SENZA TITOLO 27/02/2012
AliaPost di MARSALONA MARILENA
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ATTIVARE CIO` CHE C`E`.SENZA COSTRUIRE ALTRO CHE POI RESTERA` LI A MARCIRE.[parole sante] io da 10 anni aspetto e spero che attivano la casa di riposo in contrada bordone, ma ormai credo che dovro` rassagnarmi e cercare altrove.

Da premettere che queste strutture non dimentichiamolo sono state costruite con soldi pubblici,ora li abbandonate,perche tanto spreco,i signori politici hanno pensato ad altro ai propri interessi,tutti promettono io dico io faccio ci penso io,ci promettono la luna,ma se neanche sanno promettere le cose evidenti,Alia ha bisogno di aria nuova,e in tempo di crisi nessuno parla di dimezzarsi lo stipendio,o come sindaco o come assessore e se in tutta la nostra amata Sicilia tutte le ammistrazioni locali si dimezzassero lo stipendio credo che staremo un po meglio.Invece parlo da operaio forestale aspettiamo ancora che ci venga retribuito il lavoro fatto l`anno appena trascorso,e si permettono anche di pagarci a rate,abbassiamo gli stipendi,che abbiamo diritto a vivere tutti una vita dignitosa,e di poter dar da mangiare ai nostri figli.

La luce sei tu, siamo noi e sono tutti coloro che credono in un sistema differente. Quando finirà il periodo elettorale molti torneranno nel loro silenzioso consenso/dissenso incostruttivo e per nulla fertile. Sono daccordissimo con te, siamo maturi e stanchi delle prese per i fondelli, della ipocrisia delle promesse elettorali, dell`egoismo della politica, dell`arroganza e della assoluta mancanza di mertitocrazia di questo sistema che premia i meno capaci. Le cose però possono cambiare se si fa "gruppo", se si fa movimento di pensiero, se si insegna ai bambini a pensare diversamente a guardare con occhi diversi, con mentalità più aperta.

Da qualche giorno, sia in questo sito ma anche altrove sento sempre di più alzarsi giovani voci indignate. A destra e a manca. Non importa, questo è sicuramente un bene che dovrebbe fare riflettere qualche " vecchio di pensiero" su come concludere la propria carriera politica: ritrarsi in modo onorevole o continuare a perpetuare la propria inutilità già ampiamente perpetuata neli anni. Coraggio ci vuole solo un pò di senso del ridicolo. Lasciate spazio a questi giovani figli di Alia, faranno molto meglio, credetemi.Avanti Marilena: Francesca
Premetto che non mi è facile entrare nel discorso, ma ci voglio provare, anche perchè sono fermamente convinto che hai giovani tutto è dovuto, sopratutto la lealtà sulla realtà della vita. Capisco che si può essere stanchi delle cicliche promesse non mantenute, così mi chiedo: chi darebbe un solo consenso a chi mette sul piatto la dura, cruda e pura verità?. Partiamo da un punto fermo. Nessuno ha delle ricette magiche. Qualcuno probabilmente potrebbe avere delle ricette adeguate. Noi e solo noi forse abbiamo quella giusta che ci consentirebbe se non di guarire, quantomeno di migliorare la qualità della vita. Ci avete fatto caso? Tutti chiediamo, tutti invochiamo tutti pretendiamo, TUTTI DEMANDIAMO, tutti aspettiamo il messia che puntualmente non si manifesta, o se "cosa improbabile" è tra noi non lo riconosciamo. Forse ci piace essere bistrattati, in quanto ci rafforza l`alibi. L`alibi di non dover essere noi a decidere, l`alibi di non dover essere noi ad agire, l`alibi di poter pensare in grande distorcendo la realtà, l`alibi di auto-convincerci di essere migliori di chi pur avendo preso impegni "che noi non pensiamo lontanamente di assumerci" non approda tra i nostri desideri. E il giuoco delle parti, alcuni sanno che stanno seminando al vento, altri hanno la consapevolezza che raccoglieranno tempesta. Nel mezzo, i tanti stupidi e i pochi furbi. Non è una questione di amministratori vecchi o giovani, una comunità per crescere non può guardare al palazzo comunale come Ente erogatore di posti di lavoro, bensì come Ente che oltre ai servizi di base, crei delle opportunità. O detto delle e non tutte le opportunità. Mi risulta che qualcosa"poco per la verità" è stato fatto ma quanti anno saputo cogliere l`attimo? Salutissimi Calogero Drago

