Da quasi un anno e` apparso su Assarca una organizazione Anonima che p

Il nome dell` Organizazione a cui mi riferisco e` "COMUNITA` ECCLESIALE di ALIA".

Gent.le Sig. Dispensa, noi ci conosciamo e ci si siamo sentiti anche telefonicamente, sono Salvatore Castello di Radio Veritas. Mi sono meravigliato molto nel leggere il suo commento “sull`organizzazione Anonima che pubblica notizie religiose che si svolgono nelle due Parrocchie di Alia, Matrice e Sant`Anna”, in quanto faccio parte della Comunità Ecclesiale di Alia, alla quale lei fa riferimento e non sapevo che era, come lei dice “Anonima” ! Ci riuniamo non di nascosto, non siamo incappucciati e ci conosciamo tutti uomini e donne. Inoltre, che io sappia, oggi non esistono organizzazioni anonime ad Alia, tanto meno religiose.
La partecipazione alla Comunità Ecclesiale di Alia è liberà e tutti sono graditi per portare avanti le iniziative religiose che si svolgono nei vari periodi liturgici.
Per concludere, voglio farle notare che solo qualche settimana fa, la stessa organizzazione che oggi definisce “Anonima” ha avuto un gentile pensiero nei suoi confronti, inviandole gli auguri di buon onomastico (vedi “messaggio del 06/04/2014 AUGURI A VINCENT”) al quale lei ha risposto “Ringrazio di cuore. Che San Vincenzo ci protegge tutti. Auguri a tutti I Vincenzo Aliasi nel mondo. E siamo molti”.
A questo punto i fatti sono due: o lei accetta gli auguri anche dagli sconosciuti, oppure prima accetta e poi rinnega.

Per coloro i quali ancora non condividono o non accettano l`abbattimento dei "confini" e l`unificazione pastorale delle due parrocchie...rassegnatevi!!!

San Paolo ebbe a scrivere nella prima lettera ai Corinzi:

Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e d`intenti. Mi è stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli, dalla gente di Cloe, che vi sono discordie tra voi. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «Io invece sono di Apollo», «E io di Cefa», «E io di Cristo!». Potremmo aggiungere per alcuni "fedeli nostalgici".. "IO SONO DI SANT`ANNA" ED IO DELLA MATRICE"!

Cristo è stato forse diviso?

Facciamoci tutti un esame di coscienza..
Buona Pasqua

Io non sono Paolo,Io non sono Apollo,Io non sono Cefa,Io non sono di Sant`Anna,io non sono della Madrice.Io sono Vincenzo e sono di Alia.
Non siete stati capaci di rispondere a semplici domande che vi sono staste proposte.Non siete capaci di affrontare la verita`.
Per favore non rispondete piu`.non siete degni di un sincere colloquio.E siete anche diventati arroganti.
RASSEGNATEVI.......E Cristo disse:"Padre perdona loro perche`non sanno quell che fanno."AMEN.
Vincent Dispenza da Baton Rouge,La
vdispenza@aol.com

Signor Dispenza, dopo aver esaminato brevemente tutti i suoi interventi, devo riconoscerle una dote che nessuno vorrebbe mai possedere: “L’INCOERENZA” nei confronti di se stesso e verso gli altri. I suoi discorsi, infatti, sono un cocktail di frasi contraddittorie e da “imbratta carta” che esprimono insensati rimproveri, sfumano in parole di compiacimento e congratulazioni e ritornano infine sul tono scialbo di una ridicola e alquanto snervante polemica.
Non ho ancora capito a quale fine lei miri: forse vuole qualche personale riconoscimento o desidera passare alla storia di Alia con un titolo che la renda famoso e immortale? A tale proposito avrei pensato di definirla come la protagonista di una serie televisiva “Un ciclone in convento”, ma non mi sembra molto adatto a lei, quindi la definirò “Un ciclone in Internet”. Lei naviga a bordo di una debole imbarcazione a vela e, al minimo mutare del vento, cambia facilmente rotta; poi, perdendo il controllo e non avendo nulla a cui aggrapparsi, finisce inevitabilmente alla deriva. Ormai, la sua barca fa’ acqua da tutte le parti! E per cercare di raggiungere la riva non le rimane altro che sperare nell’arrivo di una nuova “Arca di Noè”!
Mi consenta di darle un consiglio: faccia la cortesia di mantenere in futuro solo rapporti strettamente privati con i suoi degni e fedeli “passaparola” di Alia, i quali, per non scottarsi le dita nel togliere le castagne dal fuoco, premono il telecomando a distanza e aspettano che lo faccia lei al posto loro. Si goda la spensierata vita americana e ci risparmi i suoi scadenti sermoni che non giovano agli aliesi, ma servono solo a far ricordare l’avvenimento poco apprezzabile, verificatosi ad Alia circa cinquant’anni fa. Non pecchi di presunzione, mettendosi sulla bocca frasi pronunziate da Gesù in croce, e non si auto-nomini mediatore nel chiedere perdono per gli altri, ma lo invochi piuttosto per se stesso.
Dio Padre che è misericordioso glielo concederà e farà di più: le illuminerà la mente e le farà sfruttare il suo …… “talento di scrittore” magari per altri scopi.