Voci Siciliane

SPARACELLO CIRO SPARACELLO CIRO Pubblicato il 03/02/2012
E? ORA ??
Le elezioni Amministrative si avvicinano, e non voglio rima

E? ORA ?? Le elezioni Amministrative si avvicinano, e non voglio rima

E? ORA ?? Le elezioni Amministrative si avvicinano, e non voglio rimanere a guardare. Ultimamente sui social network su Assarca si sono riportate dichiarazioni di questo o quel “politico” , di gruppi , di cittadini che raccontano delle varie strategie in atto per arrivare alla formazione di una lista alternativa e poi, si parla ancora di giovani vecchi ( a soli 3 mesi dalla campagna elettorale) alle candidature, ma nessuno ad ora è intervenuto per parlare seriamente di come si vuole cambiare la nostra piccola Cittadina, di Cosa si vuole fare per arrivare a questo possibile ma soprattutto come e con quali mezzi attuare questo CABIAMENTO , considerato peraltro e chi conosce bene i fatti amministrativi dovrebbe esserne cosciente, le gravi misure che da qui a poco si dovranno mettere in atto per evitare la catastrofe, per portare a pareggio il bilancio dell’Ente , CHI DOVRA QUDARE questo cambiamento. quello che si legge sui Social Netwrk , e che si sente in qualche sporadica discussione, da qualche mese, anticipa lo squallido scenario della campagna elettorale per le elezioni Amministrative. Qualcuno potrebbe obiettare che in qualche modo lo scenario delle campagne elettorali sia sempre stato intriso di un certo squallore da qualche anno, io dico nell’ultimo decennio . Ma a mio avviso è unica nel suo genere quella attuale. I motivi sono diversi, ma al primo posto nella categoria “squallor” metterei senz’altro la lontananza degli apparati dei partiti che dei singoli aspiranti nei confronti del mondo reale, della gente che vive di lavoro e osserva. Osserva taciturna senza capire. Molti dei prossimi elettori cercheranno con ansia di sapere tra le pagine dei giornali o altro il nome di qualche amico in via di candidatura, per chiedergli il piacere di ”sistemare” i figli, qualcun’altro la speranza di trovare tra prossimi papabili amministratori il nome adatto a far scivolare in avanti la sua pratica sospesa o il giusto binario per avviare nel mare dei finanziamenti la propria cordata di proposte e progetti utili o inutili. Ma tutti, tutti, alla fine (e questo fatto costituisce la sicurezza dei probabili candidati alle poltrone) andranno a esprimere il proprio voto. Per svariati motivi: elevata coscienza civica che si estrinseca attraverso questo nobile quanto sprezzante atto del voto (facciamo lavorare per noi questi politicanti…, tanto decidiamo tutto noi…), abitudine “secolare” al voto, passione politica, interessi da salvare, speranza che il prossimo Sindaco sia migliore del precedente, dicasi lo stesso per assessori e consiglieri. PENSO che Il Comune deve “amministrare”, deve gover¬nare e prendersi cura degli interessi di tutti e specie dei più deboli; deve essere la casa dei cittadini, aperta alle idee ed alle iniziati¬ve migliori, senza pregiudizi. Il Comune può e deve essere volano per la crescita economi¬ca, sociale e culturale. Gli investimenti devono essere stimolati e co¬ordinati, potenziando le occasioni di nascita e di crescita di imprese. La ricerca metodologica e costante dei fon¬di cui attingere deve essere impegno preci¬puo per l’amministrazione, che deve coinvol¬gere i giovani con le loro professionalità. Ritengo che il comune debba porre maggiore attenzione ai problemi quotidiani dei cittadini, sforzandosi di ascoltare le loro esigenze. È che oramai è venuto il tempo se davvero vogliamo continuare a restare in questo nostro Paese,ma soprattutto se vogliamo che i nostri figli possano continuare a restarci, di guardare con molta più attenzione ai nostri interessi generali di una Cittadina che abbisogna di rivivere una stagione nuova, che presti una attenzione maggiore per l’ambiente, la viabilità, il TURISMO e LA CULTURA , IL TERRITORIO con le sue peculiarità,che a mio modesto parere coniugate con le nostre tradizioni gastronomiche, agricole e territoriali,paesaggistiche, rappresentano un vero volano. E’ ORA DI LAVORARE SERIAMENTE. Ciro Sparacello

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