Concorde con il pensiero espresso dalla Sig.ra Albergamo...alcuni "signorotti" abbiano il buonsenso di ritirarsi in silenzio, con quel poco di dignità che gli rimane in viso...altri abbiano il buongusto di tacere...a tre mesi dalle nuove amministrative si sono ricordati che i pilastri per portare avanti il paese sono i giovani:BUFFONI!In decenni di amministrazioni non ricordo un solo mio coetaneo che abbia ricoperto anche solo un ruolo di facciata in via Regina Elena...vergognatevi!provate vergogna...se siete capaci di provare questo sentimento! Godetevi le vostre pensioni d`oro e statevene a casa..curate gli affetti della vostra famiglia se sapete cosa significa la parola famiglia!Se almeno una volta vi siete chiesti quanti ragazzi con le vostre promesse pre-elettorali(mai mantenute) avete bruciato! Rosario Di Carlo.

Chiedo venia al signor Drago Calogero, non vorrei andar troppo contro il suo pensiero, ma il mio di pensiero sui politici che circolano dalle nostre parti è il seguente. Si mettono assieme formando delle coalizioni che delle volte faticano a stare unite. Si fanno propaganda non solo tramite i comizi,ma tramite il porta a porta come se fosse la raccolta delle offerte per le feste maggiori, Si svergognano a vicenda nei comizi puntando non tanto sul proprio Programma ma alla distruzione dell’avversario. Poi chi raggiunge la maggioranza puntualmente non mantiene le promesse fatte. E’ ormai un classico. La sua frase “chi darebbe un solo consenso a chi mette sul piatto la dura, cruda e pura verità?” mi fa pensare che chi fa politica si ritenga in diritto di prendere in giro il cittadino a questo punto. Il cittadino ha forse bisogno delle prese in giro, delle illusioni? No, siamo stanchi delle illusioni. E’ meglio la verità che l’illusione. Il fatto che il candidato incentri la propria propaganda su falsità ed illusioni è una presa in giro per il popolo ed un’esplicita dichiarazione,che l’unico intento è quello di sedersi nella poltrona del Sindaco ed intascare. Non abbiamo bisogno di prese per i fondelli abbiamo intelligenza e voglia di aria nuova. Non c’è più posto per le false promesse. BASTA. In un programma di candidatura vanno esposte le reali possibilità, non le menzogne e non le promesse che servono sol per guadagnare consensi. Nessuno crede ci siano delle ricette magiche. Ma si richiede impegno nell’occupare il posto di Sindaco e di chi gli sta intorno. Forse per qualcuno è facile criticare il lavoro altrui come dice lei… Ma ci fosse almeno questo “lavoro altrui”… Qui il problema è che non c’è impegno, ci sono solo illusioni,promesse non mantenute, falsità, lotte interne. E’ vero il palazzo comunale non può essere visto solo come Ente erogatore di posti di lavoro, ma la rimanente parte di cose che le facciano! Che poi a volerlo dire, è tutto un giro che porta alla creazione di posti di lavoro. Le faccio un esempio: Le Grotte della Gurfa, grande patrimonio artistico e culturale del nostro paese sono lasciate a marcire. Se solo venissero ripuliti gli ambienti esterni, e sistemata recinzione e quant’altro, sarebbe un passo avanti per le Grotte e per il paese, perché intanto la mano d’opera porta lavoro. Se venissero assunte guide turistiche per guidare i turisti alla scoperta delle bellezze del nostro paese, sarebbe ottimo, perché quello della guida turistica è lavoro Allora mi dirà, ma mica ci sono tutti questi soldi. Beh è tutta un’operazione ciclica, nell’incentivare il turismo, le entrate al paese aumentano. Possiamo giocarci la carta del turismo. Per far ciò è necessario attivare l’Ufficio Turistico però, che non è una stanza chiusa a chiave come molti nel tempo hanno pensato, è una realtà importante. Se l’ufficio turistico mantenesse anche buoni rapporti con locali quali ristoranti e agriturismi in zona,ci potrebbe essere un passaggio di turisti dai locali al paese. Basterebbe collaborare e non mangiarsi a vicenda come i cannibali. Quante cose sbloccherebbe una cosa come questa? Tante, lavoro, turismo, entrate. rapporti umani. Certo non è solo questo ciò che può far risorgere Alia, ma ogni piccola goccia d’acqua è fondamentale per l’intero mare. Sfruttiamo e attiviamo quelle strutture che sono state costruite e abbandonate li, perché come dice il Signor Centanni Giuseppe sono state costruite con i soldi pubblici quelle strutture,con i nostri soldi. La casa di riposo in contrada Bordone come dice il Signor Costanza Salvatore avete idea di quanto di buono ci porterebbe? (Anche se qui la storia prende strade alternative, storia lunga lasciamo perdere) E questo enorme centro congressi? E perchè non attivare centri culturali quali la biblioteca per esempio organizzando incontri, e cose del genere? Perché dobbiamo credere che cultura e tradizioni siano tutte quelle sagre,che non sono storiche come la sagra del fico d’india a Roccapalumba,? La sagra della salsiccia, la sagra del buccellato…ma chi li aveva mai sentite prima ad alia? Sfruttiamo quanto di reale abbiamo. Non c’è alcuna necessità di puntare sui giovani promettendo posti di lavoro, non c’è bisogno di illudere nessuno. Ciò che conta è la realtà dei fatti, mettere in tavola ciò che si può e ciò che non si può fare. Conquistare la fiducia del cittadino con l’onestà. Tanto Impegno viene richiesto alla maggioranza quanto all’opposizione, che entrambe le parti abbiano fermezza di idee e non cadano nella corruzione. Concordo con la Signora Francesca e Con Rosario nel dire “…alcuni "signorotti" abbiano il buonsenso di ritirarsi in silenzio, con quel poco di dignità che gli rimane in viso...” Scusate se ogni volta mi dilungo, ma avrei tante cose da dire… Un caro saluto a tutti quanti Marilena

