Voci Siciliane

IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 17/02/2017
Visita guidata alla più grande collezione di ex voto a Trecastagni e alle Tavolette nella chiesa del Carmine di Catania

Visita guidata alla più grande collezione di ex voto a Trecastagni e alle Tavolette nella chiesa del Carmine di Catania

Domenica 26 Febbraio 2017, nell’ambito del “Programma conoscenza” SiciliAntica e ATC, l’Associazione che viaggia, organizzano una visita guidata alla più grande collezione di ex voto a Trecastagni e alle Tavolette nella chiesa del Carmine di Catania. Prevista la partenza da Palermo e  Termini Imerese. Dopo l’arrivo a Trecastagni visita al Santuario dei santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino la cui costruzione ebbe inizio nel 1517, per volontà popolare, dopo il ritrovamento delle reliquie dei tre fratelli. L’interno della chiesa è costituito da tre navate a croce latina A seguito del massiccio afflusso di fedeli la chiesa, nel 1928, venne elevata a santuario. All’interno della sacrestia è stato realizzato un museo degli ex voto, quadri votivi che i devoti portano ai fratelli Martiri, come segno della loro fede e per ringraziarli delle grazie ricevute. Una collezione dove sono confluite le tavolette ex voto commissionate e donate dai fedeli per oltre un secolo, dal 1867 sin quasi al Duemila. Dipinti realizzati solitamente da botteghe specializzate del circondario. A fronte di una committenza solitamente non ricca, gli artigiani rispondevano con realizzazioni senza pretese che avevano come unico obiettivo l’efficacia narrativa. Colori vivaci, nessuna tinta sfumata, rappresentazione immediata e verosimile degli eventi miracolosi. Come base per gli ex voto gli artigiani utilizzavano spesso materiali di riuso: solitamente pezzi di lamiera, a volte anche spezzoni di legno o masonite. Dal punto di vista dell’osservatore laico e dell’antropologo le tavolette donate offrono un osservatorio insolito sulla storia della Sicilia. Grazie alle raffigurazioni degli ex voto si apre infatti uno squarcio sulla vita minore, quella del popolo minuto. Una rassegna iconografica di grande valore etnografico che assolve la duplice funzione di comunicazione e di attestazione del “miracolo”, ottenuto per l’intercessione dei Santi Fratelli. Sono oltre mille i quadretti dipinti ad olio su tela, cartone, legno e specialmente lamiera, che appaiono nella rassegna. I Santi sono raffigurati in tutte le tavolette che narrano le circostanze in cui è avvenuto il miracolo. E’ interessante constatare come, attraverso questi dipinti, si rivivono la storia, l’evoluzione dei tempi, il mutamento dei costumi, dell’abbigliamento, degli arredi. Previsto il pranzo libero al Gran Caffe Urna, storico locale etneo inaugurato nel 1885, nel paese di Viagrande tra Trecastagni e Catania, ancora oggi un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono gustare le specialità dell’antica tradizione gastronomica dell’area catanese. Nel pomeriggio trasferimento a Catania e visita alla Basilica santuario di Santa Maria del Carmine che domina, con la sua mole, la vasta piazza del mercato popolare. L’edificio sacro, con tutti i suoi tesori d’arte, fu completamente distrutto dal terrificante terremoto dell’11 gennaio del 1693; a partire dal 1729 fu ricostruito nelle grandiose architetture che oggi ammiriamo della chiesa. In occasione dell’Anno mariano del 1954, fu elevata a Santuario, quale testimonianza e riconoscimento della fede e della grande tradizione dei suoi sette secoli di vita. Nel novembre del 1988 Giovanni Paolo II l’ha elevata alla dignità di basilica minore, una denominazione onorifica che il papa dà a edifici religiosi cattolici particolarmente importanti. La chiesa, a tre navate, è la terza, in ordine di grandezza, di Catania dopo la Cattedrale e quella di san Nicolò l’Arena. Ricca di altari, la chiesa ne ospita undici, in marmo policromo, sei dei quali, quelli delle navate laterali, sono uguali fra loro. Su entrambe le pareti della navata di sinistra è collocata una ricchissima collezione di ex voto, oggi, in parte, custoditi anche all’interno di teche di legno e vetro, costituiti da semplici ma efficaci dipinti che illustrano la scena cruciale che ha spinto il devoto a chiedere la grazia alla Madonna del Carmine. Le tavolette votive sono dei quadretti di materiale vario che riproducono mediante un disegno pittorio la “scena del miracolo”, ossia il particolare momento di grave pericolo che si ritiene superato per intervento divino, offerta fatta alla Madonna del Carmelo, in segno di riconoscenza per la grazia ricevuta. L’esposizione degli ex voto racconta così passo passo l’evolversi sociale e tecnologico di un mondo lontano dai grandi avvenimenti riportati nei libri di storia. Quello raccontato dagli ex voto è la vita quotidiana dei siciliani e si riferiscono ad un periodo che va dalla fine dell’800 all’immediato dopoguerra e rivestono curiosità per la raffigurazione di ambienti catanesi sia interni, sia esterni, dell’epoca. (La visita è a cura di Maria Teresa Di Blasi). Per iscrizioni Tel. 091.8112571 – 346.8241076 – Email: provinciapalermo@siciliantica.it

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