure per noi,quello che ci ha salvati e aiutati è stata l`ironia e l`unione, ma soprattutto il considerarci tutti normali e quindi comportarci come tali.Nella normalità spesso sta l`eroismo, sta la forza.Quando ti ho vista la prima volta avevi pochi mesi e due occhi grandi spalancati sul mondo, scrutatori e vigili. Ecco scruta il mondo con quegli occhi Cristina e corri, sarai invincibile. A presto, un bacio e grazie ancora. Francesca.
Lucio, spero che il prossimo anno si possa coinvolgere anche tutta la gente, magari i genitori dei ragazzi e le varie associazioni, perchè la memoria sia inamovibile. Perchè se questo è un uomo non debba più a ripetersi. Francesca
ciao francesca,non intendevo dire che quello che è successo sia stato semplice,infatti ho esordito dicendo che nn era intenzione mia sminuire il dolore della situazione,dico solo che bisogna guardare la situazione nel suo complesso e andare bene a vedere dove si nasconde la vera fortuna.e tu questo o sai meglio di me.certo che ci vuole ironia e io sono la prima in certi casi ad usarla,già bisognerebbe guardare il mondo con gli occhi di un bambino,ma di un bambino molto pioccolo,dovremmo farlo tutti e tutto c apparirebbe subito molto più entusiasmante e bello.se vorrai comunque avremo modo d parlarne in privato così capirai.Avevo avuto l`impressione che l`articolo non t era piaciuto dal tono ma avrò inteso male io.Parlando dedll`articolo,che è il contesto in questione,dicevo che ricordavo di una notizia del tg del mese scorso che parlava di probl d risarcimento.tu ne sai niente?vedrò d cercarla su internet e in caso la pubblico.un bacio. p.s ieri il num fisso che t ha kiamata intorno alle 18:00 era il mio. t auguro una buona giornata!
Cara Cristina, grazie per aver voluto condividere con noi l`emozione che hai provato durante la conferenza, la tua descrizione è dettagliata ed esprime pienamente il tuo stato d`animo. Il Giorno della Memoria coinvolgendo il mondo della scuola ha contribuito a generare in tanti giovani sensibili come te gli anticorpi contro il pregiudizio, mirando a diffondere una cultura del rispetto delle diversità. Abbiamo paura di quello che è diverso da noi, socialmente culturalmente e purtroppo anche fisicamente. La diversità che spesso è vista come minaccia, è invece risorsa, valore, scambio, è possibilità di crescita. L’Europa e il mondo hanno assistito a una immane catastrofe, è una parte della nostra storia collettiva che deve scuotere le coscienze, chiedendoci come possa essere potuto accadere. Occorre, senza allarmismi e con fermezza, tenere d’occhio razzisti e xenofobi, che i momenti di difficoltà possono far emergere. Se capire è impossibile conoscere quel che è stato quindi è necessario perché non dobbiamo permettere che accada di nuovo. Spero che tu scriva ancora su Assarca condividendo con noi le tue estperienze,per dare a noi, lontani o distratti, la possibilità di ricordare e riflettere.
Cristina cara, io non ho notizie certe a proposito di eventuali risarcimenti,ma credo che quasi tutti siano stati risarciti con medaglie, croci al merito e diplomi di " Volontari della libertà". Ti prometto però che farò una ricerca presso l`A.N.I.( Associazione nazionale Partigiani). Ma già noi parlandone e tenendo viva la memoria li stiamo, in qualche modo, risarcendo. Perciò questo tuo articolo è stato importante e utile allo scopo.Così come è importante parlare di tutto ciò che è il nostro vissuto, serve alla comprensione, serve a farci sentire parte integrante. Tu sai che non sempre è facile trovare le parole per trattare certi argomenti senza rischiare di ferire, ma dobbiamo comunque provarci.Spero di potertene parlare a lungo, magari da vicino. Qui purtroppo si possono solo dire delle cose che possono apparire banalità, ma in realtà non lo sono. Io ho rispetto per questo mezzo e mi avvicino ad esso con attenzione, lo considero uno straordinario mezzo di informazione, ma penso anche che possa, a volte, svilire il senso delle parole che per me sono come pietre e vanno trattate con cautela.Da vicino invece c`è quel filo impercettibile dell`emozione che chiarisce tutto. Tu però parla di tutto ciò che vuoi,sarò felice di risponderti nonostante i miei limiti. E` bello parlarti,non metterlo mai in dubbio. Ciao Francesca.