Cara Marilena, dille le cose e non scusarti, perchè per argomentare un pensiero non serve la sintesi alla quale ci ha abituato la televisione dell`imperatore. Lo spot al posto del pensiero di Orwelliana memoria ( 1984- Orwell) Condivido appieno e aggiungo che la democrazia nasce dal basso e il popolo è altrettanto responsabile dei nostri amministratori. Quando parlo di maggioranza inerme, nella mia lirica: " La maggioranza sta", parlo di popolo inerme incapace di reazione. Ma qui la reazione sta avvenendo, quindi cerchiamo di ascoltarla. E vi posso assicurare, nel caso qualcuno pensi, come la Gelmini,in occasione del" Se non ora quando", queste non sono che poche radical schic. Vi posso assicurare che le voci giovani in dissenso sono molte, visibili e invisibili, ma esistono, anche in questo nostro addormentato microcosmo. A noi,dunque, non rimane che ascoltare le loro indignazioni e farne tesoro. L`intelligenza dei politici, non dei politicanti, sta in questo: sapere ascoltare e imparare, umilmente e con lungimiranza illuminante. Avanti tutta ragazzi. Sempre dalla vostra parte. Francesca
Dalle mie parti è preferibile avere la finestra e non la porta che dà sul cortile. Io al contrario di te gentilissima Marilena mi ritrovo alla finestra. Osservo, ascolto, leggo, mi incavolo tra me e me si intende," tanto si presume che la cosa non mi tocca" ogni tanto mi faccio sentire, anche perchè l`essere neutri presume correttezza di giudizio. Ti confido una cosa, con il mestiere che ho sempre fatto "mi hanno tarato anche politicamente" praticamente disincantato, pertanto realista. Sò anche quanto grande é l`abisso di quegli ottanta centimetri di scrivania che separano due mondi "quello che chiede e quello che dovrebbe dare", tante volte, anzi spesso con tutta la buona volontà da entrambe le parti "è quasi impossibile trovare un punto di incontro ". Premesso ciò, ti faccio una grande RIVELAZIONE i "politici" (te li ho messi tra virgolette) sono così ovunque, non per niente ti parlavo di "tanti stupidi" che poi sono coloro che fanno la differenza alzando il quorum dei ciarlatani "piu furbi". Ma attenzione Marilena ti parlavo anche di "alibi di poter pensare in grande distorcendo la realtà" e tu da giovanissima come presumo sei, ho la vaga impressione che ci potresti cascare in pieno. Attenzione con queste Grotte della Gurfa e gli scavi a Barbarà, (che tu non ai citato) dalla finestra che dà sul cortile si intravede chi potrebbe darvi l`ennesima fregatura, pertanto occhio a non far alzare il quorum. Concordo che bisognerebbe essere politicamente corretti, ed io sono convinto che a questi livelli quasi tutti lo sono, il guaio maggiore avviene quando si è incapaci. A quei livelli non rubano Marilena, non rubano, sprecano. Sprecano perchè le richieste tante volte sono varie ,molteplici e frastagliate, le risorse magari vengono usate per cose futili tralasciando le priorità. E la colpa a chi la vogliamo dare? A loro? Mi chiedo, se tra una buona parte di cittadini non è questo che si vuole. Se avremo occasione di riparlare di questi argomenti te ne racconto un paio realmente accadute. Nel frattempo "crivu finu e circamu di cerniri" sperando che i prossimi cinque anni sia tutto "Ammannatu" Salutissimi Calogero Drago.

