Voci Siciliane

TICLI ENRICO TICLI ENRICO Pubblicato il 21/07/2007
Carissimi tutti, ad Alia, ma oserei dire in tutta la Sicilia, si è sol

Carissimi tutti, ad Alia, ma oserei dire in tutta la Sicilia, si è sol

Carissimi tutti, ad Alia, ma oserei dire in tutta la Sicilia, si è soliti parlare, parlare, parlare...ma solo davanti ai bar, in privè, nelle comitive, quando arriva il momento di esprimere la propria ecco che si tirano i remi in barca tacendo tenendosi saldamente entrambi i piedi su 10 paia di scarpe, rispondendo ai saluti affettuosi dei candidati alle elezioni, annuendo graziosamente alla loro richiesta di voti, talune volte litigando per loro. Molti trovano comodo lagnarsi lontano dagli interessati, per farsi sentire da pochi, per potersi ringoiare il detto alla prima occasione e stringere con il forte di turno, altri invece amano essere se stessi ed esprimere il proprio modo di vedere sulla gestione della cosa pubblica, sul modo di utilizzo del nostro denaro, sull'operato di quanti si attribuiscono doti di capaci amministratori, i quali si dicono certi di saper risolvere i problemi, di avere la ricetta giusta...durante le elezioni...ma dopo c'è sempre un ma! E' preciso dovere di ogni cittadino criticare o elogiare la gestione della cosa pubblica da parte di quanti si prodigano per farlo, in quanto essi, nel momento in cui prendono il mandato, si attribuiscono precise responsabilità verso la collettività. Bello quando si elogia ma scomodo quando qualcuno da vicino o da lontano ha voglia di dire ciò che pensa giusto o sbagliato che sia ...ed è preoccupante che ad Alia non vi sia nessuno che " abbia voglia " di fare questo. Ma io parlo perchè ho la pancia piena.

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