Voci Siciliane

RINAUDO CRISTINA RINAUDO CRISTINA Pubblicato il 04/04/2011
L’errore di Giuda
Giuda nacque a Gratteri tanto tempo fa.
Era un bam

L’errore di Giuda Giuda nacque a Gratteri tanto tempo fa. Era un bam

L’errore di Giuda Giuda nacque a Gratteri tanto tempo fa. Era un bambino piccolino e vivace, dolce, con un visetto simpatico, e uno sguardo intelligente. Aveva una pelle chiara con molte lentiggini. I capelli rossi, corti e ricci e la fronte spaziosa. Il padre si chiamava Salvo Innocenti e la madre Vera. La famiglia di Giuda era di nobili sentimenti, onesti lavoratori, dediti al volontariato. Giuda ricevette una buona educazione, studiò con impegno e grazie al suo carisma, e alla sua simpatia per due anni fu capoclasse. Iniziò molto presto a partecipare alla vita politica, portò benessere nel paese grazie alle sue idee innovative e divenne vice sindaco. Si può proprio affermare che tutto andava per il meglio. Giuda conobbe Lolita Donati, una donna allegra, elegante e raffinata, ambiziosa come lui. Aveva i capelli scuri e ondulati, il naso un po` lungo ma regolare, la bocca grande e le labbra piuttosto sottili, uno sguardo molto espressivo. Uno degli antenati di Lolita, di cognome Scandalo, aveva preso parte alla carriera politica, e ne era uscito con mani pulite, in onore di lui si tramandava in famiglia il detto: “Futti, futti che Dio perdona a tutti”. Benché lui la amasse tanto e la onorasse come una dea lei non lo ricambiava e lo tradiva. Giuda era convinto che un giorno lei sarebbe cambiata, e la sposò. Tutti gli dicevano ridendo: “Ne verrà fuori una buona prole, fate un vero affare!” Infatti fu così, Lolita partorì 4 figli, peccato che neanche uno era di Giuda. Fu a causa di lei che cadde in depressione, diventò cupo e riservato e in breve tempo perse tutto quello che aveva costruito e gli amici. Lolita era cresciuta in una famiglia con valori sbagliati, e non cercò mai di migliorarsi. Entrambi vissero infelici, perché "non è bello vivere in mezzo alle bugie", ma Lolita non lo ha mai capito. L’errore di Giuda fu l’aver guardato la bellezza del corpo e non della mente.

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