
Non sarò nemmeno ricordo Riverbero di colombe spaurite. Tim
Non sarò nemmeno ricordo Riverbero di colombe spaurite. Timide tremano nelle soglie spente, nella gelida limpidezza dell’abisso azzurro. Sopportano secchezza, sonnolenza e oscurità. Annunciano l’infinito lontano, la fine vicina. Questo, vita breve già fuggita. Questo, tremolio sinuoso fra le rocce salate, senza rimembranze, senza memorie, senza insegne feconde né amene tristezze rabbiose. Smarrita fragile canna. Tremore iridescente tra le colline brumose.
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19/02/2011
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CARDINALE MARIA
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COME SAREBBE IL MONDO SENZA NUMERI?MI È CAPITATO SPESSO(E PENSO ANCHE A M...

VICARI LUCIO
18/02/2011
SCRITTO DA GOFFREDO MAMELI NEL 1847,
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