Valledolmo : Scendono in piazza con i loro mezzi agricoli
Prima l?occupazione delle aule consiliari. Poi gli
assembramenti di trattori e mezzi agricoli nelle piazze e dinanzi ai municipi.
Ora la raccolta delle schede elettorali. Non si arresta la protesta dei comitati spontanei degli agricoltori dell?entroterra siciliano finalizzata a garantire la sopravvivenza dell?intero comparto e della sua produttività. ?E questo è solo l?inizio ? assicurano i rappresentanti valledolmesi promotori della grande reazione di dissenso -. Andremo avanti imperterriti a difesa dei nostri diritti di italiani ed imprenditori?.
A muso duro gli imprenditori agricoli assicurano di non mollare. E minacciano persino di bloccare tutte le
vie di comunicazione dell?Isola se nel giro di pochi giorni non si registreranno reali e proficui contatti con i vertici del governo regionale e nazionale. ?Non abbiamo timore di scendere con i nostri trattori in autostrada, sui binari delle ferrovie e nei porti - gridano con forza gli occupanti dell?
aula consiliare di Valledolmo ?. La decisione è rimandata all?indomani del sit-in di protesta programmato per giovedì a Caltanissetta. Secondo le previsioni, saranno almeno un migliaio a scendere in piazza e marciare verso la prefettura.
Una grande mobilitazione di massa a cui è stato invitato ad intervenire anche l?assessore regionale all?Agricoltura, Michele Cimino, e il governatore Raffaele
Lombardo.
Il cuore della protesta è tutta nella grave situazione di disagio e di crisi in cui versa il settore agricolo e specificatamente nella scarsa remunerazione dei prezzi di grano, foraggi, latte, formaggi, carne ed altri cereali. Ma non solo. ?Vogliamo garantire la straordinaria biodiversità dei prodotti agricoli del nostro territorio - ha detto il presidente del Codifas,
Ambrogio Vario, nel corso dell?assemblea pubblica svoltasi a Roccapalumba e sfociata poi nell?occupazione dell?aula consiliare -. Soprattutto di quelli che già hanno ricevuto i marchi dop e doc?. Solidale l?assessore comunale all?
Agricoltura roccapalumbese, Salvatore di Gioia. ?Si tratta di una situazione drammatica pari ai più recenti problemi della Fiat e a quelli dei precari della scuola - dichiara -. La politica ha l'obbligo di ascoltare e porre in essere tutte quelle iniziative necessarie per la risoluzione del problema?. Tensione e rabbia anche ad Alia. Vicino agli agricoltori, che da tre giorni stazionano giorno e notte nell?aula consiliare, il sindaco Francesco Todaro e presidente dell?Unione dei Comuni ?Valle del torto e dei feudi?. ?Siamo di fronte ad un
vero e proprio problema sociale ed economico che la politica regionale e nazionale non può non attenzionare - afferma Todaro -. Solo nel nostro territorio della Valle del Torto, gli imprenditori agricoli costituiscono un indotto di almeno duemila persone, pari a circa otto mila abitanti?. La
protesta è unanime e si allarga a ventaglio col passar delle ore. Ai tanti Comuni del Palermitano, Nisseno ed Agrigentino dove è montata la protesta, si aggiungono anche Alimena e Caltavuturo dove decine di trattori stazionano dinanzi al palazzo municipale. E? stato montato anche un gazebo informativo ed un?assemblea cittadina nell?aula consiliare è stata programmata per mercoledì alle 21. (*AZ*)