Ma guarda Calogero, io non è che mi butto nella mischia a sparare fesserie,mi pare siano delle constatazioni ovvie e che in giro tra la gente siano anche condivise. Tra l`altro non che io non legga, non mi informi non rifletta tra me e me e poi reagisca, anzi tutt`altro. Cerco di informarmi bene e pensarci prima di parlare. Ti rispondo un po` di fretta, quindi non mi dilungo. Quello che tengo a dire intanto è che se sto parlando in questa e in altra sede, non è perchè sono schierata dalla parte di qualche candidato, io quello che ho da dire lo dico a tutti, e non sono schierata con nessuno ad oggi.Non sono qui per far politica ma per esporre le mie idee e le mie indignazioni o le mie battaglie sociali. Non credo che la politica aliese abbia nulla da togliermi.Dalla politica non ho avuto nulla, non ho nessun privilegio,non possono togliermi serate in paese perchè di serie non me ne sono state date a parte una o due in 5 anni, quindi non ho molto da perdere.Ho solo da guadagnare libertà di espressione. Mi dispiace molto che tu sia uno di quelli ormai disillusi dalla speranza di un cambiamento,che tu sia rassegnato. Io non mi rassegno e continuo a sperare in un cambiamento, e spero tanto che molti altri giovani non cedano alle illusioni e che non si rassegnino. Perchè la rassegnazione ci rende schiavi di una società che forse in tal modo non cambierà mai. Le grandi conquiste i grandi cambiamenti non sono arrivati come la manna dal cielo, sono stati conquistati passo passo da chi non si è mai fermato, non si è mai rassegnato. Poi che ci debba essere un equilibrio tra le parti,indubbiamente.Anche il cittadino non è che deve richiedere l`impossibile deve capire... Ci deve essere un impegno ed una comprensione reciproca. Nessuno che prevalga sull`altro, ma ognuno mantenga i propri impegni e i propri doveri.Spero comunque di conoscerti e magari perchè no, di parlare un po` di fronte ad un buon caffè. Intanto ti saluto e scappo :) Ciao e a presto.
SENZA TITOLO 24/02/2012
AliaPost di MARSALONA MARILENA
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Salve, non so cosa lei abbia scritto su facebook, ma da quanto riportato su questo portale ho la sensazione che forse abbia lasciato il messaggio incompleto. Lei sostiene che il lavoro e l`indipendenza ci rendono libere ed emancipate, ma le assicuro che non è così, la libertà e l`emancipazione femminile nell`attuale società moderna sono conquiste che vanno aldilà dall`essere casalinga o impiegata. Per libertà s`intende la possibilità che ha una persona di decidere, di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, secondo la propria volontà , ricorrendo ad una libera scelta dei fini e degli strumenti che ognuno di noi ritiene utili, e forse questo non è al di fuori del fatto di essere o no donne in carriera? Mi scuso, ma ho difficoltà a comprendere qual è il suo pensiero, quindi vorrei porle una domanda: da cosa il lavoro e l`indipendenza la rende emancipata? Sono una donna, impiegata o casalinga per scelta o no, questo non importa, nella mia vita ho studiato, lavorato, combattuto e in tutto questo posso assicurare che la mia indipendenza ed emancipazione prescindono dal mio essere o meno indipendente dal punto di vista economico. Forse vivere solo con lo stipendio del proprio marito significa dovere essere sottomesse? dovere rinunciare a qualche forma di indipendenza, dovergli qualcosa? deve forse la donna che non lavora sentirsi limitata nelle sue scelte di vita perchè a portare i pantaloni è il marito? o forse una donna che vive ancora con i genitori e non lavora non è libera ed emancipata e quindi è quindi limitata nel suo essere? Credo proprio che non ci siamo!!! Essere libere presuppone ben altro e va oltre quanto presupposto. P.S. Spesso non si è casalinghe per scelta, come dice lei, forse molte donne lo sono solo perchè la società glielo impone in questo periodo di crisi!

