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IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 21/04/2013
A GANGI TAPPA DI SALVALARTE MADONIE

A GANGI TAPPA DI SALVALARTE MADONIE

Nonostante il maltempo a  Gangi  si è svolta oggi, domenica(21 aprile), la tappa dell’edizione 2013 di Salvalarte Madonie, che ha tra i precipui obiettivi segnalare le emergenze monumentali a rischio e promuovere una campagna di sensibilizzazione per attivare i meccanismi per il loro recupero, ma anche far conoscere, promuovere e valorizzare beni culturali “minori”. La campagna in difesa dell’arte negata a  Gangi  ha messo sotto la lente d’osservazione, un luogo simbolo, il Calvario del quartiere Santa Maria. Alla manifestazione ha preso parte il sindaco di  Gangi  Giuseppe Ferrarello, accompagnato dalla giunta comunale e da alcuni consiglieri comunali. A descrivere il monumento è stato l’architetto Salvatore Farinella e la dottoressa Maria Carmela Virga che ha scritto una tesi di laurea sul Calvario ad accompagnare i visitatori i confrati della confraternita di santa Maria a fare gli onori di casa anche il parroco don Saverio Martina.

Nella Foto i partecipanti alla manifestazione di salvalarte.

BREVE DESCRIZIONE DEL CALVARIO:
È uno degli angoli più suggestivi del borgo, opera di arredo urbano del 1861 dovuta all’impulso dei padri della Compagnia di Gesù che frequentavano  Gangi  in maniera occasionale fin dalla metà del Seicento in occasione delle predicazioni quaresimali.
Il luogo sorge nei pressi della chiesa di Santa Maria di Gesù, nella parte bassa dell’abitato, e nella sua suggestiva scenografia urbana rievoca il percorso della Via Crucis affrontata dal Cristo condotto al luogo della crocifissione posto in alto: le stazioni della Via Crucis sono infatti raffigurate da formelle in gesso colorato racchiuse entro edicole disposte lungo i muri perimetrali del Calvario e raggiungibili attraverso un sistema di rampe lievemente inclinate e alberate, poste a destra e a sinistra rispetto a un sistema di scale centrale in pietra, che portano verso il punto più alto culminante con la Croce, sotto la quale è l’edicola in pietra dov’è raffigurata l’Addolorata.
Delimitato su tre lati da alti muri, nella parte a valle il Calvario è chiuso da due inferriate sottolineate dall’unico ingresso formato da un cancello in ferro sorretto da due pilastri in pietra intagliata: un elaborato sistema di scale esterne in pietra intagliata raccorda due rampe in acciottolato che conducono verso l’ingresso.
Questo spazio urbano è particolarmente suggestivo nei giorni della Settimana Santa, soprattutto il Giovedì Santo nella tradizionale visita serale dei “Sepolcri” e il giorno di Venerdì Santo: qui ha inizio infatti la lunga ed emozionante processione caratterizzata dalle “vare” che raffigurano la Passione di Cristo che si snoda lungo le vie cittadine e che ha termine nella chiesa madre.

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