hai ragione,parlare qui è limitante perchè non c`è una chat privata,proprio per questo non riesco a farmi capire.Se avremo modo di èparlare privatamente forse giudicarai ciò che dico sciocco o ugualmente banale ma ogniuno ha i propri punti di vista in base anche al proprio vissuto.Per quanto riguarda la notizia sui prigionieri,forse era,vedrò d cercare qualcosa e lo pubblico in caso.Potrei ricordare male io ma voglio accettarmi.t saluto
francesca hai ragione!questo strumento è da usare con cautela,proprio per questo sono stata volutamente evasiva,perchè non c`è una chat privata e quello che ho detto sarà parso banale o addirittura sciocco,stupido.Se c sarà modo d parlare in privato forse capirai e condividrai o forse no,ogniuno alla fine ha i propri punti di vista anche in base al proprio vissuto.Per quanto riguarda la notizia,che forse si riferiva ai prigionieri farò una ricerca e in caso la pubblico.Potrei ricordare male ma verificherò.
Ne sciocco ne banale, ne tanto meno incomprensibile. Parlane qui secondo me, non è limitante, ma straordinariamente coinvolgente. Probabilmente pochi o nessuno aggiungerà qualcosa, ma forse tanti si fermeranno a riflettere. Vi prego, non limitatevi a sussurravi qualcosa all`orecchio, ma urlatelo. Urlatelo qui tra queste pagine, sicuramente con garbo e cautela ma senza sottointesi. Niente niente riuscirete a fare uscire qualcuno dei tanti da questo squallido torpore. Con stima Calogero Drago
L`anima del poeta è sempre vigile e attenta, arriva là dov`è la linea sottile che divide in due il sussurro e l`urlo e carpisce il non detto.Grazie anche a nome di Cristina, perchè se c`è tanta sensibilità in piccolo cuore c`è ben da sperare.Benvenuto. Francesca
Ciao Francesca,grazie del tuo contributo come sempre di grande impatto emotivo.Bellissima, nel senso profondo della storia e degli eventi. come sempre sai fare. A presto. Francesca
LO BUE FRANCESCA un contributo alla lodevole iniziativa con una mia poesia letta da me presso il Centro Ebraico Pitigliani di Roma nella Giornata della memoria a cui hanno partecipato molti poeti e chi in prima persona ha vissuto quei momenti così tragici. I Nomi SUSANA, ANA MARIA, Gloria....... La lunga spina di uno strale trasparente, che non vuole disfarsi, come colline che dondolano blande nella ingenuità cieca dell’ aria vorace. Destino di vittime, nel fango turbolento, denti bianchi che domandano al mistero. * T’aspettavano. Aspettava la storia la tua innocenza …fiore dolce di aria di stelle! E pagasti con l’innocenza offesa! Fugacità candida che cammina instancabile, la nostra storia di montagne e canali rumorosi! Il tuo dolore immenso ha il gemito del mistero! T’aspettava la Storia per il suo progetto strano, fra i pioppi millenari, là, nel nostro tempo di vittime e umiliati perchè gli altri fossero e brillassero, e noi gli esclusi, gli smarriti. Ma sei, sei sempre un segno azzurro, col tuo gesto e il tuo nome, col tuo viso disegnato nel pensiero che vibra, nel pensiero come brezze di colline addormentate I Nomi A SUSANA, Ana Maria, Gloria,............. ANA MARÌA MORAL La espina di una rayo transparente, que no quiere deshacerse, colinas suaves que se columpian, en la ingenuidad ciega del aire voraz. Destino de vìctimas, lirios en el lodo turbulento. Dientes blancos que horadan la tierra, que preguntan al misterio. Te aguardaban… Aguardaba la historia tu inocencia, ¡Flor dulce de luz de estrellas! Y pagaste...con la inocencia ofendida -fugacidad candorosa que recorre incansable nuestra historia de montañas y acequias rumorosas... ¡Tu dolor inmenso que tiene aliento de misterio! Te esperaba la historia para su proyecto extraño entre los alamos milenarios, allà en nuestro tiempo de vìctimas y rechazados, para que otros fuesen y brillasen y nosotros los extraviados y excluìdos. Pero eres, eres siempre, una señal y un signo azul con tu gesto y tu nombre, con tu rostro diseñado en el pensamiento que vibra en el pe Francesca Lo Bue. 17/02/2012