Salve, si possibilmente non ho ben messo in chiaro le sfaccettature del mio pensiero, importanti per comprenderlo. Parto dal fatto che oggi il nostro problema non è più la possibilità di parola, di confronto, niente e nessuno ci impedisce di dire la nostra. Noi ad esempio stiamo esprimendo i nostri pareri pubblicamente, senza problemi. Il problema oggi non è l’emancipazione che comunque abbiamo già conquistato, solo che delle volte magari ce ne dimentichiamo. Abbiamo ottenuto l’emancipazione i pari diritti, e li utilizziamo solo per ciò che ci interessa, o quando ci fa comodo. E’ una questione di mentalità, soprattutto del sud. Poi ovviamente ognuno vede le cose in modo diverso ed esprime pensieri diversi, ma il mondo è bello perché è fatto di menti diverse, e la Democrazia è bella perché ognuno può dire la sua. Il mio discorso nasce da confronti con donne che sentono,per esperienza personale,il peso della non indipendenza,il peso di una non libertà di scelta, il peso delle mura casalinghe che negano loro la possibilità di vivere una vita che vorrebbero vivere. Ribadisco che non sempre la donna sceglie d`esser casalinga, delle volte lo è perché il padre, nel caso delle più giovani, o il marito, nel caso di coppie, non le permettono di realizzarsi. Questo prescinde dalla situazione di crisi che stiamo vivendo oggi,e comunque fosse anche il lavoro più umile, lo si trova. Il problema è che gli italiani di solito non si abbassano a certi lavori, motivo per cui li fanno gli extracomunitari,che pur di lavorare,(anche qui ovviamente ci sono casi e casi) fanno anche il lavoro più umile,ma non per questo poco dignitoso. Purtroppo oggi ci si deve arrangiare, mai accontentarsi, ma bisogna andare avanti prendendo a morsi la vita. Per quanto riguarda l`essere o meno sottomesse all`uomo dal punto di vista economico,le spiego cosa intendo. Intanto credo che noi donne dobbiamo entrare nella logica di pensiero che non esiste più il concetto “ chi porta i pantaloni in famiglia ”, è una frase vecchia che risale credo ai tempi in cui la donna non era ancora emancipata. Oggi in famiglia metaforicamente valgono i pantaloni tanto quanto la gonna. E poi credo,sempre secondo il mio punto di vista, che affermare che in qualche modo non sia importante una forma di indipendenza anche economica per la donna, sia sbagliato. Credo che: -Il lavoro nobilita l’uomo. -Lavorare per una donna vuol dire anche indipendenza economica. L’indipendenza economica, in qualche modo la rende autonoma e libera da costrizioni e limitazioni. Mi spiego facendole degli esempi. Premesso che in una coppia al giorno d’oggi il per sempre , per tutta la vita, è non sempre valido. Consideriamo una coppia in cui entrambe lavorano, che un giorno decide di separarsi. Nessuno dei due avrà problemi nel mantenersi e nel farsi un’altra vita dal punto di vista economico, perché entrambi hanno un proprio stipendio. In una coppia in cui l’uomo lavora e la donna non ha un lavoro e vive con i soldi del marito, nel caso in cui decidano di separarsi, l’uomo è indipendente, ma la donna si troverà in difficoltà economica. Il caso peggiora nel momento in cui ci sono dei figli, li diventa ancora più difficile, ma questa è tutta un’altra storia. -Credo che il sud debba comunque fare ancora molti passi avanti, la percentuale di donne che lavorano al nord per esempio è maggiore rispetto a quella del sud. -E’ matematico inoltre che se in una coppia sono in due a lavorare, il tenore di vita si innalza. E’ sempre meglio lavorare e darsi da fare, non si può contare per sempre sull’aiuto dei genitori, tanto quanto non si può contare sempre sullo stipendio del marito. Credo quindi che anche il lato economico contribuisca all’indipendenza della donna. Oggi possiamo permetterci di scegliere e non essere dipendenti da nessuno. Possiamo (salvo casi straordinari di arretratezza culturale o di impossibilità economica familiare) crearci un grande bagaglio culturale con gli studi. Possiamo scegliere chi essere nella vita (considerando i fattori esterni che delle volte deviano il nostro cammino). Non dico che la donna debba ambire al camminare davanti all’uomo, non avrebbe senso, tanto quanto non avrebbe senso camminare alle spalle dell’uomo, il nostro posto è accanto…. Oggi possiamo farlo è solo una questione di sblocco mentale. Quello che vorrei e che va un po’ fuori forse dall’argomento trattato è che in Italia di donne che rivestono ruoli importanti ce ne siano di più. La nostra è una società in cui ancora l’uomo sembra essere qualche passo avanti rispetto a noi. Ne è un esempio il nostro Governo, nel quale figurano se non erro 3 donne soltanto. A prescindere da tutto questo quello che più mi preme è che oggi possiamo scegliere ed è importante farlo. E credo fermamente sia importante essere indipendenti anche economicamente. Ciò non toglie che ci sono delle casalinghe per scelta, o meno , che sono fantastiche perché fanno un gran lavoro con la famiglia. E hanno tutta la mia ammirazione. Sono scelte di vita, e per l’appunto devono essere SCELTE. ANCHE SCEGLIERE E’ SIMBOLO DI EMANCIPAZIONE INDIPENDENZA E LIBERTA’… Non so se sono riuscita a rendere chiaro il mio pensiero, che può essere condiviso o meno. Rispetto anche il suo di pensiero anche se non concordo in molti punti. Le porgo i miei saluti. Marilena

