
Palermo e le tappe obbligatorie per il turismo dell’estate 2023
Critico d’Arte, Palermo e le tappe obbligatorie per il turismo dell’estate 2023. Non potevamo che chiedere a Paolo Battaglia La Terra Borgese
Se Siracusa è il museo della civiltà greca in Sicilia, Palermo, oltre che capitale dell`isola, è il museo della civiltà normanna
A cominciare dalla conquista araba, Palermo - continua il critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese - ha assunto una posizione dominante che ha conservato nei secoli.
La storia della Sicilia negli ultimi mille anni è, innanzi tutto, la storia di Palermo.
È una grande e moderna città di oltre 600 mila abitanti; di origine antichissima (una delle prime colonie fenicie), deve il suo nome all`ampiezza del porto (il nome, infatti, che deriva dal greco, significa “tutto porto”).
Per ricchezza di memorie storiche, di monumenti e giardini; per posizione geografica, mitezza di clima e fertilità del territorio in cui sorge (la famosa “pianura” dal significativo nome di Conca d`oro) è una delle più belle e importanti città d`Italia e del Mediterraneo.
Per Palermo, soprattutto per Palermo, non è possibile dare qui un`illustrazione neppure sommaria, tale e tanta è la varietà e ricchezza delle cose mirabili che possiede. Dalla stupenda Cattedrale, opera normanna del 1109, dove vennero incoronati i re di Sicilia e dove si trovano le semplici, ma insieme maestose e severe tombe di Ruggero II e di Federico II; ecco poi il Palazzo dei Normanni, antica reggia e oggi sede del Parlamento della Regione, con la meravigliosa Cappella Palatina, sintesi artistica di tre civiltà (la bizantina, l`araba e la normanna);
ecco la chiesa di San Giovanni degli Eremiti di stile arabo-normanno, con le sue cinque cupolette rosse, il bel campanile e il suo raccolto e armonioso minuscolo chiostro, fatta costruire da Ruggero II nel 1132; ecco la Chiesa della Martorana, anch`essa normanna, col suo elegante campanile; ed ancora le chiese della Casa Professa (1574-1636) e di San Giuseppe dei Teatini (1612);
ecco il Convento della Gancia, che ricorda la fallita insurrezione del 1860 di Francesco Riso e dei suoi eroici compagni; ecco i palazzi Abatellis, Sclafani, Chiaramonte; ecco la piazza Pretoria con la sua bella fontana rinascimentale e il suo storico Palazzo Municipale, da cui Garibaldi proclamò la decadenza dei Borboni; ecco i lussureggianti giardini (Giardino Inglese, Villa Giulia e Villa Igea) e il grande Parco della Favorita; ecco il Teatro Massimo e il Politeama, il Foro Italico e il Museo archeologico regionale Antonino Salinas; ecco il bellissimo Monte Pellegrino, su cui si trova il Santuario di Santa Rosalia e l`elegante Spiaggia di Mondello, e tante e tante altre cose belle e interessanti. Ma chi va a Palermo si ricordi di questo proverbio per nulla animalista:
«Chi va a Palermo e non vede Monreale , Asino va e ritorna animale».
Monreale è una cittadina attaccata a Palermo, posta sulle pendici del Monte Caputo e dominante la Conca d`oro. Deve la sua celebrità al Duomo, fatto costruire da Guglielmo II nel 1174 e costituente l`opera più pregevole dell`arte normanna. I suoi meravigliosi mosaici a fondo d`oro, culminanti nell`abside con la grandiosa figura del Cristo Benedicente occupano una superficie di oltre 4.000 mq. Annesso al Duomo è il famoso Chiostro Benedettino, una delle opere più celebri del mondo, una festa di armoniche colonnine e di colori.
Prima di lasciare Palermo sarebbe molto interessante una visita a Piana degli Albanesi, una cittadina a 24 Km circa da Palermo, fondata nel 1488 da una colonia di Albanesi rifugiatisi in Sicilia per sfuggire alla dominazione turca. Gli abitanti hanno conservato la lingua e i costumi originari: un angolo di Albania trapiantato in Sicilia!