LO BUE FRANCESCA un contributo alla lodevole iniziativa con una mia poesia letta da me presso il Centro Ebraico Pitigliani di Roma nella Giornata della memoria a cui hanno partecipato molti poeti e chi in prima persona ha vissuto quei momenti così tragici. I Nomi SUSANA, ANA MARIA, Gloria....... La lunga spina di uno strale trasparente, che non vuole disfarsi, come colline che dondolano blande nella ingenuità cieca dell’ aria vorace. Destino di vittime, nel fango turbolento, denti bianchi che domandano al mistero. * T’aspettavano. Aspettava la storia la tua innocenza …fiore dolce di aria di stelle! E pagasti con l’innocenza offesa! Fugacità candida che cammina instancabile, la nostra storia di montagne e canali rumorosi! Il tuo dolore immenso ha il gemito del mistero! T’aspettava la Storia per il suo progetto strano, fra i pioppi millenari, là, nel nostro tempo di vittime e umiliati perchè gli altri fossero e brillassero, e noi gli esclusi, gli smarriti. Ma sei, sei sempre un segno azzurro, col tuo gesto e il tuo nome, col tuo viso disegnato nel pensiero che vibra, nel pensiero come brezze di colline addormentate I Nomi A SUSANA, Ana Maria, Gloria,............. ANA MARÌA MORAL La espina di una rayo transparente, que no quiere deshacerse, colinas suaves que se columpian, en la ingenuidad ciega del aire voraz. Destino de vìctimas, lirios en el lodo turbulento. Dientes blancos que horadan la tierra, que preguntan al misterio. Te aguardaban… Aguardaba la historia tu inocencia, ¡Flor dulce de luz de estrellas! Y pagaste...con la inocencia ofendida -fugacidad candorosa que recorre incansable nuestra historia de montañas y acequias rumorosas... ¡Tu dolor inmenso que tiene aliento de misterio! Te esperaba la historia para su proyecto extraño entre los alamos milenarios, allà en nuestro tiempo de vìctimas y rechazados, para que otros fuesen y brillasen y nosotros los extraviados y excluìdos. Pero eres, eres siempre, una señal y un signo azul con tu gesto y tu nombre, con tu rostro diseñado en el pensamiento que vibra en el pe Francesca Lo Bue. 17/02/2012
Ho deciso di non parlarne qui delle altre cose,signor Drago perchè le mie allusioni andavano fuori contesto rispetto al teme centrale iniziale, cioè l`aschoa,comunque ringrazio per l`offerta all`ascolto,cosa che ultimamente manca o che è presente di solito,non con fini benevoli ma solo per la voglia d farsi i fatti altrui,e nn pare questo il caso,dunque grazie.Ringrazio Francesca Lo bue che ha arricchito con la sua poesia questo spazio,rendendo ancora più efficace l`intento di continuare a ricordare la tragedia dell`olocausto.Nn bisogna dimenticare davvero,troppe cose con il tempo si dimenticano troppo facilmente,come se nulla fosse stato.Ad esempio io non conoscevo la storia delle foibe fino a quando non sono stata al terzo o secondo anno di superiori,nessuno me ne aveva mai parlato.Assurdo!Arrivederci anzi a risentirci.Cristina
SENZA TITOLO 28/12/2011
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