Adesso ha spiegato il suo pensiero che nel precedente messaggio così breve e conciso non poteva altrimenti emergere. Chiarisco da parte mia il citare “Portare i pantaloni”: voleva solo essere un po` provocatorio per una certa categorie di persone che ancora la pensano diversamente. Aggiungo che anch`io rispetto il suo pensiero, pur a mia volta non condividendone certi aspetti, quali il suo insistere a sostenere che la libertà della donna non può prescindere dalla sua emancipazione e dalla sua indipendenza economica, ma vorrei ribadire la mia posizione: non è solo il lavoro a rendere una donna emancipata ed indipendente, sono altri i fattori che ne determinano l`autonomia e la libertà nella attuale società moderna. Ripeto: per libertà s`intende la possibilità che ha una persona di decidere, di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, secondo la propria volontà e ciò deve assolutamente prescindere dalla situazione economica, sociale e culturale, poi se vogliamo possiamo aggiungere anche tutto il resto. Ciò non toglie che questa forma di libertà ancora oggi sia un`utopia all`interno di certe realtà sociali e culturali, anche non tanto lontane dal nostro contesto. Esiste la possibilità di creare libertà femminile senza passare attraverso un grado di emancipazione esasperata, anche se ciò significa però entrare in conflitto con una tradizione e un immaginario potentissimi. Non voglio dilungarmi ulteriormente, auspico che attraverso un libero scambio di opinioni condividibili o no, può solo esserci la possibilità di crescita di pensiero. Saluti

Condivido il fatto che la libertà non è soltanto indipendenza economica, la libertà è un insieme di tante cose, questa è solo una piccola sfaccettatura, ed io in qualche modo ho voluto soffermarmi un po` più su questo aspetto. Sono molto contenta dello scambio di opinioni che è avvenuto tra di noi, e sono contenta che ci siano realtà come Assarca che ci permettono di farlo. Lo scambio di idee ci rende sempre più ricchi, ci fa crescere, e non è poco. Nel salutarla le porgo i miei ringraziamenti per la possibilità di confronto. Saluti Marilena

