Voci Siciliane

RINAUDO CRISTINA RINAUDO CRISTINA Pubblicato il 05/04/2011
ci si diverte lo stesso

Il cortile  era affollato,  Andrea e Saveri

ci si diverte lo stesso Il cortile era affollato, Andrea e Saveri

ci si diverte lo stesso Il cortile era affollato, Andrea e Saverio si erano impegnati tanto per dimostrare a tutti d’essere l’uno migliore dell’altro, nel costruire i carrozzoni, e i piloti erano pronti per la grande sfida. Nicasio, Dario, Mauro e Giulio salirono i loro carrozzoni sulla cima della discesa più ripida del quartiere Stefano faceva da speaker: “Affollamento in pista alla partenza del Gran Premio di Formula Pazzi, i bolidi possono raggiungere una velocità superiore alla luce, rimanete a guardare e non ve ne pentirete.” Nicasio, soprannominato "Saetta", era uno dei più grandi campioni, vinceva quasi tutte le corse, era coraggioso e a volte spericolato, era uno dei più amati dal pubblico, in particolare da Elena, per la sua guida spettacolare. Dario invece arrivava sempre ultimo, metteva le mani continuamente sui freni, perché aveva paura di rompere gli occhiali, e tutti i fischi erano per lui. Mauro aveva il vizio di tentare di tagliare la strada a Nicasio, non gli importava di vincere, ma non sopportava che Nicasio si desse tante arie. Giulio era l’unico che giocava per divertirsi. Durante il Gran Premio di Formula Pazzi, Mauro depistò Nicasio, il quale finì contro un auto parcheggiata e battendo violentemente il fondo schiena perse l’uso delle gambe. Mauro non pensava, non voleva questo, provò una gran vergogna. In lacrime andò a trovarlo all’ospedale, si scusò con lui, Nicasio era buono di cuore e lo perdonò. Mauro andava tutti i giorni a prendere Nicasio a casa sua, lo spingeva in carrozzina sino al cortile, dove iniziarono a praticare giochi più tranquilli, come gli scacchi, le biglie, i mimi, le carte, le freccette e tanti altri... Chi l’ha detto che in sedia a rotelle non si ci può divertire?

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