Voci Siciliane

INGUAGGIATO SALVATORE INGUAGGIATO SALVATORE Pubblicato il 21/04/2005

Tanti si pronunciarono per rendere un omaggio, tanti, in altre parol

Tanti si pronunciarono per rendere un omaggio, tanti, in altre parol

Tanti si pronunciarono per rendere un omaggio, tanti, in altre parole, tutto il mondo, ma tutti di un modo o in un`altro abbiamo vissuto l`agonia, ed anche io voglio tradurre un bel poema in lingua Portoghese che narra la vita del Santo Padre, scritto da "Percival Puggina" Salvatore. I SANDALI SONO VUOTI Autore: Percival Puggina Sono vuoti i sandali del pescatore. Cessarono di camminare i piedi che durante più di un quarto di secolo li porsero nei lunghi giorni per il mondo. I piedi sui quali camminò la Chiesa in questo periodo della Storia, che ci compie testimoniare e costruire salirono al letto per l'ultima volta. Perché mi assordì la strana sensazione del fine di un tempo? Perché l'impressione che dormiremo impoveriti in questa notte? Perché non esce dai miei occhi l'immagine di quelle due finestre illuminate, segnalando l'agonia di Karol Wojtyla? Che cosa fece di questo Polacco il più grande uomo del suo tempo, in un'era così marcata dal cambio, per la transitorietà per la volatilità e per la superficialità? Io lo so perché quest` uomo fu così importante. Due millenni dietro, il Maestro a chi lui servì mantenne col pescatore Pietro, figlio di Jonas, un dialogo difficile e chiede tre volte se lui l'amò più degli altri. Ed ad ogni risposta affermativa, il Maestro determinò: "Raggruppa le mie pecore." Giovanni Paolo II, fu, poi, quel modello di amore a Cristo e modello di pastore che ha sostenuto, al limite della resistenza delle loro spalle sempre più arcuati, la missione di essere la pietra sulla quale fu sostenuta la Chiesa. Ma non sarebbe abbastanza che l'umanità diventerebbe più povera in questa notte. Le stesse virtù così alte non sarebbero abbastanza per che trilioni di persone provarono sensazione di perdita profonda. Giovanni Paolo II era, anche - ecco la ragione - qualcuno che ha amato l'umanità in un modo così sincero, paterno ed effettivo che tutti noi abbiamo sentito un luogo proprio in quel grande amore. Il pescatore di uomini, pastore di pecore perdute, peregrino di tutti i popoli, con tutti volle essere e gli piacque di stare. Per tale festosità, superò il dolore, la malattia, la difficoltà della parola, il tremore corporale, la debolezza ed il peso degli anni. Benedetto è Dio per così diletto Papa. Molte volte negli ultimi giorni che lui è stato segnalato come un conservatore da coloro che ci piacerebbe vedere non come guida del gregge nella Verità e nel Buono, ma come pecora dell'opinione pubblica e discepolo delle tendenze contemporanee. Viene da là la mia sensazione di fine di un tempo. Viene da là questa paura di abisso ed il bisogno dal pregare così che l'Espírito Santo illumina il futuro Conclave ed i sandali del pescatore riprende l`andare della Chiesa in sua santificata missione attraverso la Storia. Riposa in pace, Giovanni di Dio!!!

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