Complimenti a Rita e a Marilena, questo è l`esempio migliore di come ci si possa confrontare con estrema franchezza e chiarezza di pensiero, pur nelle diverse vedute, che poi così diverse non sono. Avete offerto un momento di confronto costruttivo e culturalmente interessante. Le donne sanno parlarsi senza offendere ne offendersi ma con fermezza. Brave davvero. Francesca

Grazie Francesca, anche tu come abbiamo avuto modo di vedere sei una persona franca e schietta che porta avanti con fermezza i suoi ideali e le sue battaglie. E` interessante e stimolante poter avere la possibilità di confrontarsi sulle diverse tematiche che di volta in volta emergono dagli utenti di questo portale e sicuramente le diversità di opinioni sono fondamentali e lo "scontro" visto come attacco rimane una prerogativa che preferisco lasciare a chi non sa andare "oltre". Sono molto contenta che finalmente su questo libro degli ospiti abbiano iniziato a venir fuori le "quote rosa", tra l`altro giovanissime come Maria Cristina, Marilena, ragazze che non ho il piacere di conoscere personalmente, ma che stanno facendo emergere la loro personalità. Credo di poter affermare di essere stata se non la prima, la più presente donna a scrivere su questo libro degli ospiti, almelo fino a qualche anno, e la vostra presenza adesso conferma che la mia tenacia ed attesa è stata premiata con il vostro arrivo. Speriamo di essere sempre più numerose/i, affinchè attraverso il dialogo possiamo contribuire ad una comune crescita culturale e, perchè no,ad una "emancipazione" della donna, così come grazie a Marilena siamo stati sollecitati a riflettere Un saluto a tutte voi Rita

Cara Rita ti ringrazio.Quello che tu auspichi accadrà presto, in genere queste cose avvengono quando sono maturi i tempi, ma bisogne poi avere la forza di fare gruppo, comunità che abbia chiaro lo scopo comune e non individuale, ma accadrà. Ciao a presto Francesca
SENZA TITOLO 17/02/2012
AliaPost di MARSALONA MARILENA
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Hai scritto una pagina degna del corriere della sera.In questo sito mi sembra un po sprecata,specialmente in questo periodo in cui tutti sono impegnati nella politica .Aveva ragione FRANCESCA ALBERGAMO a giudicarti una buona testa pensante,e DARIO IOVINO che mi ha tanto parlato bene di te.Condivido tutto quello che hai scritto sul festival di SANREMO.Riguardo a CELENTANO io lo paragono a MATTEO TERESI. A quei tempi sarebbe gia` partito un colpo di fucile,ma lui non sara` nemmeno ghettizzato o emarginato perche` e` troppo forte.

Cara Marilena, condivido per massima parte le cose che dici, ma devo dirti che la serata di giovedì mi ha entusiasmata. I cantanti che più ho apprezzato sono: Finardi,Noemi, Zilli, Civello, Bersani, Dolcenera, Carone, Arisa e qualcun altro, ma questi in modo particolare. Ho apprezzato moltissimo le giovani proposto e ritengo che non gli sia dato lo spazio che meritano, sono apparsi come qualcosa di cui si dovevano occupare in fretta, come a togliersi il dente. Gianni e Celentano sono bravissimi a cantare... Francesca

Salve,diciamo che nella puntata di giovedì hanno cercato di riprendersi, e ci sono in parte riusciti, ma il livello in media, credo sia rimasto basso rispetto agli anni passati... Indubbiamente ci sono stati artisti meritevoli, anche se avrebbero potuto creare di meglio...bella l`idea di Dalla e Carone, bella la canzone di noemi e lei come personaggio in se,riguardo agli altri sono rimasta un po perplessa... non male il testo della canzone di Emma. Non è tutto da buttare il festival, ma pensando al passato mi è spontaneo fare paragoni... Riguardo le giovani proposte concordo il fatto che non sia stato dato loro abbastanza spazio.Le nuove proposte sono la musica del domani, avrebbero dovuto dedicare più tempo a loro... Morandi e Celentano sono dei grandi artisti, per quanto riguarda il canto, tanto di cappello, ma li non hanno fatto i cantanti,e per quello che hanno fatto mi hanno delusa. Non che molte cose che ha detto Celentano io non le abbia condivise, tutt`altro, ma ritengo errato il posto. Credo che in altra situazione sarebbe stato visto in maniera 1000 volte migliore anche lui. Sono argomenti forti, e il festival in quanto coinvolto, inevitabilmente, anche politicamente, non era il posto giusto...Secondo il mio parere, ovviamente. Con forte stima per la cara Signora Francesca :) Marilena

