Voci Siciliane

TICLI ENRICO TICLI ENRICO Pubblicato il 01/12/2019
Caro Biagio e cari aliesi

Caro Biagio e cari aliesi

Biagio voglio rispondere al tuo post del 28/11/2019 ( https://www.assarca.com/look_book_ospiti_1.asp?id_msg=7153&name_rubrica=VOCI-SICILIANE) con la stessa schiettezza con la quale lo hai scritto. Come prima cosa, però, vorrei comprendere a cosa mira pubblicare un post come quello che hai scritto? Non avrebbe avuto più senso inviare una email a Calogero anziché scrivere pubblicamente che assarca, a tuo modo di vedere, è finito e tutti sono su Facebook? Ad ogni modo apprezzo la tua spontaneità anche se, ripeto, non la comprendo appieno. Dici “assarca è finito” cosa intendi? Biagio non è assarca che è finito è la gente a cui assarca si rivolge che le ha voltato le spalle! Tu parli di assarca dicendo che è finito ma non sei diverso dalla gente che si è allontanata…facile ad offendersi, anche per il nulla e voglioso di essere quasi pregato per vedere una pubblicazione. Assarca non ha mai perseguito fini di lucro e di conseguenza non hai mai avuto interessi economici legati al crescere delle pubblicazioni che gli utenti fanno. La gente decide dove pubblicare ed evidentemente su facebook si sente maggiormente appagata. Ci sono persone che vivono di facebook che pubblicano di tutto e di più come se fosse il diario della loro vita; con il telefono sempre pronto per cogliere un attimo, una qualsiasi cosa che possa riempire uno spazio del loro profilo…lo scopo ultimo di tutto questo? Forse per ricevere un commento, un MI PIACE e tutto finisce li…dopo qualche ora è necessario mettere un nuovo post perché quello precedente è già stato sommerso da altre pubblicazioni più o meno discutibili. Io la chiamo dipendenza dai social ma non lo diciamo a voce alta perché qualcuno potrebbe offendersi!! Assarca è ben altra cosa caro Biagio…è il piccolo negozio che seleziona i prodotti migliori e le pietanze più genuine e le mette in mostra per valorizzarle e farle apprezzare dalla collettività. L’offerta di assarca è stata sempre questa…è la domanda della collettività che è cambiata…la gente cerca “altro” ed è proprio questo “altro” che su assarca non troverà mai…e di questo sono orgoglioso. Per dirne una, solo per cronaca, abbiamo rifiutato più volte l’opportunità di ricevere dei compensi economici cedendo spazi pubblicitari a favore di giochi online per non farci promotori della disperazione di tantissime famiglie che proprio a causa di questi giochi si sono rovinate. Ma se la gente vuole questo lo faccia…ma non tramite assarca! Assarca esiste da quasi 20 anni ed ha avuto la sfortuna di nascere ad Alia località meravigliosa ma dove il NUOVO è sempre stato combattuto, odiato, da distruggere. Se assarca fosse nato in una località con mentalità più aperta dal 2001 ad oggi ne avrebbe fatta di strada ed invece siamo qua a discutere con te che la gente non pubblica e va a farlo su facebook. Comunque, per cronaca, assarca.com ha ad oggi 1000 accessi unici al giorno che tradotto significa che in un mese di 30 giorni il sito è visitato da 30.000 persone diverse…non male per un sito di un paesino di montagna con spirito di autolesionismo, un paesino di montagna dove oramai ci possiamo contare uno ad uno ma che ancora non gli basta per comprendere che bisogna cambiare mentalità per non sparire! Quando dici “mi aveva cancellato”. Nella pagina principale del sito c’è scritto a caratteri cubitali che dal 10/09/2019 tutti gli account non utilizzati per eseguire pubblicazioni sono stati disabilitati…nessuno ti ha cancellato sei stato tu che ti sei allontanato! Assarca, come tutti i siti web, funziona grazie al fatto che qualcuno investe risorse economiche, che abbiamo sempre pagato senza chiedere nulla agli utenti che pubblicano, per pagare Server, database e non parliamo del lavoro che c’è dietro. Ogni nuovo utente che si iscrive occupa uno spazio all’interno dei database di un sito…se questo utente non pubblica nulla da parecchio tempo mi dici per quale motivo dobbiamo pagare per uno spazio che non viene utilizzato? Allora prima di scrivere bisogna informarsi e non guardare le cose solo con il proprio punto di vista…per la serie tutto mi è dovuto!!! Giorni fa parlando con un amico abbiamo fatto il punto della situazione e siamo giunti alla conclusione che purtroppo nel nostro territorio, Alia in primis, manca lo spirito del fare la voglia di promuovere e la cooperazione. Abbiamo diverse stupende realtà poco o per nulla collaborate, lasciate a morire e vive solo per la testardaggine di pochissimi che ancora vogliono credere che un giorno questo nostro paesino saprà veramente alzare la testa, saprà unire le forze senza spirito di protagonismo ma per il FARE insieme per un valore più alto. Qui non è assarca che è finita caro Biagio… è Alia che ha perso, o forse non ha mai avuto, amore per se stessa e per il suo territorio, dalla politica, alle associazioni alla gente che in essa vive…

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