CAMPAGNA O CITTA`?;La metà della popolazione mondiale,per obbli

CAMPAGNA O CITTA`?;La metà della popolazione mondiale,per obbligo e talvolta per scelta personale,vive nelle grandi metropoli.Ma si assiste anche a fenomeni d `ininversione di tendenza e di ritorno ad un`esistenza più tranquilla ed il binomio campagna uguale tranquillità rimane valido.Nel corso della sua pluriennale storia,l`uomo si è sempre rifugiato in campagna quando la situazione politica era particolarmente pericolosa.Gli aspetti di serenità e pace della vita agreste sono stati cantati da poeti di tutti i tempi a partire da Virgilio con la sua opera ``Bucoliche``. Il primo macroscopico problema che s`incontra nei centri urbani è il traffico e tutti i problemi ad esso connesso, come,l`inquinamento. Le strade,sono congestionate dalle auto a tal punto che fare due passi in centro,nelle città in cui il centro non è chiuso al traffico,diventa un`impresa ardua.Raggiungere il luogo di lavoro o la scuola,in molti casi si trasforma in una sorta di odissea o meglio ,in una e propria guerriglia urbana nelle quali le armi diventano la scortesia e la prepotenza.Chi abita in campagna non deve combattere con le ``polveri sottili`` o con il blocco del traffico. Da un punto di vista socio-psicologico il caos della città genera fenomeni di alienazione che possono ripercuotersi sul benessere dei loro abitanti,i rapporti umani risultano``spersonalizzati``,molto spesso,non conosciamo nemmeno,il nostro vicino di casa e tutti tendiamo a rinchiuderci in una sorta di ``nido`` con la perdita dei rapporti sociali,ridotti,spesso all`ambiente di lavoro o scolastico o,in ogni modo,ad una cerchia molto ristretta di amicizie.Certo la vita cittadina offre anche dei vantaggi in termini di opportunità di scelta in diversi settori. E allora? La verità è che ognuno di noi dovrebbe poter scegliere un posto in cui vivere che sia per sè più`` opportuno``ma ciò non è sempre possibile.........