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IT ALIA REDAZIONE IT ALIA REDAZIONE Pubblicato il 26/06/2017
Bagheria: visita guidata alla Villa Branciforti-Butera, alla Villa Aragona-Cutò e al Museo Etnografico

Bagheria: visita guidata alla Villa Branciforti-Butera, alla Villa Aragona-Cutò e al Museo Etnografico

La Villa Branciforti-Butera, costruita alla metà del 1600 da Don Giuseppe Branciforti, conte di Racuja, barone di Tavi, principe di Pietraperzia e di Leonforte, ha originariamente l`aspetto di castello fortificato articolato intorno ad un nucleo principale rettilineo. Due torri merlate erano posti in asse ai prospetti principali, una delle quali ancora visibile, mentre i corpi bassi a terrazza calpestabile, merlati, costituivano il cammino per le ronde. È attorno a questo nucleo che nascono le prime case. La deviazione di un tratto della Strada Consolare da monte a valle, costringe il pronipote del fondatore, Salvatore, già principe di Butera per lascito materno, in accordo con altri nobili, a tracciare un asse rettilineo che da monte, congiunga il borgo alla consolare a valle. La Villa, prende così l`assetto del Palazzo di città, con la nuova facciata scenografica che rivoluziona plasticamente l`assetto originario. È in questa fase di rifacimento che nasce il sontuoso decoro del salone al piano nobile, estremamente ricco di figure mitologiche che assistono all`incoronazione dell`uomo rivestito della pelle di leone, identificato in Ercole, attribuito alla scuola del Borremans, e delle altre decorazioni degli appartamenti privati. La Villa Aragona-Cutò, fatta edificare a partire dal 1712 dal principe Aragona Naselli, nei primi dell`ottocento, fu acquistata dal principe Cutò Filangeri. Nei primi del `900 passa ai Tasca di Cutò a cui Tomasi di Lampedusa è legato per parte materna, se ne ha una breve descrizione nel suo celebre romanzo. Il suo aspetto attuale è frutto delle trasformazioni dei primi decenni del settecento, sempre per mano del Mariani autore della villa e rappresenta nell`agro palermitano un unicum, riprendendo il palazzo di città di derivazione francese. Presenta una forma a C, chiusa da una membrana che separa uno spazio pubblico dalla corte interna. La compostezza dei volumi è chiusa, massiccia e squadrata, alleggerita dalla loggetta monumentale postuma. Lo scalone che conduce al piano nobile è interno. Le volte dei soffitti presentano pregiate decorazioni con scene mitologiche, attribuite alla scuola del Borremans; l`appartamento privato è decorato con scene sacre, attribuite a Gioacchino Martorana.
La villa oggi è sede della Biblioteca comunale e del Museo delle Tradizioni Popolari.
Il Museo Etnografico, ricco di testimonianze della civiltà contadina dell`agro della Bagària, vanta un patrimonio di cartoline dall`inizio del secolo scorso ad oggi ed una biblioteca specifica sulla storia del territorio, nasce in seno all`associazione intitolata al grande matematico bagherese Giuseppe Bagnera ( 1865-1927).
Note tecniche
La visita sarà effettuata sabato 1 luglio 2017 alle ore 9,30.
Per informazioni: bagheria@siciliantica.it - tel. 3394121267

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