Salve Salvatore, scusi mi sono dovuta informare su Matteo Teresi,non sapevo nemmeno chi fosse(brutto da dirsi). Non ho molto approfondito, e mi piacerebbe un`opinione della signora Francesca, ma credo sia troppo,per quello che ho letto,paragonare Celentano a Teresi.No?

Con tutto il rispetto credo proprio di sì,esiste un libro" Con la patria nel cuore di Matteo Teresi" credo che esista qualche copia in biblioteca. Se non lo trovi ne posseggo una copia. La storia rappresenta una brutta pagina di questa nostra comunità e degli uomini di chiesa che hanno preferito nascondere la verità e dare la caccia all`uomo. Teresi é stato costretto a fuggire in America.Scrive questo libro dove parla di questo episodio ma anche della condizione disumana dei contadini e delle prevaricazioni dei potenti.Era un Socialista.Il paragone con la chiesa attuale forse sta non in quello che sostiene Celentano, anche perchè non si può generalizzare, vi sono moltissimi preti di frontiera,ma io credo che si possa paragonare all`ottusità di certa chiesa là dove tende a nascondere il male che in essa si insidia, piuttosto che denunciarlo e combatterlo, per esempio le vessazioni nei riguardi dei minori degli orfanotrofi. Celentano fa delle denunzie anche un po strumentali che non comportano nessun rischio, perchè sono solo opinioni,diventa contraddittorio invece quando dice che bisogna chiudere i giornali cattolici perchè parlano di politica.Se è libero lui deve esserlo anche la stampa. Per quando riguarda Matteo Teresi invece il rischio era altissimo ma egli apparteneva a quella razza di uomini non allineati e con alti ideali e ha pagato il conto, fuggendo in America,ma mantenendo la schiena dritta. Procurati il libro è davvero interessante. Oltre alla storia della setta, egli parla della morale nella politica,di madri eroiche, di ipocrisia, di verità celate e molto altro.Un vero libro sulla storia di Alia e dintorni. A tua disposizione se non lo trovi. Ciao Framncesca.

Cara MARILENA, ho voluto paragonare CELENTANO a MATTEO TERESI per due motivi particolari.[1] CELENTANO come MATTEO TERESI da sempre ha difeso i poveri, ignoranti a causa della poverta` e non viceversa.[2] CELENTANO come TERESI si e` sempre battuto contro le verita` nascoste che fanno comodo ad alcuni potenti e a discapito di miriade di poveri ignoranti.Come puoi vedere dalla mia foto di famiglia al completo ho 2 sorelle suore.ero rogazzino 60 anni fa,quando li ho viste partire e mi ricordo che mi sentivo spezzare il cuore al pensiero che non poteva essere per quei tempi e a quell`eta`una scelta cosapevole e che non avrei mai saputo il motivo nascosto di quella scelta di vita . Comunque a patre questo,condivido pienamente quello che fa una di loro che educa i bambini dell`asilo.mentre per l`alra che e` nelle PAOLINE dove si produce FAMIGLIA CRISTIANA,condivido se si occupa di religione, ma se si occupa di politica o di altro per incrementare la vendita o quant`altro allora dico mia sorella che da 60 anni e al servizio di FAMIGLIA CRISTIANA occupandosi della vendita e della spedizione senza percepire stipendio e con l`obbligo di non possedere nessun bene ne mobile ne immobile non ha fatto altro che aiutare i politicanti che guadagnano cifre da capogiro? Io la penso cosi` puo` darsi che mi sbaglio,e allora piacerebbe anche a me sentire il parere di chi e` piu` competente GRAZIE saluti ,salvatore
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