Voci Siciliane

TICLI ENRICO TICLI ENRICO Pubblicato il 21/09/2008
Verissimo che i fondi sono quelli che sono, che i continui tagli hanno

Verissimo che i fondi sono quelli che sono, che i continui tagli hanno

Verissimo che i fondi sono quelli che sono, che i continui tagli hanno messo in croce tutti i comuni dai più piccoli ai più grandi ed ancor più vero che San Silvio, dopo averli condannati allo sfascio arriva e si presenta loro con la veste del Salvatore garantendosi così lodi e preghiere nei secoli dei secoli. Ma se in periodi di vacche grasse si beneficiava tutti dei servizi che i comuni riuscivano a dare alla collettività, in questo di vacche magre a pagarne le conseguenze è essenzialmente la gente comune, coloro che non hanno possibilità economiche per garantirsi servizi. Quando in una famiglia vi sono problemi, ci si siede attorno ad un tavolo e si discute della gravità o meno dei problemi stessi, del loro perché, delle possibili soluzioni. Ognuno in famiglia deve conoscere le motivazioni del disagio, deve conoscere i sacrifici e le rinunce a cui TUTTI i membri della famiglia dovranno sottoporsi. La gravità o meno dei problemi del nostro comune non è apertamente enunciata dagli amministratori, ogni cittadino, vedendo l'andazzo delle cose ed in virtù del soggettivo modo di vederle, da a se stesso una spiegazione, ed i primi ad essere additati (per forza maggiore e per scala gerarchica) sono proprio i nostri amministratori. La collettività deve conoscere (trasparenza)per prima cosa la gravità dei problemi, come si intende affrontarli ed a quali rinunce TUTTI saremo chiamati, perchè se da un lato è vero che non possiamo "sparare sulla croce rossa" dall'altro il loro silenzio non è giustificabile. Ci sono dei sistemi nolto efficaci per fare questo...parlare con la gente in pubblica piazza, così che ognuno sappia come stanno realmente le cose a 360 gradi.

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