Voci Siciliane

DRAGO CALOGERO DRAGO CALOGERO Pubblicato il 14/06/2019
Secondo molti, era solito gestire le sue giornate in modo un po` bizza...

Secondo molti, era solito gestire le sue giornate in modo un po` bizza...

Secondo molti, era solito gestire le sue giornate in modo un po` bizzarro e stravagante. A bordo della sua fiat 850 familiare, ogni mattina all`alba ed ogni sera al tramonto, faceva spreco di benzina per le sue passeggiate lungo le principali arterie di collegamento che dal paese si diramavano verso le contrade circostanti.
Nel percorrerle, casualmente offriva passaggi a chi (e non erano pochi) doveva affrontare o aveva già affrontato una giornata di duro lavoro nei campi e non possedeva un mezzo di locomozione per raggiungerli e successivamente rincasare.
Io ragazzino, più di una volta sono stato uno di questi. Mano nella mano di mia madre a pregare che passasse Patri Paracu onde poter alleviare il martirio di un lungo percorso a piedi, e come noi tanti altri ancora.
Quando viaggiava a pieno carico e si accorgeva che per la strada aveva lasciato qualcuno, ritornava indietro a rifarsi un`altra passeggiata, puntualmente accompagnata dalla critica di alcuni che ironicamente commentavano: << Mhii, oggi a patri paracu na passiata sula nun ci bbastà. >> E magari rincarando la dose aggiungevano : << tantu la benzina la metti cu li nostri sordi >>.
Erina, che esterna i suoi pensieri su Alia nel Mondo e che personalmente (non gliel`hò mai detto) mi fa volare con i ricordi a svariate decine di anni fà, a questo punto forse avrebbe scritto un ricordo che sà di buono. Io vorrei aggiungere di tenero. La tenerezza di regalare un servizio al debole che ti stà vicino, la tenerezza di un uomo considerato dai più burbero e scontroso, palesemente impegnato in un atto d`amore perpetrato nell`assoluta casualità, la tenerezza di un gesto che non può non insegnare che nella strada della vita non si viaggia mai da soli.
Ti ho voluto ricordare e ho provato a farti ricordare da tanti. Mi sono sempre chiesto se sei vissuto in un tempo o in un luogo non tuo.
A te che come pochi altri sei stato Minoranza.
Un caro saluto a tutti.

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